Xena – Principessa guerriera - Serie TV Xena – Principessa guerriera - Tutte le stagioni

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    Recensione Xena – Principessa guerriera - Serie TV Xena – Principessa guerriera - Tutte le stagioni
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    Scheda:
    Titolo: Xena – Principessa guerriera
    Titolo originale: Xena: Warrior Princess
    Nazione: U.S.A.
    Anno: 1995 - 1996 - 1997 - 1998 - 1999 - 2000 - 2001
    Formato: Serie TV
    Genere: Avventura, Azione , Fantasy , Storico
    Stagione: 01
    Puntate/episodi: 24
    Durata: 44 minuti (episodio)

    Trama:
    CITAZIONE
    « Al tempo degli Dei dell'Olimpo, dei signori della guerra e dei re che spadroneggiavano su una terra in tumulto, il genere umano invocava il soccorso di un eroe per riconquistare la libertà. Finalmente arrivò Xena, l'invincibile principessa guerriera forgiata dal fuoco di mille battaglie. La lotta per il potere, le sfrenate passioni, gli intrighi, i tradimenti furono affrontati con indomito coraggio da colei che, sola, poteva cambiare il mondo. »

    La serie prende a prestito liberamente nomi e temi da varie mitologie di tutto il mondo, principalmente dalla Mitologia greca, adattandoli per soddisfare le necessità della storia. Figure storiche ed eventi reali fanno numerose apparizioni, e ai personaggi principali sono spesso attribuite risoluzioni di importanti situazioni storiche. Queste includono un incontro con Omero (prima che diventasse famoso), in cui Olimpia incoraggia le sue aspirazioni di cantore; la caduta di Troia; e la cattura di Giulio Cesare da parte dei pirati, con Xena che interpreta il capo dei pirati. Questo originale miscuglio di ere e l’amalgama di elementi mitologici e storici permisero alla serie di diventare un vero e proprio cult negli anni novanta.




    Episodi di Xena - Principessa guerriera (la trilogia di Xena)

    Hercules e la principessa nemica

    Titolo originale: The Warrior Princess
    Diretto da: Bruce Seth Green
    Scritto da: John Schulian
    Trama
    Una donna si reca ad un pozzo per prendere dell'acqua e viene attaccata da un gruppo di uomini; lei riesce a sconfiggerli senza problemi, e li avverte: se lotteranno così debolmente non riusciranno mai a uccidere Hercules. Hercules sta costruendo un muro per la madre Alcmena, quando questa arriva e gli dice che secondo lei Iolao ha bisogno di una compagna. Intanto la donna ferisce il suo cavallo e chiede l'aiuto proprio di Iolao, fingendo che l'animale si è ferito da solo. Iolao si offre di accompagnarla al villaggio, dove in una taverna incontrano Hercules. La donna si presenta come Xena. Dopo alcuni giorni, Hercules chiede alla madre dove sia Iolao, dato che sono giorni che non lo vede. Egli è a letto con Xena, ma la donna lo avverte: non deve innamorarsi di lei, perché ha solo bisogno di un guerriero che la aiuti a sconfiggere un signore della guerra, Petrachis. Quando Iolao si offre di aiutarla, i due si baciano. Poco dopo, Xena è in una stalla e chiede a un suo uomo, Teodoro, di uccidere Hercules come segno d'amore nei suoi confronti. Xena e Iolao partono per andare a sconfiggere Petrachis. Lungo il cammino i due parlano dell'eroe: Xena è convinta che sia solo un egoista, che combatte solo per far vedere di essere il più forte, ma per lei Iolao è il più forte. Mentre i due sono lontani, Hercules viene assalito da Teodoro, che cerca di ucciderlo, ma muore trafitto da un rastrello; prima di perire, rivela al semidio di aver tentato di ucciderlo per amore di Xena. Hercules parte per avvisare Iolao. Al suo accampamento, Xena presenta Iolao come l'uomo più coraggioso che abbia mai incontrato. Hercules arriva nel covo della guerriera e avverte il nipote che la donna ha assoldato un uomo per ucciderlo. Iolao non gli crede e lo caccia mentre Xena guarda la scena con aria soddisfatta. In una taverna, alcuni uomini chiedono l'aiuto di Hercules contro Xena, e uno di loro, un vecchio, si presenta come Petrachis: non è un signore della guerra, Xena ha inventato tutto. Questi gli mostra la tomba del figlio, ucciso dalla spietata donna, e consiglia a Hercules di salvare Iolao finché è ancora in tempo. Poco dopo Estragon, un uomo di Xena, attacca Hercules, ma viene sconfitto e per punizione Xena gli taglia la gola col suo chakram, un'arma infallibile che lancia come un frisbee. Di ritorno all'accampamento, Xena si sporca di fango e dice a Iolao che Hercules ha tentato di ucciderla; il nipote del semidio è scioccato e consola Xena, dicendo che ha rinunciato all'amicizia di Hercules per amore suo. In realtà il piano di Xena è molto insidioso, e finora ha avuto successo: vuole mettere Hercules e Iolao uno contro l'altro, così che l'eroe uccida il nipote; solo a quel punto lo ucciderà. Hercules torna all'accampamento e Iolao ingaggia una battaglia con lui, ma viene sconfitto. Hercules risparmia il nipote, e Xena ordina ai suoi uomini di ucciderli. Vedendo sconfitta la sua armata, Xena scappa, dopo aver detto a Hercules che si sarebbero reincontrati.
    Cast: Kevin Sorbo (Hercules), Michael Hurst (Iolao), Lucy Lawless (Xena), Elizabeth Hawthorne (Alcmena), Michael Dwyer (Teodoro), Patrick Wilson (Estragon).

    Hercules e la sfida

    Titolo originale: The Gauntlet
    Diretto da: Jack Perez
    Scritto da: Peter Bielak
    Trama
    Xena informa i suoi uomini che il giorno dopo attaccheranno un villaggio, ma Darfus, suo vice, vuole farlo subito. Xena lo avverte: loro sono guerrieri, non sanguinari. Hercules è in una taverna e viene raggiunto da suo cugino Iloran: egli lo informa che dei guerrieri stanno per attaccare Partis, dove vive sua madre, e Hercules gli promette il suo aiuto. Intanto Xena sta devastando un villaggio, ma Darfus è più spietato di lei. Tra i prigionieri vi è Salmoneo, che Xena decide di risparmiare purché la faccia ridere. Quando Hercules arriva nel villaggio appena distrutto, una donna lo informa chi comandava l'attacco. Xena e alcuni uomini si allontana verso nord e Darfus ordina ai rimanenti di attaccare un villaggio vicino. Quando la guerriera ritorna, vede il villaggio completamente distrutto, e scopre che non sono stati risparmiati nemmeno donne e bambini. L'unico sopravvissuto è un neonato, che Xena difende da Darfus, ricordandogli chi comanda. Porta così il piccolo in una grotta, dove Salmoneo ha fatto venire una nutrice. Xena cerca di cacciare Darfus, ma lui dice che i "suoi" uomini non lo permetteranno e la obbliga a superare la sfida: riuscire a superare un corridoi di soldati armati di bastoni e superare la linea posta davanti a lei. Poco prima di superarla, Xena cade a terra, sopraffatta dai colpi dei soldati; quando sembra ormai morta, si rialza e termina la prova. Darfus ordina di ucciderla, ma i suoi uomini si rifiutano: ha superato la sfida. Tornata alla caverna dove è nascosto il bambino, Xena viene informata che Hercules la sta cercando. L'eroe, mentre viaggia col cugino, incontra Spiros, un uomo che ha perso figlio e moglie durante l'attaco di Darfus; trova anche Salmoneo appeso ad un albero della foresta; questi gli racconta cosa è successo a Xena, e non appena dice che Xena paragonata a Darfus è la dea dell'amore, la guerriera li sorprende e cerca di decapitare Hercules col chakram. Salmoneo dice ai due che dovrebbero allearsi contro Darfus, ma Xena non vuole sentirne e combatte contro l'eroe. Hercules viene sconfitto da Xena, e Xena alla fine accetta di allearsi con Hercules. Hercules si dirige a Partis, e Darfus lo insegue, intenzionato a ucciderlo. L'armata del guerriero lotta contro Hercules e i suoi amici, finché Xena non li raggiunge e aiuta il semidio. Xena si ritrova a combattere contro Darfus, e lo uccide. Salmoneo chiede a Spiros se suo figlio aveva una voglia sulla gamba destra e lui risponde di si. Mentre Salmoneo lo porta dal figlio, Xena dice che quelli erano guerrieri da fermare; quando Hercules la interroga sulle sue intenzioni, lei dice che potrebbero scoprire qualcosa insieme. Un uomo incappucciato estrae la spada dal corpo di Darfus, che torna in vita; l'uomo, un emissario del dio Marte, gli offre l'opportunità di vendicarsi se prima riuscirà a uccidere Hercules con l'aiuto del cane del dio, Gregus.
    Cast: Kevin Sorbo (Hercules), Lucy Lawless (Xena), Matthew Chamberlain (Darfus), Dean O'Gorman (Iloran), Robert Trebor (Salmoneo), Peter Daube (Spiros), Nathaniel Lees (emissario di Marte).

    Hercules e la bestia feroce

    Titolo originale: Unchained Heart
    Diretto da: Bruce Seth Green
    Scritto da: John Schulian
    Trama
    Darfus attacca un gruppo di nomadi che spedisce al villaggio di Elisia; uno di questi viene però inviato ad avvertire Hercules: lui è ancora vivo. Intanto Xena e Salmoneo stanno cercando di convincere l'eroe a farsi scrivere una biografia. Il nomade arriva e informa Hercules dell'accaduto, così il trio parte per Elisia. Darfus torna al villaggio e rinchiude uno dei prigionieri nel tempio, dove tiene rinchiuso Gregus - il cane di Marte. Durante il viaggio, mentre Salmoneo sta cacciando una quaglia, viene assalito da Iolao (Michael Hurst); Salmoneo gli dice di conoscere Hercules, ma Iolao non ci crede. Così Salmoneo lo porta dall'eroe e Iolao rimane sorpreso. Mentre i due parlano, Xena giunge a Elisia e sconfigge tutti gli uomini di Darfus, tranne uno che fugge a cavallo: questi viene dato in pasto a Gregus. Hercules tenta di dire a Iolao che Xena è con loro quando lei arriva. La guerriera li informa dell'accaduto, ma Iolao non vuole più credere alle sue parole e se ne va. Hercules tenta di dire al nipote che lei è realmente cambiata e gli racconta quello che è successo con Darfus; Iolao decide di rimanere. Gli uomini di Darfus, che gli hanno teso un'imboscata, lanciano dei grossi massi addosso al gruppo da una rupe. Hercules riesce a tenere le rocce sulla sua schiena e Xena e Iolao cercano un'uscita. Darfus, pensando che Hercules sia morto, brinda al dio Marte. Xena e Iolao trovano l'uscita e si mettono in salvo, mentre Hercules mette un bastone al suo posto e aiuta Salmoneo a liberarsi. Xena, Hercules, Iolao e Salmoneo vanno ad avvertire un altro gruppo di nomadi che Darfus ha intenzione di attaccarli, ma questi non ci credono. Quando vengono raggiunti dai guerrieri di Darfus, inizia un combattimento nel quale Xena salva Iolao e cerca di uccidere Darfus, ma non ci riesce perché ora è protetto dal dio della guerra. Salmoneo è sparito ed Hercules trova una sua pergamena; il rapporto tra Xena e Iolao migliora quando quest'ultimo la ringrazia per averlo salvato. Salmoneo è su questo carro guidato da un uomo miope convinto di dirigersi verso il mare, anche se in realtà si trovano a Elisia. Un uomo di Darfus li trova e li porta dal suo capo. Xena ringrazia Hercules per averla cambiata e gli rivela quello che prova per lui; i due si baciano. A Elisia, Iolao vede Salmoneo che mangia allegro nel campo di Darfus e pensa che li abbia traditi, mentre in realtà sono i soldati che lo obbligano a mangiare. Iolao torna dagli amici e capisce subito che tra Xena ed Hercules è successo qualcosa. Il ragazzo informa i due che Salmoneo li ha traditi e che Gregus è arrivato. Xena, Hercules e Iolao escogitano un piano per attaccare Darfus: Iolao brucerà un carro per poi spingerlo dentro Elisia, mentre Xena ed Hercules sorprenderanno i guerrieri. Intanto gli uomini di Darfus portano Salmoneo nel tempio in cui si trova Gregus. Xena ed Hercules sono pronti ad assalirli, ma Iolao non riesce a dar fuoco al carro; così ci sale e va verso la città. Salmoneo viene legato con delle catene, mentre Iolao sfonda il portone ed entra a Elisia; Xena ed Hercules piombano nel villaggio ed iniziano a combattere. Hercules entra nel tempio, prova a liberare Salmoneo e combatte contro Gregus: mentre combatte con la bestia, Xena lotta contro Darfus fin dentro al tempio. Hercules libera Salmoneo e dice a Xena di portare Darfus al suo posto, giusto in tempo per farsi mangiare da Gregus. La bestia esplode perché le vite dei due erano legate, essendo entrambi protetti da Marte. Salmoneo informa i compagni che andrà ad Atene a scrivere la biografia di Hercules. Xena informa Hercules che sta per partire: lui l'ha cambiata profondamente; dopo un ultimo bacio, la guerriera parte diretta verso casa, pronta a rimediare a tutti gli errori commessi in passato.
    Cast: Kevin Sorbo (Hercules), Michael Hurst (Iolao), Lucy Lawless (Xena), Robert Trebor (Salmoneo), Matthew Chamberlain (Darfus).

    Edited by Zeus™ - 11/1/2012, 17:23
     
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    Episodi di Xena - Principessa guerriera (prima stagione)

    Xena e la giovane Olimpia

    Titolo originale: Sins of the Past
    Diretto da: Doug Lefler
    Scritto da: Robert Tapert, R. J. Stewart
    Trama
    Xena decide di porre fine alla sua vita di guerriera e ritornare nell'ombra: ha in mente di ritornare ad Anfipoli, suo villaggio natale, per chiedere perdono alla madre; giunta in quello che sembra un bosco seppellisce la sua spada, il suo chakram (arma che la caratterizza) e la sua armatura. Dopo alcuni minuti però, torna a combattere quando scopre un gruppo di ragazze di un villaggio vicino (Potidea) che sono state rapite da una banda di criminali. Una di loro, Olimpia, si offre in cambio di tutte le altre, ma Xena sconfigge i guerrieri da sola; poiché conosce chi li ha mandati, Draco, va a chiedergli di lasciare in pace il villaggio. Gli dice anche che vuole cambiare vita e rifiuta la sua proposta di combattere insieme e di essere la sua donna. Dopo essere stata allontanata da Potidea a causa della sua "fama" e aver cercato di impedire ad Olimpia di seguirla, si dirige verso casa; Draco però la segue e minaccia il suo villaggio. Intanto Olimpia, che cerca l'emozione e l'avventura e pensa di poterlo trovare viaggiando con Xena, riesce a raggiungerla ad Anfipoli. L'incontro tra Xena e sua madre Irene non è dei migliori: la donna non crede che la figlia sia cambiata e le dice di andarsene, soprattutto dopo che gli uomini di Draco iniziano a compiere stragi in suo nome. Olimpia interviene e salva Xena dagli abitanti di Anfipoli che volevano linciarla. Draco arriva al villaggio con la sua armata e Xena gli propone un combattimento per impedirgli di portare via gli averi degli abitanti del suo villaggio: i due dovranno combattere su delle canne a circa due metri dal suolo usando solo dei bastoni; il primo che tocca terra sarebbe stato ucciso. Alla fine è l'uomo a perdere, ma Xena lo risparmia e lo obbliga a lasciare Anfipoli. Xena e la madre si riappacificano e la principessa guerriera si offre di riportare a casa Olimpia, ma alla fine la accetta come compagna di viaggio.
    Altri interpreti: Jay Laga'aia (Draco), Darien Takle (Irene), Willa O'Neill (Leuca), Anton Bentley (Perdicca), Stephen Hall (Hector), Linda Jones (Hecuba).

    Xena e il figlio del guerriero

    Titolo originale: Chariots of War
    Diretto da: Harley Cokeliss
    Scritto da: Josh Becker, Jack Perez, Adam Armus, Nora Kay Foster
    Trama
    Xena deve difendere un piccolo villaggio pacifico da un gruppo di guerrieri capeggiati da Cicno e da suo figlio Sphaerus, che combatte per volere del padre, cercando di imitare il fratello morto in battaglia. Quando l'attacco al villaggio è stato respinto, Xena viene colpita nel fianco da una freccia. A prendersi cura di lei sarà Darius, un falegname vedovo e padre di tre figli. Egli, in debito con Xena per avergli salvato il figlio, le estrae la freccia e la lascia riposare a casa sua, anche se gli abitanti del villaggio non vorrebbero perché è una guerriera. Intanto Olimpia viene importunata da un ubriacone in una taverna e conosce Sphaerus, ma il ragazzo non le dice chi è in realtà, anche perché crede di aver ucciso Xena. Al villaggio c'è un incontro tra i guerrieri e il popolo per "concordare la pace", ma in realtà si tratta di un trucco per massacrarli. Xena decide di partecipare, Darius le dà un vestito della moglie ma comunque i contadini non vogliono farla partecipare. Dall'esterno dell'edificio Xena si accorge del tranello e riesce a sventarlo. Gli abitanti del villaggio però vogliono che Darius mandi via "una donna così violenta". Per cercare di spingere il figlio all'odio e al sangue, Cicno dice a Sphaerus che Xena ha ucciso suo fratello e questi parte alla sua ricerca deciso ad ucciderla. Vedendo arrivare la loro armata, Xena fa montare Olimpia al galoppo di Argo, la sua cavalla, mentre lei li sorprende con una biga; la corsa con i carri da guerra è avvincente finché ha inizio il combattimento finale con le spade: Sphaerus non ha il coraggio di colpire Olimpia mentre il Cicno combatte con Xena, che insiste sul fatto di non aver ucciso suo figlio. Sphaerus ferma il padre e questi adirato cerca di ucciderlo, ma Xena glielo impedisce uccidendolo. Finalmente Sphaerus è libero di concordare la pace col villaggio e di vivere la sua vita mentre Xena e Olimpia riprendono il loro cammino.
    Altri interpreti: Nick Kokotakis (Darius), Jeff Thomas (Cicno), Stuart Turner (Sphaerus).

    Xena nel mondo di Morfeo

    Titolo originale: Dreamworker
    Diretto da: Bruce Seth Green
    Scritto da: Steven L. Sears
    Trama
    L'episodio ha inizio con una sosta di Xena e Olimpia con quest'ultima che gioca con la spada e vuole imparare a combattere. Xena le dice che non deve impugnare la spada se non vuole diventare un bersaglio e che per lei è meglio scappare, far combattere i nemici tra loro quando sono tanti, e parlare per distrarli. In quel momento dei briganti le attaccano e Olimpia capisce che Xena ha ragione: chi ha la spada in mano o uccide o viene ucciso. Le due poi giungono in un villaggio per fare acquisti; mentre Xena cerca una pietra per la sua spada, Olimpia va in un negozio di armi e compra un piccolo pugnale da mettere nel décolleté. Xena nel negozio incontra un cieco chiamato Elato dell'ordine dei Mistici (i sacerdoti di Morfeo) e il negoziante lo manda via in malo modo. All'uscita dal negozio Olimpia viene rapita; mentre la cerca, Xena scopre che in quei giorni tutte le donne vengono tenute al sicuro perché viene scelta e rapita una sposa per il dio Morfeo dai suoi sacerdoti. Xena allora torna dal Mistico cieco e questi gli rivela che Olimpia verrà spinta ad uccidere e poi verrà sacrificata a Morfeo e che lui non appartiene più all'ordine da quando l'ordine è stato corrotto dall'odio del suo capo-sacerdote, Medone. Elato allora, con una pozione ipnotica, manda Xena nel mondo dei sogni nella speranza che superati gli ostacoli possa raggiungere e salvare Olimpia. Quest'ultima intanto affronta tre prove e applicando i consigli di Xena riesce a non uccidere mai nessuno. Xena invece deve affrontare i suoi rimorsi per la gente che ha ucciso e la se stessa del passato prima di arrivare dall'amica e salvarla da morte certa. Sconfitti i Mistici corrotti, Elato viene riabilitato tra gli abitanti del villaggio e come capo del suo ordine.
    Altri interpreti: Nathaniel Lees (Medone), Desmond Kelly (Elato).

    Xena e il segreto di Pandora

    Titolo originale: Cradle of Hope
    Diretto da: Michael Levine
    Scritto da: Terence Winter
    Trama
    A re Alceo, che ha da poco perduto la moglie e il figlio, viene predetto che un bambino, nato nella sua corte, diventerà il nuovo re. In realtà il capitano delle guardie reali (Nemos) sta progettando in segreto di deporre il sovrano sfruttando la profezia. I servitori che si occupavano dell'orfanello perciò, lo abbandonano alla corrente del fiume e a trovarlo sono Xena e Olimpia; quest'ultima prende subito molto a cuore il bambino, mentre Xena lo guarda con diffidenza dicendo di voler cercare la madre nel vicino villaggio. Dopo poco cammino incontrano degli uomini che cercano di impiccare una fanciulla, Pandora, nipote della leggendaria donna, e dopo averla salvata arrivano insieme in una taverna dove Xena capisce che il re vuole morto il bambino; qui gli uomini di Nemos le aggrediscono e rubano la scatola della fanciulla, una scatola dotata di un meccanismo orario che solo Pandora sa controllare: se questa si aprirà, la speranza in essa contenuta sarà liberata e perduta per sempre. Xena allora si veste da danzatrice e si intrufola a palazzo dove recupera la scatola. Dopo aver sconfitto Nemos in combattimento, capisce che il re è solo un uomo molto solo e decide di affidargli il bambino; Pandora aiuterà il re a crescerlo, la scatola resterà al sicuro all'interno del palazzo tra i gioielli del re e quest'ultimo avrà per erede legittimo il piccolo orfanello. Prima di ripartire, Olimpia fa cadere la scatola che si apre e rivela il suo contenuto: è vuota.
    Altri interpreti: Mary Elizabeth McGlynn (Pandora), Edward Newborn (re Alceo), Simon Prast (Nemos).

    Xena e l'amore per Marcus

    Titolo originale: The Path Not Taken
    Diretto da: Stephen L. Posey
    Scritto da: Julie Sherman
    Trama
    Xena e Olimpia arrivano in una taverna dove incontrano Tindaro, il principe di Sparta la cui promessa sposa, la principessa Leda, è stata rapita. Il giovane offre del denaro a Xena affinché le riporti sana e salva la ragazza, ma la principessa guerriera non vuole farlo; quando capisce che potrebbe scoppiare una guerra tra i due regni, decide di aiutarlo a condizione che il denaro venga dato ai poveri. La guerriera capisce subito che la giovane si trova nel covo di briganti di Mesenzio, un trafficante d'armi che intende vendere armi ad entrambi i regni nel caso di una guerra tra le due famiglie. Olimpia rimane con il principe e lo convince ad andare a trovare il padre della ragazza, ma vengono presi in ostaggio dalle guardie del re d'Etolia, padre di Leda. Xena, arrivata al covo di briganti, ritrova molte vecchie conoscenze, tra cui Marcus, una sua vecchia fiamma, e convince assassini e mercenari di non essere affatto cambiata. Xena vede la principessa e capisce che la situazione non è delle più rosee, quindi fa credere a Mesenzio di volergli offrire la sua armata per il combattimento in cambio della metà del suo guadagno. Poi gli impedisce di abusare e di uccidere la principessa, convincendolo che così potrà chiedere un riscatto. Marcus intanto parla con Xena e le dice che quando ha visto uccidere un bambino nipote di un vecchio fuggì cercando di cambiare vita, ma poi tornò indietro nonostante la confessione (e un bacio), Xena non ha ancora abbastanza fiducia in lui da potergli confessare la verità. Xena nasconde Leda in una cassa per farla uscire di nascosto dal covo al posto delle armi, ma Marcus la scopre; Xena gli offre di unirsi a lei per liberare la principessa, ma egli rifiuta e dà l'allarme; quando Mesenzio arriva, scocca una freccia verso Leda per ucciderla, ma Marcus la protegge col suo corpo e muore al suo posto. Durante il funerale di Marcus, Xena canta l'elogio funebre e Olimpia dice che avrebbe voluto conoscerlo, e Xena capisce di aver perso un vero amico.
    Altri interpreti: Bobby Hosea (Marcus), Stephen Tozer (Mesenzio), Nicola Cliff (Leda), Jimi Liversidge (Tindaro).

    Xena contro Marte

    Titolo originale: The Reckoning
    Diretto da: Charles Siebert
    Scritto da: Peter Allan Fields
    Trama
    Xena si inbatte in un guerriero incappucciato che ha ucciso tre contadini e ha ridotto in fin di vita un quarto uomo, Teracle. Dopo un combattimento in cui l'assalitore mostra doti e abilità sorprendenti, questi scompare nel nulla. La principessa guerriera allora presta soccorso all'uomo ancora vivo finché giungono dal villaggio i familiari degli uomini, i quali immediatamente accusano Xena di averli uccisi visto che le sue mani e la sua spada sono sporchi di sangue. Xena prova a fuggire con Olimpia, ma il mattino seguente vengono catturate e Xena viene condotta in prigione. L'anziano del villaggio, Polemone, vuole svolgere un regolare processo, ma è contrastato da Laerzio e Trasimaco, che vogliono subito vendetta. Disobbedendo agli ordini di Xena, Olimpia rimane al villaggio e ne assume la difesa durante il processo. Xena intanto riceva nella cella la visita di Marte, il dio della guerra, nonché responsabile degli omicidi. Xena non appare sorpresa e viene tentata dal dio, che le mostra cosa potrebbe avere se accettasse di diventare la sua regina guerriera: un'armata invincibile, la possibilità di governare il mondo e avere tutto ciò che desidera. Marte le dice che le basterà invocare il suo nome per avere tutto quello che le ha mostrato; la tentazione è forte, ma Xena riesce a resistere anche quando le viene mostrata una simulazione dell'esecuzione. Olimpia intanto crea delle false orme del combattimento tra Xena e Marte, ma quando sta per mostrarle a Polemone per provare l'innocenza dell'amica Marte le fa sparire. Durante il processo nemmeno Teracle riesce a provare l'innocenza della principessa guerriera perché non ricorda bene l'accaduto. Marte torna a tentare Xena in prigione, e questa cede alle sue lusinghe: con una forza sorprendente spezza le catene e abbatte la porta della cella, ma quando colpisce Olimpia torna in sé e si fa ricondurre in prigione. Quella notte, Olimpia torna alla cella e cerca di far evadere Xena, ma lei si rifiuta e vuole affrontare il processo, dopo che ha trovato un modo per ingannare Marte. Durante un incontro con il dio della guerra, Xena gli dice che accetterà la sua offerta solo se sarà ritenuta colpevole, ma lui dovrà prometterle che riporterà in vita chiunque lei vuole. Il giorno dopo, Polemone la condanna colpevole e a morte; Xena chiede così a Marte di far tornare in vita i tre contadini uccisi. Tra lo stupore della folla, Polinio (uno dei tre) conferma l'innocenza di Xena; ora non c'è più nulla per cui condannare Xena, e Marte deve andarsene.
    Altri interpreti: Kevin Tod Smith (Marte), Christian Hodge (Teracle), William Johnson (Polemone), Christopher Mayer (Laerzio), Danny Lineham (Trasimaco), Ross Harper (Polinio).

    Xena e il risveglio dei Titani

    Titolo originale: The Titans
    Diretto da: Eric Brevig
    Scritto da: R. J. Stewart
    Trama
    Mentre Xena è intenta a catturare dei briganti guidati da Esiodo, Olimpia entra in una enorme grotta dove dei sacerdoti stanno svolgendo una celebrazione: una ragazza sta provando a risvegliare i Titani leggendo una formula scritta in un antico dialetto greco, ma non ci riesce perché non conosce l'esatta pronuncia della lingua. Olimpia, allora, si offre di provare e legge correttamente la formula, liberando i Titani Thea, Crio e Iperione. Xena intanto raggiunge Esiodo nella locanda del vicino villaggio e in quel momento arrivano dei rinforzi. Olimpia giunge in quel momento e fa disperdere i furfanti da Crio, che assieme agli altri due Titani la adora come la dea che li ha liberati. Temendo i suoi poteri, i tre vanno a svolgere vari lavori per il villaggio. Iperione manifesta il suo disappunto e non crede che Olimpia non sia una dea, così quando tornano dal lavoro e chiedono da mangiare e scoprono che devono dividere il cibo con gli abitanti del villaggio, il malvagio Titano soffia via Olimpia, scoprendo la verità. Xena porta tutti gli abitanti del villaggio nel tempio di Crono, luogo sacro per i Titani. Intanto i Titani tornano nella grotta dove erano stati pietrificati; malgrado l'obiezione di Crio e Thea, Iperione minaccia il villaggio di uccidere tutti se non gli consegneranno Xena, e promette che colui che gliela consegnerà verrà eletto re. Inoltre ha bisogno di Olimpia per risvegliare altri Titani addormentati. Nel tempio si scopre che alcuni bambini erano con i sacerdoti e sono scomparsi; così Xena si reca nel covo dei Titani per salvarli, e ancora una volta riesce a fuggire quando Crio impedisce a Iperioni di massacrare i fanciulli. Purtroppo Crio ha la peggio e viene ucciso dall'altro Titano, che insegue Xena. Intanto al tempio, Esiodo, incatenato a una colonna del tempio, riesce a mettere il villaggio contro Xena; solo Fileo, sacerdote innamorato di Olimpia, le resta fedele. Tornata al tempio, Xena viene catturata e rinchiusa in una cassa, ma riesce a fuggire; quando Esiodo e Rodos, suo complice, si presentano dai Titani pretendendo di aver catturato Xena, vengono uccisi. Al ritorno al tempio Xena chiede l'aiuto di tutti gli abitanti del villaggio per costruire una piccola trappola per Iperione e litiga con Olimpia, che vorrebbe andare da sola a cercare la pergamena che farebbe riaddormentare i Titani. Quella notte, Olimpia fugge e trova la pergamena, ma viene rinchiusa in gabbia da Thea. Iperione cerca inutilmente di farle leggere la formula per risvegliare tutti gli altri Titani della grotta; Olimpia riesce però a dare il tempo a Xena per intrappolare la mano di Iperione nell'aggeggio costruito. Thea, innamorata di Iperione, dà a Xena la pergamena che li ritrasformerà in rocce; infuriato, il Titano si libera e sta per uccidere la principessa guerriera, ma questa detta le parole dell'evocazione a Olimpia, che le recita correttamente tramutando i Titani in pietra.
    Altri interpreti: Mark Raffety (Iperione), Amanda Tollemache (Thea), Edward Campbell (Crio), Andy Anderson (Esiodo), Kieren Hutchison (Fileo), David Mackie (Rodos).

    Xena, Hercules e Prometeo

    Titolo originale: Prometheus
    Diretto da: Stephen L. Posey
    Scritto da: R. J. Stewart
    Trama
    Xena viene attaccata da quattro banditi e li sconfigge facilmente, salvando però uno di loro, Demofone, ferito seriamente. Mentre attende col prigioniero e Olimpia la fine della tempesta che intanto si è abbattuta sul luogo, Demofone comincia a sentirsi male e muore improvvisamente; lo stesso succede a un altro avventore della locanda in cui sono rifugiati, e quando un urlo disumano proviene dall'esterno, Xena capisce che il Titano Prometeo è stato imprigionato dagli dei: infatti secondo la leggenda, se Prometeo dovesse essere incatenato, tutti i doni che ha fatto ai mortali, come il dono del fuoco o il dono della guarigione, scompariranno. Xena decide così di partire per liberare il Titano, e si reca quindi da Io, un oracolo che le rivela cosa deve fare: prendere la spada del dio Vulcano dalla sua caverna, essendo questa l'unica arma in grado di spezzare le catene di Giunone che imprigionano Prometeo. La sua missione non sarà semplice: i guerrieri della dea le impediranno ad ogni costo di impadronirsi dell'arma. E così accade: Xena prende la spada dopo aver sconfitto i soldati di Giunone, e uscita dalla grotta di imbatte in Hercules, che le intima di consegnargli la spada. Xena lo attacca, ma quando comprende che le loro abilità sono alla pari, salta su Argo e si allontana. Più tardi, però, quando Hercules e l'amico Iolao aiutano Xena e Olimpia contro altri guerrieri di Giunone, Xena rivela che chi userà la spada contro le catene verrà incenerito; per questo ha attaccato Hercules, perché non vuole che l'eroe muoia, in quanto il mondo ha bisogno di lui. Da parte sua, Hercules non vuole che sia Xena a morire, così i due si alleano per il momento. Nello scontro, Iolao è rimasto ferito, ma solo Olimpia se ne accorge e gli promette di non dire nulla a Hercules e a Xena; ma giunti nella grotta dove è imprigionato Prometeo, Iolao si indebolisce. Così Olimpia resta con lui, mentre Xena e Hercules proseguono nel cammino. Prima di giungere sulla vetta della montagna ove è tenuto prigioniero il Titano, Xena colpisce Hercules, facendolo svenire, e continua il cammino da sola. Alla fine, però, i due uniscono le forze per combattere le guardie poste da Giunone sulla vetta del monte e riescono a spezzare le catene che lo imprigionano senza toccare direttamente la spada: così Prometeo è libero, i due eroi sono salvi e anche Iolao comincia a stare meglio. Alla fine i quattro amici si separano, anche se Xena e Hercules si sentono più vicini di prima e Iolao e Olimpia cominciano a provare qualcosa l'uno per l'altra.
    Altri interpreti: Kevin Sorbo (Hercules), Michael Hurst (Iolao), Russell Gowers (Demofone), John Freeman (Prometeo), Jodie Dorday (Io).

    Xena e la Morte in catene

    Titolo originale: Death in Chains
    Diretto da: Charles Siebert
    Scritto da: Babs Greyhosky, Adam Armus, Nora Kay Foster
    Trama
    Re Sisifo e la sua sposa Karas attendono l'arrivo di Celesta, la Morte, giunta a scortare il sovrano nell'Oltretomba dal fratello Plutone. Lo scopo di Sisifo è però quello di imprigionarla così da poter rimanere in vita; con la Morte in catene, però, nessuno può più morire. Intanto Xena e Olimpia sono attaccate dal guerriero Tosseo, che cerca di uccidere la principessa guerriera; questa riesce però a sconfiggere il malvivente e se ne vanno, credendolo morto. Questi invece è ancora vivo, nonostante la ferita mortale infertagli da Xena. Intanto Plutone giunge dall'Oltretomba a chiedere l'aiuto della guerriera per salvare la sorella; infatti, se la sua candela si consumerà completamente, lei morirà e il genere umano sarà condannato a vivere in eterno nella sofferenza delle malattie. Xena e Olimpia si incamminano così verso il castello di Sisifo; nel viaggio incontrano un gruppo di feriti e ammalati che non possono morire. A loro si unisce Talo, figlio di una dama della corte del sovrano che conosce bene il castello di Sisifo. Intanto Tosseo dimostra alla sua banda di malviventi che non può essere ucciso e li convince ad unirsi a lui in cerca di Xena. Mentre Olimpia e Talo, che sembrano molto legati, si fermano ad aiutare altri feriti, Xena si reca al castello del re. Quando però una donna rivela a Olimpia che se Xena entrerà in contatto con Celesta, morirà; così, preoccupata per l'amica, lei e Talo la seguono da Sisifo, senza sapere che anche Tosseo è sulle tracce della principessa guerriera. Nello stesso tempo, Plutone e Caronte sono sulle rive del fiume Acheronte e confidano in Xena affinché le anime dei mortali ricomincino ad affluire nell'Oltretomba. Xena raggiunge Sisifo, che con un tranello la fa cadere in un pozzo, dove verrà raggiunta anche da Talo dopo che questi e Olimpia sono entrati nel castello; la poetessa è invece riuscita a fuggire agli uomini di Tosseo. Comprendendo l'errore commesso dallo sposo, Karas offre il suo aiuto a Xena per salvare Celesta: lei e Talo convincono Sisifo a liberare la Morte, ma prima che questo sia fatto arrivano Olimpia e gli uomini di Tosseo; mentre Xena li combatte, lancia il suo chakram e libera definitivamente Celesta: Tosseo e i suoi uomini cadono a terra morti. Alla fine la Morte rivela di essere lì non per Sisifo, ma per Talo, malato da molto tempo. Olimpia e il giovane si dicono così addio, dopo essersi promessi che un giorno si reincontreranno.
    Altri interpreti: Leslie Wing (regina Karas), Ray Henwood (re Sisifo), Kate Hodg (Celesta/Morte), Chris Graham (Tosseo), Erik Thomson (Plutone), Kieren Hutchison (Talo), Michael Hurst (Caronte).

    Xena e la lotta tra centauri e amazzoni

    Titolo originale: Hooves and Harlots
    Diretto da: Jace Alexander
    Scritto da: Steven L. Sears
    Trama
    Xena e Olimpia giungono nel territorio delle amazzoni; Xena mostra a Olimpia il saluto delle amazzoni, così quando le guerriere le circondano, le due amiche dimostrano di essere in pace. La pattuglia è guidata da Temi, sorella della regina Melanippe, e da Anfitea. Temi decide di portarle dalla regina, dato che sono in territorio amazzone, e le rassicura sul fatto che dopo potranno continuare il loro viaggio. Olimpia lega subito con Temi, affascinata dal popolo amazzone in cui le donne non sono trattate come schiavi degli uomini; Xena invece è infastidita da Anfitea, che la guarda con diffidenza. Improvvisamente il gruppo viene attaccato e Temi colpita mortalmente; nonostante questo, Olimpia le fa scudo col suo corpo finché il pericolo non viene sventato. In punto di morte, Temi riconosce il coraggio della nuova amica e la nomina sua erede. Olimpia riceve così il titolo di Temi di principessa amazzone e il compito di vendicarne la morte. Al villaggio amazzone, Xena e Olimpia fanno conoscenza della regina Melanippe, che crede che i responsabili della morte della sorella siano i centauri, coi quali presto intraprenderanno una battaglia. Subito dopo arriva Anfitea che ha catturato Sileo, figlio del capo dei centauri Issione, da lei accusato di essere responsabile della morte di Temi. Melanippe lo fa rinchiudere e programma la sua esecuzione per il giorno seguente, ma Xena è convinta della sua innocenza. La regina delle amazzoni ha un incontro con Cleonide, signore della guerra locale, per essere certa che questi non interverrà nella guerra coi centauri; Xena, sospettosa, chiede il permesso di parlare con Issione, ma Melanippe non ha comunque intenzione di rimandare l'esecuzione di Sileo. Intanto Olimpia inizia l'addestramento per divenire principessa amazzone; sceglie così la sua prima arma, un bastone, arma classica per la difesa. Xena raggiunge il villaggio dei centauri e prega Issione di non attaccare le amazzoni, per evitare una guerra inutile, ma questi le dice che non può non intervenire dal momento che suo figlio è in pericolo. Così Xena torna con Anfitea al luogo dell'attacco a Temi, e qui scopre escrementi di cavallo, ma non di centauro; capisce così che Temi è stata uccisa su ordine di Cleonide, che avrebbe solo da guadagnare da un'eventuale guerra tra i due popoli. Le due tornano al villaggio amazzone giusto in tempo per fermare l'esecuzione di Sileo, ma Melanippe vuole andare in battaglia. Così a Xena non resta che sfidarla per diventare la nuova regina: Melanippe è sconfitta e si dichiara leale a Xena, nuova regina amazzone. Xena rivela il vero assassino di Temi proprio quando Issione giunge con i suoi uomini, e i due popoli si alleano contro Cleonide, che viene sconfitto. Tra centauri e amazzoni viene stipulata la pace, mentre Melanippe torna ad essere regina e Olimpia riparte con Xena, dopo che Anfitea le ha regalato il bastone che era stato di sua madre.
    Altri interpreti: Rebekah Mercer (Temi), Danielle Cormack (Anfitea), Alison Bruce (Melanippe), Colin Moy (Sileo), David Aston (Issione), Mark Ferguson (Cleonide).

    Xena contro il tiranno di Argo

    Titolo originale: The Black Wolf
    Diretto da: Mario Di Leo
    Scritto da: Alan Jay Glueckman
    Trama
    Un gruppo di guerrieri agli ordini del misterioso Lupo Nero attaccano gli esattori delle tasse di Serse, re di Argo; questi minaccia di uccidere i cittadini se il Lupo Nero non si farà avanti, così diversi contadini si presentano a lui come il fuorilegge. Serse li fa arrestare tutti. Una volta giunta al villaggio, Xena incontra Ermione, una vecchia amica, che le chiede di aiutare sua figlia Cloride, innamorata di Diomede, uno dei guerrieri del Lupo Nero e per questo imprigionata con altri suoi seguaci. Xena accetta di aiutare la figlia dell'amica, così si reca al palazzo di Serse, a cui propone un patto: in cambio di un'alta somma di denaro, lei fingerà di essere una prigioniera e, una volta nelle celle, troverà il Lupo Nero e lo consegnerà al sovrano. Così lei e le guardie di Serse inscenano una battaglia nella piazza del villaggio, dopo la quale Xena viene arrestata e portata in prigione. Intanto Olimpia giunge al villaggio e trova Argo, ma non vede Xena da nessuna parte. Così chiede notizie al fabbro, che le rivela che Xena è nelle prigioni di Serse e che le ha lasciato un messaggio: deve aspettarla alla taverna. Successivamente incontra Salmoneo, vecchia conoscenza di Xena (era già apparso in Hercules), che cerca di venderle della mercanzia con impresso il marchio del Lupo Nero. La fanciulla, per poter raggiungere Xena in prigione, tira dei pomodori alle guardie, ma queste fraintendono la situazione e arrestano Salmoneo. In prigione, Xena rincontra Cloride, ora molto cambiata da come la ricordava lei. Xena le offre di condurla in libertà, ma lei le dice che se vuole liberarla dovrà salvare anche tutti i suoi compagni. In seguito, Crisippo, braccio destro di Serse, tortura Xena per farsi rivelare il nome del Lupo Nero: la getta così in una gabbia che comincia a riempirsi di acqua, ma con un astuto stratagemma la principessa guerriera riesce a liberarsi. Subito dopo viene raggiunta da Salmoneo; Xena decide di aiutare tutti i seguaci del Lupo Nero più Salmoneo, nonostante Diomede non si fidi per nulla; i prigionieri iniziano a raccogliere corde e funi per attuare il loro piano: con queste si arrampicano sul tetto e quando le guardie entrano per cercarli vengono sopraffatte. I prigionieri fuggono, ma vengono raggiunti da Serse e i suoi uomini. Il re convoca Xena, pensando che l'abbia tradito, ma lei lo convince di essere ancora ai suoi ordini. Riportata in prigione, Xena capisce che tra loro c'è una spia, ma viene accusata da Diomede di essere proprio lei la spia; i due iniziano a lottare e Xena ha la meglio. Risparmia il giovane e insiste sul fatto di non essere lei la traditrice. Inizia anche a immaginare chi possa essere il Lupo Nero. Olimpia riesce a raggiungere Xena in prigione, dopo aver buttato un piatto di minestra addosso a una guardia. Con uno stratagemma è anche riuscita a portargli il chakram e la frusta; Salmoneo racconta tutto l'accaduto a Olimpia mentre Xena parla con Cloride, a cui rivela di conoscere l'identità del Lupo Nero, ma non vuole dirlo a Serse. Olimpia e Salmoneo parlano di un altro piano di fuga, tutto solo per far uscire allo scoperto il traditore, Parnasso, che viene ucciso subito dalle guardie. Crisippo decide allora di prendere come ostaggio Salmoneo, e a questo punto Xena gli rivela l'identità del Lupo Nero: Cloride. Xena accetta di assistere all'esecuzione di Cloride con Serse; poco prima che l'amica sia giustiziata, Xena la salva e libera i prigionieri. Si scatena una battaglia tra i seguaci del Lupo Nero e le guardie di Serse. Il tiranno viene ucciso e la pace torna nel villaggio.
    Altri interpreti: Kevin J. Wilson (Serse), Maggie Tarver (Ermione), Emma Turner (Cloride), Ian Hughes (Diomede), Nigel Harbrow (Crisippo), Robert Trebor (Salmoneo), Ross Duncan (Parnasso).

    Xena e il cavallo di Troia

    Titolo originale: Beware Greeks Bearing Gifts
    Diretto da: T. J. Scott
    Scritto da: Roy Thomas, Janis Hendler, Adam Armus, Nora Kay Foste
    Trama
    Elena, regina di Troia, continua a sognare di essere uccisa nel suo stesso letto da un guerriero sconosciuto. Nonostante le rassicurazioni dello sposo Paride, ella manda un messaggio all'amica Xena perché l'aiuti a porre fine al conflitto che ormai da dieci anni si svolge a Troia. Melchiade, messaggero della regina, raggiunge Xena e Olimpia poco lontano dalla città; le due amiche lo trovano in fin di vita dopo che è stato attaccato da dei soldati: Melchiade riesce a riferire il messaggio di Elena, ma purtroppo muore subito dopo. Le due decidono così di recarsi in città, rischiando di farsi uccidere dai soldati greci. Perdicca, promesso sposo di Olimpia, le vede avvicinarsi e fa aprire le porte della città. Nel campo dei greci il marito di Elena - la quale era stata costretta a sposarlo - Menelao si incontra con una spia troiana che ha inviato nella città per aiutarlo a conquistarla e riprendersi Elena. Gli viene anche riferito dell'arrivo di Xena. Intanto Olimpia è sorpresa di rivedere Perdicca, soprattutto quando scopre che ora è un guerriero; i due si abbandonano ai ricordi del passato, mentre Xena si incontra con Elena. Questa è convinta del fatto che se tornasse da Menelao, questo porterebbe alla fine della guerra, ma Xena non è affatto convinta. Nonostante ciò, Elena tenta di fuggire, ma viene fermata dalla guerriera; le due donne vedono la spia dei greci, così Xena decide di seguirla fino all'accampamento greco: è Deifopo, capo della sicurezza di Troia e fratello di Paride. Xena si reca subito dal re dei troiani a rivelarne l'identità, ma è interrotta quando Deifopo annuncia la resa dei greci; Xena viene arrestata e i troiani portano in città il dono fatto loro da Menelao: un enorme cavallo di legno. Iniziano le celebrazioni della vittoria: quella notte, quando le guardie sono ubriache e addormentate, dal cavallo escono i soldati greci che spalancano le porte di Troia e fanno entrare l'esercito. Xena riesce a fuggire e fa radunare a Olimpia e Perdicca la maggior parte dei cittadini nel tempio, mentre lei cerca Elena; anche Menelao cerca la regina, che nel frattempo arriva nel tempio sana e salva. Nel tempio giunge anche Deifopo, che uccide il fratello e rapisce la regina. Xena riesce a confondere i soldati greci non appena questi entrano nel tempio, e fa nascondere i superstiti nel cavallo di legno che viene allontanato dalla città dai soldati di Menelao. Mentre Olimpia, Perdicca e gli altri si mettono in salvo, Xena cerca Deifopo ed Elena; sconfitto il traditore, lo lascia a Menelao, mentre lei porta in salvo Elena. La regina parte con Perdicca decisa a crearsi una nuova vita, e Olimpia lo guarda allontanarsi.
    Altri interpreti: Galyn Gorg (Elena), Warren Carl (Paride), Adrian Keeling (Melchiade), Scott Garrison (Perdicca), Ken Blackburn (Menelao), Cameron Rhodes (Deifopo).

    Xena e l'Accademia di Atene

    Titolo originale: Athens City Academy of the Performing Bards
    Diretto da: Jace Alexander
    Scritto da: R. J. Stewart, Steven L. Sears
    Trama
    Olimpia è in una locanda e sta narrando lo scontro tra Xena e Marte, quando un giovane le si avvicina: si chiama Orione ed è anche lui un poeta, e le chiede se vuole andare con lui all'Accademia di Atene, dove avrà luogo una competizione per poter accedere alla prestigiosa scuola. Olimpia accetta e saluta Xena, commossa perché forse non si rivedranno per molto. Ad Atene riesce ad iscriversi dopo aver raccontato lo scontro avvenuto tra Xena e Draco ad Anfipoli. Subito Olimpia fa amicizia con un gruppo di aspiranti aedi: oltre a Orione, conosce il balbuziente Timoteo, il raffinato Euripide e lo scatenato Statteo. Durante le spiegazioni di Docenius, questi viene ucciso da una figura incappuciata che riesce a fuggire; mentre gli studenti entrano nel panico, l'insegnante si rialza e li sfida a trasformare in racconto quanto appena accaduto. Olimpia è contrariata e racconta la vicenda di re Sisifo e Celesta. Il racconto scatena subito gli applausi del pubblico e Polonius, padre di Orione, vede in Olimpia un ostacolo per la carriera del figlio. Il giorno seguente Orione chiede alla nuova amica di dirgli cosa pensa del suo racconto, ma la fanciulla risponde che deve raccontare storie per piacere suo, non del pubblico e tantomeno per volere del padre Polonius. Nello stesso momento Polonius informa la segretaria del concorso, Kellos, che Olimpia si è iscritta irregolarmente. La ragazza viene così allontanata, ma i suoi compagni si coalizzano per permetterle di rimanere: il giudice Gastacius chiede così a Olimpia di salire sul palco ed esibirsi; il racconto è talmente avvincente da farla riammettere al concorso. Mentre la finale si avvicina, Polonius diventa sempre più spietato col figlio, finché questi non abbandona la competizione. Olimpia lo convince però a tornare indietro, e iniziare a raccontare storie con la stessa innocenza che provava da bambino. Dopo un'ottima prova, il ragazzo è ammesso all'Accademia. Anche Olimpia viene accettata, ma decide di continuare a seguire Xena nelle sue avventure. Prima di partire, Orione le rivela il suo vero nome: Omero.
    Altri interpreti: Dean O'Gorman (Orione/Omero), Grahame Moore (Polonius), Alan De Malmanche (Docenius), Joseph Manning (Euripide), Patrick Brunton (Statteo), Lori Dungey (Kellos), David Weatherley (Gastacius).

    Xena e il tesoro dei Sumeri

    Titolo originale: A Fistful of Dinars
    Diretto da: Josh Becker
    Scritto da: R. J. Stewart, Steven L. Sears
    Trama
    Lisandro, un vecchio amico di Xena, viene ucciso in uno scontro con Klonig per il possesso di uno dei quattro indizi che conducono al tesoro dei Sumeri. Altri due indizi sono in mano dell'assassino Tersite, mentre il quarto è posseduto da Petracle, una volta promesso sposo di Xena. Questa decide di unirsi agli altri due per tenerli d'occhio: infatti assieme al tesoro è sepolta la chiave dei Titani, oggetto che conduce all'ambrosia, il cibo degli dei che rende i mortali immortali. Così i quattro si incamminano verso il Monte Polisso. Nella foresta di Pandione, vengono sorpresi da una pioggia di frecce e sono costretti ad attraversare un ponte che crolla subito dopo il loro passaggio. Quella notte, Olimpia e Petracle parlano del fidanzamento di quest'ultimo con Xena: lui rivela che era troppo giovane e confondeva l'amore con il potere. Xena, che li ha sentiti, lo avverte: se farà soffrire Olimpia la pagherà cara; il suo vecchio fidanzato invece insiste sul fatto di essere cambiato. Il giorno seguente il gruppo giunge al tempio di Demetra; qui devono rubare un rubino dalla statua della dea, oggetto che indicherà loro il luogo ove è celato il tesoro; così giungono in un luogo dove ci sono tre totem. Xena infila il rubino nella giusta posizione e questo riflette la luce del sole verso la via da seguire, che conduce a una caverna. Raggiunto il luogo nascosto, i quattro trovano il tesoro dei Sumeri; mentre Tersite e Petracle sono ammaliati dal tesoro, Xena e Olimpia cercano la chiave dei Titani; questa viene però raccolta da Tersite, che fugge con essa e con Olimpia. Xena e Petracle lo inseguono attraverso un passaggio segreto; giunti alla sala dell'ambrosia, Petracle riesce a liberare Olimpia, ma viene pugnalato da Tersite; lui e Xena iniziano a lottare, finché quest'ultima non ha la meglio. Allora il sicario si avvicina al cibo degli dei, prima che possa raggiungere l'ambrosia viene ucciso da Xena. La guerriera e Olimpia si avvicinano a Petracle, ormai morente, il quale mostra a Xena il braccialetto che le aveva regalato per le loro nozze mai avvenute. Quando ormai è morto, Xena capisce che era veramente cambiato. Alla fine decide di gettare l'ambrosia in un pozzo di fuoco, per evitare che qualche mortale potesse impossessarsene.
    Altri interpreti: Richard Foulkes Jr. (Lisandro), Lawrence Wharerau (Klonig), Jeremy Roberts (Tersite), Peter Daube (Petracle).

    Xena e la principessa di Trezene

    Titolo originale: Warrior... Princess
    Diretto da: Michael Levine
    Scritto da: Brenda Lilly
    Trama
    Xena si reca al castello di re Licaone, in seguito a una richiesta d'aiuto da parte di quest'ultimo; non appena ne varca le porte, viene assalita da un traditore, Timus, che però sconfigge facilmente. Il re spiega a Xena che l'attentato era diretto ai danni di sua figlia, Danae, identica alla principessa guerriera; questo per far sì che le nozze tra lei e Mineus di Lemno non si verifichino. Il piano del re è quello di scambiare l'identità di Xena con quella di Danae, così che la principessa guerriera possa scoprire chi vuole uccidere la principessa. Così Danae lascia il palazzo alla ricerca di Olimpia, mentre Xena inizia a fingersi Danae; il piano funziona, infatti Xena inganna Delia, serva di Danae, e Filemone, futuro cognato della principessa. Mentre passeggia con questi, i due vengono attaccati, ma respingono l'assalto facilmente (Xena riesce a combattere senza farsi vedere da FIlemone). Intanto Danae incontra Olimpia e la convince della sua vera identità; la poetessa accetta di aiutarla a comportarsi da vera principessa guerriera. Al ricevimento del matrimonio di Danae, Xena incontra Peleo, futuro sposo della principessa; vede inoltre Gordio, consigliere del re, e Bromio, capo delle guardie, che parlano tra loro sospettosamente. Intanto la vera principessa sta imparando a vivere come una comune cittadina, aiutata in questo da Olimpia. Filemone scopre la vera identità di Xena, e comincia a preoccuparso per Danae, ammettendo infine di esserne innamorato; Timus attenta nuovamente alla vita di "Danae", ma viene sconfitto e interrogato: il mandante è Bromio. Questi viene arrestato, ma successivamente si impicca nella sua cella. Il giorno seguente, Xena e Danae si riscambiano i ruoli, così Xena riparte con Olimpia e Danae si prepara al matrimonio con Peleo; nel frattempo, Gordio, il vero colpevole, prepara un nuovo tentativo di uccidere Danae, ora che Xena è partita. Filemone, una volta capito che Bromio è stato ucciso, avverte Danae e questa lo manda a chiamare Xena. In realtà, è proprio Xena ad aver allontanato Filemone, mentre Danae è ancora con Olimpia. Così durante le nozze Xena sventa l'ultimo tentativo di uccidere la principessa e sconfigge Gordio e i suoi uomini. Filemone, pensando di parlare con Xena, rivela a Danae quello che prova per lei, e quando questa gli rivela la sua identità, sono loro due a sposarsi e a unire i due regni.
    Altri interpreti: Norman Forsey (re Licaone), Jason Hoyte (Timus), Latham Gaines (Peleo), Michelle Huirama (Delia), Iain Rea (Filemone), Patrick Smith (Gordio).

    Xena e l'elmo di Plutone

    Titolo originale: Mortal Beloved
    Diretto da: Garth Maxwell
    Scritto da: R.J. Stewart
    Trama
    Il fantasma di Marcus (Xena e l'amore per Marcus) chiede aiuto a Xena: nell'Oltretomba è il caos, e le anime dei buoni sono in pericolo. La guerriera decide così di intervenire, e si tuffa nel lago Alconiano, portale per l'aldilà, lasciando Olimpia sulle sue sponde. Sulle rive del fiume Acheronte, Caronte conferma la storia di Marcus: le anime dei malvagi hanno invaso i Campi Elisi, mentre gli innocenti sono stati relegati nel Tartaro. La colpa è da imputare a Forbante, uomo malvagio che ha rubato l'elmo dell'invisibilità al suo possessore, il dio Plutone, ora confinato nel suo palazzo senza poteri. Xena scopre anche che Marcus, una volta morto, è stato mandato negli Inferi ed è commossa: se riusciranno a rimettere le cose a posto, il suo amico passerà l'eternità nel tormento. Xena si reca così nei Campi Elisi, dove scopre il piano di Forbante: tornare in vita per riprendere a uccidere giovani spose. Quando viene scoperta, la guerriera riesce a far ribellare i seguaci di costui - tra cui c'è anche Tosseo (Xena e la Morte in catene) - scatenando così una lotta per il possesso dell'elmo. Nella confusione che ne segue, lei e Marcus fuggono e si dirigono verso il palazzo di Plutone; egli rivela che se uno spirito tornasse nel mondo dei viventi con il suo elmo, ritornerebbe in vita, e potrebbe quindi essere ucciso. Plutone concede a Marcus di tornare in vita per due giorni, così che possa aiutare Xena a fermare Forbante. Intanto, quest'ultimo è tornato sulla Terra e ha preso Olimpia come ostaggio; la poetessa riesce a tenergli testa fino al ritorno di Xena e Marcus, ma il pazzo riesce a fuggire. I tre si mettono immediatamente sulle sue tracce, e quando sentono di un matrimonio che sarà celebrato a breve, capiscono che Forbante vi si recherà per uccidere la sposa. Xena convince il padre della fanciulla a scambiarsi con lei durante il bagno rituale, mentre Forbante ascolta, protetto dall'invisibilità. Quella notte, il pazzo penetra nella stanza della sposa, ma è sorpreso quando al suo posto trova Xena, che aveva immaginato che la conversazione con il padre della fanciulla fosse stata spiata. I due iniziano a lottare, e quando Forbante si rimette l'elmo, Xena gli getta addosso una coperta e lo uccide. Recuperato l'elmo, lei e Xena lo riportano a Plutone. Come ricompensa, il dio accetta di rigiudicare il guerriero, dato che l'ha aiutato; così gli concede di accedere ai Campi Elisi assieme alle anime dei giusti. Xena torna sulla Terra, consapevole che un giorno lo rincontrerà.
    Altri interpreti: Bobby Hosea (Marcus), Michael Hurst (Caronte), Chris Graham (Tosseo), Paul Willis (Forbante), Erik Thomson (Plutone), Geoff Clendon (padre della sposa), Chantelle Brownleen (sposa).

    Xena e il Re dei ladri

    Titolo originale: The Royal Couple Of Thieves
    Diretto da: John Cameron
    Scritto da: Steven L. Sears
    Trama
    Xena cattura Autolico, il famoso Re dei ladri, a cui chiede aiuto per recuperare uno scrigno contenente la più potente arma del mondo, rubato dal signore della guerra Scirone alla gente di Kelton; questi intende metterlo all'asta. Così, il ladro si traveste dal famigerato assassino Sinterio, e insieme a Xena, che finge di essere la sua concubina, si imbarca sulla nave per raggiungere l'isola del signore della guerra; tra i loschi passeggeri della galea, vi sono il tenente di Scirone, Archelao, e Prognese. Quest'ultimo, per vendicare la morte del fratello, ucciso dal vero Sinterio, cerca di uccidere Autolico e Xena buttandoli in mare. I due riescono a salvarsi e sconfiggono Prognese. Durante il banchetto organizzato da Scirone, questi mostra lo scrigno che ha rubato, che è protetto da un complicato meccanismo difensivo, e promette di mostrare l'arma il giorno dopo. Avendo Autolico bisogno di un diversivo, Xena comincia a danzare sensualmente, mentre il ladro prende il calco della chiave della stanza in cui lo scrigno è custodito. Più tardi, i due si recano nella sala dello scrigno, ma sono sorpresi di trovare Scirone morto sul baule; sono ancora più sorpresi quando trovano il vero scrigno nella loro stanza, e riescono a eludere il controllo delle guardie fingendo di amoreggiare. Quando Archelao fa allontanare la galea dall'isola per non far fuggire nessuno, Xena e Autolico riescono a far tornare lo scrigno al suo posto; così il tenente fa riavvicinare la nave all'isola. Il giorno dopo, Archelao si presenta ai due accompagnato dai suoi uomini e da un uomo sconosciuto che regge Olimpia, svenuta; costui, che le tocca una tempia con le dita, si presenta come il vero Sinterio, e i due sono costretti a rivelare le loro vere identità. Dopo una battaglia, i tre riescono a fuggire, ma Olimpia viene nuovamente catturata. Xena affronta Sinterio in un duello in cui utilizzano solo le dita (entrambi sono abili a far pressione in alcuni punti particolari del corpo); quando la guerriera sembra star per soccombere, riesce a uccidere il rivale facendogli pressione sul cuore. Archelao ordina ai suoi uomini di uccidere Xena, e questa viene aiutata da Autolico; quando il tenente apre lo scrigno, ne esce una sfera di luce che lo uccide, incenerandolo. Lo scrigno viene riconsegnato alla gente di Kelton, che rivelano che nel baule erano custodite le tavole dei dieci comandamenti, e dopo che Xena e Olimpia hanno salutato Autolico, scoprono che questi ha riconsegnato la ricompensa alla gente del villaggio.
    Altri interpreti: Bruce Campbell (Autolico), David Telford (Scirone), Mark Raffety (Archelao), Crawford Thomson (Prognese), Grant Bridger (Sinterio).

    Xena e il guerriero Melicerte

    Titolo originale: The Prodigal
    Diretto da: John T. Kretchmer
    Scritto da: Chris Manheim
    Trama
    Xena e Olimpia rimangono vittime di un'imboscata, e quest'ultima rimane paralizzata dalla paura quando un carro rischia di travolgerla; sconvolta per questo fatto, decide di prendersi una pausa dai suoi vagabondaggi con Xena e tornare per un breve periodo a Potidea. Durante il cammino, si imbatte in un villaggio completamente distrutto; uno dei sopravvissuti le spiega che il guerriero Damaste ha sterminato tutta la sua famiglia perché non gli hanno pagato i tributi che ormai da anni erano costretti a dargli; la prossima tappa del malvivente sarà Potidea. Olimpia si affretta a raggiungere il suo villaggio per avvertirne gli abitanti, ma quando arriva i suoi concittadini le riservano una accoglienza molto festosa, per poi ricredersi quando si rendono conto che è lei: in realtà stanno aspettando il famoso guerriero Melicerte, che hanno assoldato per sconfiggere Damaste. Olimpia rimane costernata quando questi giunge al villaggio completamente ubriaco. Il giorno dopo arrivano gli uomini di Damaste, ma l'"eroe" è ancora ubriaco; grazie a uno stratagemma, Olimpia e la sorella Leuca riescono a farli allontanare, spaventandoli col corpo di Melicerte, svenuto per il troppo alcool. Ripresosi, questi aiuta Olimpia e Leuca a perlustrare la foresta attorno al villaggio per trovare i punti strategici dove tendere delle trappole all'armata di Damaste. Separatosi da Melicerte, le due parlano del tempo trascorso divise: Leuca è gelosa del fatto che Olimpia si sia allontanata per seguire Xena, ma Olimpia la rassicura: lei è sua sorella, e nessuno può prendere il suo posto. Una volta riappacificatesi, le due si accorgono che Melicerte è stato catturato dagli uomini di Damaste, che vuole renderlo suo alleato. Olimpia si reca all'accampamento del brigante per aiutare il guerriero, ma viene catturata; Melicerte, fingendo di essere amico di Damaste, chiede Olimpia come concubina, e i due riescono a fuggire dall'accampamento. Tornati al villaggio, organizzano una serie di trappole per dare il benvenuto all'armata. Ma il giorno dopo, quando Damaste e i suoi uomini giungono a Potidea, Olimpia si rende conto che Melicerte è scomparso con i denari promessigli come ricompensa se avesse aiutato il villaggio. Delusa ma comunque decisa a contrastare il malvivente, lei e i concittadini sconfiggono gli uomini di Damaste; quando però le cose si mettono male, Melicerte fa ritorno: era andato a comprare dei giavellotti, con cui sconfigge definitivamente Damaste e i suoi uomini. Olimpia, anche su esortazione di Leuca, riparte per riprendere i suoi viaggi con Xena. Tornata al luogo dell'imboscata di inizio episodio, riesce a cavarsela da sola; solo dopo la principessa guerriera le si mostrerà, complimentandoso per la sua bravura. Le due, di nuovo insieme, ripartono come se non si fossero mai separate.
    Altri interpreti: Steve Hall (Damaste), Tim Thomerson (Melicerte), Willa O'Neill (Leuca).

    Xena e il sacrificio di Ilio

    Titolo originale: Altared States
    Diretto da: Michael Levine
    Scritto da: Chris Manheim
    Trama
    Ilio fugge di casa dopo che la madre Zora l'ha avvertito che il padre Antenore, su ordine di Dio, ha deciso di sacrificarlo. Xena e Olimpia lo difendono da un gruppo di fanatici religiosi guidati da Meneo, fratello del fanciullo, e lo portano al sicuro in una caverna, dove Olimpia baderà a lui mentre Xena chiederà spiegazioni ai genitori di Ilio. Parlando con Antenore, Xena scopre che questi vuole ucciderlo solo perché Dio glielo ha ordinato, lo stesso Dio che mesi prima gli aveva chiesto di rendere Ilio suo successore al posto di Meneo. Mentre Olimpia accetta da Ilio del pane alle noci, Xena si reca dalla madre del fanciullo; questa dà a Xena dell'altro pane alle noci da dare al figlio, e Xena scopre che è stato drogato con dei semi di papavero. Tornata alla caverna, scopre che Olimpia è svenuta e che Ilio è scomparso. Dopo aver fatto riprendere Olimpia, che è molto "confusa", Xena va alla ricerca del fanciullo, ormai già catturato dai fanatici e pronto per essere sacrificato sulla cima del monte. La guerriera riesce a evitare che ciò accada, nonostante una voce avverte Antenore che se Ilio non morirà prima del tramonto, conseguenze terribili si abbatteranno su di lui. Riportato Antenore a casa, Xena avverte Zora che anche lui è stato drogato da Meneo. Olimpia arriva, ancora confusa e convinta di essere a capo di un esercito, e con lei giungono anche Meneo e i suoi uomini. Ilio scappa, ma Olimpia viene presa in ostaggio e appesa sopra un pozzo insieme a Xena. Mentre le due si liberano, Ilio e Antenore sono arrivati all'altare sacrificale. Xena trova Meneo nel suo nascondiglio vicino al luogo del sacrificio: è lui a produrre la voce rimbombante tramite una specie di megafono, che getta subito lontano dalla portata della guerriera. Xena e Meneo cominciano a combattere, mentre Olimpia tenta di recuperare l'oggetto e mentre Antenore è ormai pronto a sacrificare il figlio. Sconfitto il rivale, Xena va alla ricerca di Olimpia, che non riesce a raggiungere il megafono. Dopo aver spezzato il pugnale di Antenore, una voce lo avverte di fermarsi: questa era una prova per testare la sua lealtà, e lui l'ha brillantemente superata. Ilio torna con la sua famiglia, e Xena si complimenta con l'amica per aver fatto una buona imitazione della voce di Dio; Olimpia dice di non aver fatto nulla, non è riuscita a recuperare il megafono: le due alzano lo sguardo al cielo, incredule e stupite.
    Altri interpreti: David de Lautour (Ilio), Teresa Woodham (Zora), David Ackroyd (Antenore), Karl Urban (Meneo).

    Xena e il padre perduto

    Titolo originale: Ties That Bind
    Diretto da: Charles Siebert
    Scritto da: Adam Armus, Nora Kay Foster
    Trama
    Mentre spiano l'accampamento del malvagio Cidone, che ha rapito un gruppo di fanciulle di Efidna, un villaggio vicino, Xena e Olimpia vedono un guerriero avvicinarvisi e chiedere la liberazione delle prigioniere. Quando sembra che stia per avere la peggio, Xena interviene e lo salva. Olimpia li raggiunge, ed entrambe sono sorprese quando il guerriero si presenta come Erilo, il padre di Xena. Quest'ultima non gli crede, e se anche l'uomo fosse realmente suo padre, lei non vorrebbe averci niente a che fare: infatti il padre della guerriera abbandonò lei e sua madre quando era ancora fanciulla. Il trio si dirige comunque all'accampamento di Cidone per liberare le fanciulle, ed è solo grazie a Erilo se il piano va a buon fine. Mentre riportano le fanciulle al villaggio, Xena ha l'opportunità di ricambiare il favore quando suo padre viene attaccato da due contadini che lo accusano di aver rubato un cavallo; in realtà questi aveva vinto l'animale in una scommessa. Intanto, al suo accampamento, Cidone è infuriato con Marte quando questi lo informa che il comando della sua armata è destinato a passare a Xena. Intenzionato a ucciderla, il signore della guerra invia Teagene, un assassino, a cercarla. Xena e il mercenario si scontrano, e la guerriera ha la meglio; rismarmiatolo, questi cerca di fuggire, ma viene ucciso da Erilo; Olimpia è allibita perché non capisce come si può uccidere un uomo disarmato, ma Erilo la corregge: Teagene aveva un pugnale nascosto ed era pronto a usarlo. Olimpia decide di lasciare Xena e il padre da soli per un po', così che possano conoscersi meglio, e decide di riaccompagnare le fanciulle a Efidna. I due così passano del tempo insieme, e Xena comincia a fidarsi del padre. Quando vengono attaccati da alcuni soldati di Cidone, scoprono che questi sta portando la sua armata a Efidna; Erilo insiste per recarvisi, perché vuole farsi perdonare dalla gente a cui aveva recato dei torti in passato. Intanto Olimpia raggiunge il villaggio e aiuta gli abitanti a prepararsi all'attacco di Cidone. Quando Xena la raggiunge, Erilo viene subito riconosciuto e gettato in prigione. Xena supplica gli abitanti di risparmiarlo finché non avrà sconfitto Kirilus, e parte per sconfiggere il nemico. Affrontatolo, riesce ad avere la meglio e diviene nuovo comandante dell'armata. Ritornata al villaggio con quelli che ora sono i suoi uomini, è sbalordita quando vede il padre legato a dei pali e lasciato lì come cibo per gli avvoltoi. Mentre Marte informa Cidone che era solo una pedina usata per far tornare Xena la malvagia guerriera di un tempo, lei, piena di collera, ordina ai suoi uomini di distruggere il villaggio. Liberato il padre Xena ordina di uccidere il responsabile di tale atrocità, ma Olimpia la fa rinsavire: è diventata crudele come coloro contro cui ultimamente combatteva. Erilo si risveglia e incita Xena a vendicarlo; la guerriera si insospettisce, finché scopre che quello che crede essere suo padre è in realtà Marte. Il dio minaccia di ucciderla, ma quando Xena ammette che preferirebbe morire piuttosto che diventare il suo primo guerriero, Marte la risparmia e se ne va, dicendole che si rivedranno presto. Xena e Olimpia riprendono così il loro viaggio.
    Altri interpreti: Stephen Lovatt (Cidone), Tom Atkins (Erilo), Kevin Tod Smith (Marte), Lutz Halbhubner (Teagene).

    Xena e la freccia avvelenata

    Titolo originale: The Greater Good
    Diretto da: Gary Jones
    Scritto da: Steven L. Sears
    Trama
    Mentre Olimpia si allena col suo bastone, Xena sente un urlo vicino accorre in soccorso di una fanciulla: i soldati del singore della guerra Talmodio stanno attaccando la fabbrica di acqua frizzante del mago Sinfronio. Xena interviene in soccorso e riesce a respingere i soldati, ma, mentre combatte, una donna sconosciuta nascosta su un albero la ferisce con una freccia avvelenata. Xena scopre che il mago Sinfronio è in realtà Salmoneo, che ha venduto a Talmodio cinture e armi fasulle. Mentre Xena accetta di aiutare l'amico, Talmodio viene a sapere dal suo tenente Ness dell'interferenza della guerriera e il suo odio verso Salmoneo aumenta. Xena respinge un altro attacco dei soldati di Talmodio, ma quando affronta il guerriero comincia a sentire gli effetti del veleno e riesce a fuggire solo grazie al tempestivo intervento di Olimpia. Così, con l'aiuto di Salmoneo, organizzano un piano per difendere il villaggio e far credere a Talmodio che Xena sia ancora in ottima forma: Olimpia si veste così con l'armatura dell'amica, si tinge i capelli di nero e raggiunge gli uomini del signore della guerra, facendosi poi inseguire al villaggio dove Xena rompe una botte piena d'acqua frizzante che si riversa sui soldati e i contadini li colpiscono con dei tappi di sughero sparati dalle bottiglie contenenti il liquido. Xena si indebolisce sempre più, e dice a Olimpia che, se dovesse morire, lei vuole essere sepolta accanto a suo fratello, Linceo. Olimpia si reca nell'accampamento di Talmodio lanciando dei scacchi infiammati contro i suoi uomini. Mentre cerca di fuggire, però, cade da Argo in una tinozza d'acqua e viene così scoperta e catturata. Mentre viene salvata da Argo, Xena combatte contro due uomini di Talmodio, Nymis e Kalus, entrati furtivamente nella fabbrica di Salmoneo. Olimpia torna al villaggio e trova Xena accasciata al suolo, morta. Distrutta e senza parole, riesce a organizzare un gruppo di contadini per costruire un muro di difesa; intanto lei si recherà a cercare Iolao, che si trova lì vicino, per ottenere il suo aiuto. Quando è partita, Salmoneo trova il coraggio di consegnarsi a Talmodio e gli promette di consegnarli il corpo di Xena, se questi risparmierà la sua gente. In viaggio, Olimpia sente dire da dei soldati che un cittadino si è consegnato a Talmodio; ritorna così alla fabbrica e vede i soldati del guerriero portare via il corpo di Xena. Intanto Salmoneo scopre che Talmodio non ha alcuna intenzione di rispettare il patto e che intende vendere i cittadini come schiavi. Olimpia irrompe nell'accampamento e, nonostante le sue accresciute abilità, viene catturata. Il corpo di Xena viene legato a due cavalli per essere smembrato; ma la principessa guerriera si risveglia improvvisamente e lei e Olimpia sconfiggono l'armata. Xena spiega che il veleno che l'aveva colpita era molto raro, e per poterne uscire doveva lasciarlo agire; doveva arrivare ad essere completamente paralizzata, prima di poter rimettersi. Le due amiche riprendono il loro viaggio, sebbene Xena sia ancora turbata dal fatto di non aver scoperto chi l'ha colpita con la freccia.
    Altri interpreti: Peter McCauley (Talmodio), Robert Trebor (Salmoneo), Jonathon Hendry (Ness), Jason Tahau (Nymis), Timothy James Adam (Kalus).

    Xena e la vendetta di Callisto

    Titolo originale: Callisto
    Diretto da: T.J. Scott
    Scritto da: R.J. Stewart
    Trama
    Una spietata guerriera sta spargendo terrore distruggendo villaggi; a una vecchia sopravvissuta le rivela il suo nome: Xena. Intanto Xena e Olimpia sono in una taverna, e qui la guerriera viene accusata da Melanzio di aver ucciso suo figlio. Xena, che è innocente, risparmia l'uomo e inizia a indagare con Olimpia. Le due arrivano in un villaggio che è sotto assedio e qui iniziano a combattere. Xena lancia il suo chakram per fermare i soldati, ma questo viene preso al volo dalla malvagia guerriera: il suo nome è Callisto, e secondo lei è stata Xena stessa a crearla. Nel combattimento che ne segue, Callisto chiede a Xena se il nome Cirra le ricorda nulla; Xena, che aveva distrutto il villaggio nel suo passato, cerca di finire la nemica, ma questa fugge. Allora usa il suo tocco paralizzante per interrogare Teodoro, ufficiale di Callisto, che le rivela che la famiglia della donna era stata massacrata quando Xena aveva distrutto il suo villaggio. Ora, determinata a vendicarsi, Callisto vuole uccidere l'oracolo di Delfi con il chakram di Xena, facendo così ricadere la colpa dell'assassinio sulla principessa guerriera. Nel frattempo nel suo accampamento, Callisto riceve la visita di un guerriero, Corilo, che vuole unirsi alla sua armata; per farlo, gli dice Callisto, deve riuscire a catturare e a portarle Olimpia. L'uomo prova in tutti i modi a rapire la giovane, ma viene facilmente sconfitto, rivelandosi un autentico incapace. Il giorno seguente, Xena e l'amica si recano a Delfi e qui sventano il tentato omicidio dell'oracolo; Xena insegue Callisto e alla fine riesce a catturarla. Intanto Melanzio - che ora crede nell'innocenza di Xena - organizza con gli altri abitanti di uccidere la donna responsabile della morte del figlio. Quando Xena si rifiuta di consegnargli Callisto, questi incendia la prigione in cui la donna è rinchiusa; riuscita a fuggire, la guerriera cattura Olimpia e Xena la insegue fino al suo accampamento: qui trova Olimpia e Corilo - che ha fallito la missione di Callisto e per questo deve essere punito - legati sopra dei pali appuntiti. Incendiata la corda che li tiene in vita, Callisto comincia a lottare contro Xena usando le scale sospese presenti nell'accampamento. Xena riesce a salvare i due ostaggi e non permette che Callisto muoia, aumentando se possibile l'odio che la folle guerriera nutre nei suoi confronti. Xena riconsegna Callisto nelle mani degli abitanti di Delfi e Melanzio promette a Xena che ora Callisto subirà un regolare processo.
    Altri interpreti: Hudson Leick (Callisto), Ian Hughes (Melanzio), Ted Raimi (Corilo), David Te Rare (Teodoro).

    Xena e la maschera di Codro

    Titolo originale: Death Mask
    Diretto da: Stewart Main
    Scritto da: Peter Allan Fields
    Trama
    Mentre sono in viaggio, Xena e Olimpia vengono attaccatti da due uomini mascherati; sconfitti, Xena scopre che sono gli uomini di Codro, l'uomo che un tempo attaccò il suo villaggio, Anfipoli, e la portò a diventare una spietata guerriera. Determinata a ucciderlo, Xena si reca nel villaggio vicino, che è assalito dagli uomini del signore della guerra. L'arrivo dei soldati del re, sotto il comando di Esaco, mette in fuga i criminali, tra i quali Xena riconosce suo fratello Tereo. Raggiuntolo, questi le spiega di essersi unito al criminale solo per potergli sembrare alleato e poi ucciderlo; Xena accetta di unirsi a lui e insieme a Olimpia escogitano un piano. Tereo porta così all'accampamento di Codro fingendo di averla catturata, ma Iante, tenente del criminale, vuole presentarla di persona al suo capo. Riuscita a fuggire, informa il fratello e Olimpia che Codro per comunicare usa dei piccioni col sigillo imperiale, e Tereo suppone che possa avere degli infiltrati nel castello del re. Riusciti a superarne le difese, Xena e Tereo sono sorpresi di scoprire che il re non è altri che Codro stesso: questi si è tramutato in criminale per arricchirsi, e come re ha aumentato le tasse, fingengo di usarle per difendere il villaggio dai nemici. I due fuggono prima di essere catturati e lasciano Olimpia a guardia del villaggio. Tereo è infuriato perché non sono riusciti a uccidere il malvivente e rivela a Xena che durante l'assedio di Anfipoli lui fuggì, impaurito; quando venne a sapere che loro fratello Linceo era morto, dedicò la sua vita a vendicarlo. Tereo riesce a raggiungere l'accampamento di Codro senza farlo sapere a Xena; questa, scopritolo, lo insegue e lo trova incatenato a un palo e circondato da balle di fieno cosparse di olio. Capendo di essere in trappola, Xena si consegna a Iante, che porta lei e il fratello nelle prigioni del castello. Riusciti a fuggire, Xena manda un messaggio con una colomba reale a Iante, ordinandogli di attaccare il castello. Iniziata la battaglia, Xena porta Esaco e Codro legati dal re (Codro) e gli ordina di ritirare i suoi uomini: quando questi ordina agli invasori di ritirarsi, la sua vera identità viene svelata e Xena offre a Tereo l'opportunità di ucciderlo. Questi non ci riesce, capendo che ucciderlo non servirebbe a nulla; saluta poi la sorella, dicendole che si recherà ad Anfipoli per salutare loro madre Irene.
    Altri interpreti: Michael Lawrence (Codro), Joseph Kell (Tereo), Dough McCaulay (Esaco), William Davis (Iante), Peter Needham (capo del villaggio), Elizabeth Skeen (Sera).

    Xena e il risveglio di Olimpia

    Titolo originale: Is There A Doctor In The House?
    Diretto da: T.J. Scott
    Scritto da: Patricia Manney
    Trama
    Xena e Olimpia sono dirette ad Atene; lungo il cammino si ritrovano nel territorio in cui si combatte una guerra civile tra Etoli e Tessalici. Sentendo dei rumori, le due trovano la loro amica Anfitea (Xena e la lotta tra centauri e amazzoni), in procinto di partorire. L'amazzone spiega loro che lei e il suo sposo, il centauro Sileo, si stavano recando ad Atene per far nascere loro figlio, ma sono caduti in un'imboscata degli Etoli; il suo sposo è stato così ucciso, e lei, ferita, si è nascosta nella foresta. Determinata a porre fine al conflitto, Xena va dal capo degli Etoli, Meleagro, mentre lascia Anfitea con Olimpia. Feritolo e catturatolo, la guerriera lo porta nel tempio di Esculapio dei Tessalici assieme Olimpia e l'amica amazzone. Il tempio è pieno di feriti e morti, ma Xena disapprova il fatto che i feriti Etoli vengano lasciati morire. Si mette così all'opera, con l'aiuto di Olimpia e di due giovani sacerdoti, Ippocrate e Democrito, nonostante la disapprovazione dell'alto sacerdote, Galeno. Quando questi si accorge che Xena sta usando l'altare del dio per curare i feriti, le ordina di andarsene; la guerriera riesce a sconfiggere facilmente le guardie Tessaliche e continua a lavorare. Quando un soldato con la gamba in cancrena viene portato nel tempio, Xena si fa aiutare da Meleagro per l'amputazione. Intanto Olimpia esce dal tempio per cercare il fratello del ferito, mentre Meleagro scopre da Anfitea cosa le hanno fatto i suoi uomini. Poco dopo, Olimpia viene riportata nel tempio gravemente ferita, e Meleagro è sorpreso di scoprire che la giovane non ha voluto uccidere il suo assalitore. Prima di svenire, la giovane amazzone chiama Anfitea e le dona la sua eredità di amazzone e il suo diritto di divenire principessa amazzone. Mentre Xena medica l'amica, Democrito organizza un gruppo per mettere in salvo donne e bambini, ma viene colpito da una freccia. Galeno è costretto a chiedere aiuto a Xena, che estrae la freccia e blocca l'emorragia. Anfitea ormai sta per partorire, proprio mentre i Tessalici cominciano a bombardare il tempio per evitare l'avanzata degli Etoli. Dato che il bambino è girato al contrario, Xena è costretta a fargli un cesareo, e viene alla luce un centauro, che Anfitea chiama Xenan, in onore di Xena. Meleagro manda dei messaggeri ad avvertire i suoi uomini che la guerra è finita, mentre Olimpia inizia ad avere delle convulsioni e smette di respirare. Xena inizia subito a farle la respirazione bocca a bocca, non arrendendosi neanche quando le viene detto che ormai la sua amica è morta. La sua perseveranza ha effetto: Olimpia si risveglia e Xena la abbraccia. La guerra è finita, Olimpia e Democrito si rimettono perfettamente e Xena rivela a Meleagro di essere stata lei a ferirlo, per evitare che facesse qualcosa di cui potesse poi pentirsi. Xena riparte con Olimpia, che le racconta lo strano sogno che ha fatto sui Campi Elisi.
    Altri interpreti: Danielle Cormack (Anfitea), Ray Woolf (Meleagro), Andrew Binns (Ippocrate), Simon Farthing (Democrito), Ron Smith (Galeno).
     
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    Episodi di Xena - Principessa guerriera (seconda stagione)

    Xena e il figlio dei centauri

    Titolo originale: Orphan Of War
    Diretto da: Charles Siebert
    Scritto da: Steven L. Sears
    Trama
    Xena e Olimpia si recano nel villaggio di centauri che un tempo l'armata della principessa guerriera attaccò; qui subiscono un attacco di Deione, che un tempo era il braccio destro di Xena, e riescono a metterlo in fuga. Un gruppo di centauri guidati da Caleipo le raggiunge e guarda la guerriera in maniera ostile; mentre Xena cerca di spiegare loro di essere lì per proteggerli e evitare che Deione rubi la leggendaria pietra di Issione, una figura incappucciata la attacca da un albero. La guerriera evita l'assalto, ma è sorpresa di vedere che l'aggressore è Seleuco, il figlio che lasciò ai centauri ancora neonato perché lo crescessero lontano dalla guerra e dai nemici della madre. Questi la odia: la accusa di essere l'assassina di suo padre, Aristarco, un guerriero secondo lui nobile, che però in passato era stato amante e alleato di Xena, ma si era alleato con i centauri quando questa aveva cercato di rubare la pietra di Issione. Olimpia dice a Xena di rivelare a Seleuco di essere sua madre, ma lei rifiuta. Senza saperlo, le due sono spiate da Teresio, uno degli uomini di Deione che riesce a leggere le labbra della guerriera; riferisce così al suo capo che Xena ha un figlio. Intanto Xena spiega all'amica perché deve impedire che il suo vecchio alleato si impossessi della pietra: Issione, padre dei centauri, vi racchiuse tutto il male della sua gente quando aveva dovuto scegliere se diventare nobili o malvagi; così chiunque entri in possesso dell'oggetto, si impossesserebbe di tutta quella malvagità. Xena visita la tomba di Aristarco e vi trova Seleuco, che la accusa ancora della sua morte; Xena cerca di rivelargli chi sia in realtà, ma prima di farlo Seleuco fugge. Xena nota un fascio di luce e trova così Teresio; interrogatolo, scopre che Deione sa ormai che ha un figlio e sa anche che ormai è troppo tardi per evitarne il rapimento. Si reca così all'accampamento del guerriero e, sconfittolo facilmente, gli ruba la chiave: Quando sta per liberare Seleuco, la gabbia in cui è intrappolato fa cedere il terreno sottostante e madre e figlio cadono nella finora inesplorata caverna di Issione. Deione ne trova così l'ubicazione e trova il modo di raggiungerli, mentre Olimpia fa uscire Xena e Seleuco dalle grotte con una corda. Deione vede che l'altare dove dovrebbe trovarsi la pietra è vuoto, ma quando la spada di Seleuco gli sfugge di mano, la pietra di Issione si stacca da essa: quella spada era appartenuta infatti ad Aristarco, che aveva trovato la pietra prima di morire e l'aveva nascosta nel manico della spada. Deione si trasforma così in un orrendo e crudele centauro e si prepara ad attaccare il villaggio di Caleipo. Intanto, Xena ha fatto costruire un'enorme balestra per sconfiggere il nemico; quando questi arriva, lo confronta e iniziano a lottare. Mentre combattono, Deione rivela a Xena chi è il responsabile della morte di Aristarco: è stato proprio lui. Irata, la principessa guerriera taglia la corda della balestra e scaglia un tronco d'albero appuntito contro il centauro, che muore. Ora Seleuco sa che Xena è innocente, e la vede come amica. Ma lei è triste, perché non vuole dirgli di essere sua madre e deve abbandonarlo di nuovo; l'unica consolazione che ha è vedere il figlio decidere di non diventare un guerriero e gettare la sua spada in un lago.
    Altri interpreti: Mark Ferguson (Deione), Paul Gittins (Caleipo), David Taylor (Seleuco), Stephen Papps (Teresio).

    Xena e i tre volti del destino

    Titolo originale: Remember Nothing
    Diretto da: Anson Williams
    Scritto da: Steven L. Sears, Chris Manheim
    Trama
    Xena e Olimpia si trovano al tempio delle Parche, per ricordare l'anniversario della morte di Linceo, fratello della principessa guerriera; mentre sono lì, il tempio viene attaccato da dei briganti mascherati; dopo aver ucciso il loro capo, Carponio, le due li mettono in fuga, ma Xena è costretta a ucciderne uno ed è costernata quando scopre che si tratta solo di un ragazzo. Le Parche le appaiono e le offrono un premio per aver salvato il loro tempio; Xena dice che rinnega il giorno in cui ha versato la prima goccia di sangue, e le Parche promettono che tutto tornerà come allora. Per annullare tutto, dovrà solo versare una goccia di sangue. Xena si ritrova vestita da contadina, ed è allibita di vedere suo fratello Linceo, ucciso da Codro anni prima; comprende così che quella sarebbe la sua vita se non avesse mai ucciso. Arriva anche il suo fidanzato, Aristarco, che le chiede di scegliere una data per le nozze. Xena sceglie di accettare questa nuova opportunità di rifarsi una vita; scopre però che Cleonide (Xena e la lotta tra centauri e amazzoni) - che ha sterminato quasi tutte le amazzoni e ha venduto le restanti come schiave - e Mesenzio (Xena e l'amore per Marcus) sono in questa vita alleati con il signore della guerra Carponio. Inoltre scopre che la madre è morta dopo l'attacco di Codro contro Anfipoli. La sua intenzione di non combattere più è messa a dura prova quando vede Olimpia, ora schiava di Mesenzio: infatti, non essendo mai esistita la principessa guerriera, Xena non ha mai liberato l'amica da Draco e questi l'ha venduta come schiava; decide così di liberarla e si nasconde in un carro di merci diretto al castello del signore della guerra. Una volta intrufolatasi, trova Olimpia e faticosamente ottiene la sua fiducia; le due riescono a fuggire e Xena nasconde l'amica in casa sua. Mentre organizza un piano con Linceo per fermare un attacco di Mesenzio, i suoi uomini li sorprendono, guidati da Cleonide e Carponio. Linceo è sbalordito quando Xena non combatte, e vengono tutti fatti prigionieri con l'eccezione di Aristarco: li ha traditi. Fortunatamente questi comprende l'errore commesso e riesce a farli fuggire; Linceo è comunque deciso ad affrontare i tre signori della guerra, ma Xena rifiuta di usare le armi. Quando Olimpia, che in questa vita ha perso tutto il suo animo gentile e buono, uccide Mesenzio senza pietà, Xena capisce che non può cambiare il destino e uccide Carponio. Si ritrova così fuori dal tempio delle Parche, quando sta per uccidere il ragazzo mascherato; questa volta però riesce a non ucciderlo e lo fa fuggire.
    Altri interpreti: Slade Leef (Carponio), Aaron Devitt (Linceo), Stephen Tozer (Mesenzio), Mark Ferguson (Cleonide), Robert Harte (Aristarco).

    Xena e Davide contro Golia

    Titolo originale: The Giant Killer
    Diretto da: Gary Jones
    Scritto da: Terence Winter
    Trama
    Xena e Olimpia si recano a trovare Golia, un gigante amico di Xena che una volta l'aveva salvata. Mentre i due amici si rincontrano, vedono un gruppo di Israeliti arrestati per aver cacciato nel territorio dei Filistei, guidati da Dagon. Xena chiede all'amico di aiutarla a liberarli, ma il gigante pensa solo a vendicare la sua famiglia, uccisa dal gigante Gamaliele; per questo ha accettato di lavorare per Dagon, che conosce dove si nasconde quest'ultimo. Quando Olimpia si reca segretamente a trovare i prigionieri, uno di loro, Davide, copre un tunnel che hanno iniziato a scavare per fuggire. La giovane li rassicura: Xena non è più malvagia e li aiuterà a fuggire. Purtroppo un soldato di Dagon scopre il tunnel e condanna a morte Davide e anche Olimpia. Xena riesce a salvarli in tempo rompendo l'ascia del boia col chakram, per poi mettere in salvo gli Israeliti. Il capo del popolo, Saul, è lieto di riabbracciare i figli Davide e Gionatan, e quando Xena sente dire che i Filistei li stanno per attaccare, organizza uno scontro con l'amico Golia, anche se controvoglia. Dagus convince Golia ad accettare: solo se vincerà gli rivelerà il luogo dove si nasconde Gamaliele. Il gigante si presenta con un elmo che gli copre la fronte, suo unico punto debole. Durante lo scontro Dagus ordina ai suoi uomini di attaccare la gente Israelita; Xena si allontana dal gigante e riesce a metterne in salvo una buona parte, ma purtroppo Gionatan rimane ucciso e Davide è ben deciso a vendicarsi. Il giorno seguente le due armate si confrontano e Davide, armato di una fionda, affronta Golia; gli Israeliti rivolgono degli specchi verso il gigante e questi riflettono la luce del sole: accaldato, Golia è costretto a togliersi l'elmo e Davive gli lancia un sasso sul suo punto debole. Xena è addolorata per la morte dell'amico, e promette in sua memoria di vendicare la sua morte e quella della sua famiglia, andando in cerca di Gamaliele.
    Altri interpreti: Todd Rippon (Golia), Calvin Tuteao (Dagon), Antony Starr (Davide), Dale Corlett (Gionatan), Dennis Hally (re Saul)

    Xena e le baccanti

    Titolo originale: Girls Just Wanna Have Fun
    Diretto da: T.J. Scott
    Scritto da: Adam Armus, Nora Kay Foster
    Trama
    Xena e Olimpia salvano il loro amico Corilo (Xena e la vendetta di Callisto) da un branco di lupi che lo hanno inseguito in un bosco sacro Bacco, dio del vino e dei banchetti; questi ha una missione di vitale importanza: aiutare la testa di Orfeo a ricongiungersi al suo corpo; infatti egli è stato maledetto dal malvagio dio, e lui è l'unico in grado, con la sua musica, di far addormentare Bacco e la sua schiera di baccanti. Il trio realizza subito che i rapimenti avvenuti di recente ai danni di fanciulle sono da imputare al dio, che intende renderle sue serve facendo bere loro il suo sangue; così partono per fermare il dio. La testa di Orfeo rivela loro che per fermarlo ha bisogno della sua lira, tenuta nascosta nella casa di Melodio. Quando raggiungono il villaggio in cui vive, trovano però il suo corpo impiccato e vengono a sapere che la lira è stata rubata. Xena lascia Olimpia a proteggere Orfeo e Corilo, mentre lei va alla ricerca degli assalitori; incontra così due baccanti, che hanno rubato la lira a due ladri dopo avergli risucchiato il loro sangue. Vedendo la principessa guerriera, le due fuggono. Intanto Olimpia lascia Orfeo e Corilo per andare alla festa del villaggio; Corilo la segue e la vede ballare con due donne, in realtà baccanti. Nel suo covo, Bacco è pronto a trasformare un altro gruppo di fanciulle in mostri e promette che tra queste ci sarà anche Xena. Quest'ultima intanto arriva al cimitero delle Driadi, creature volanti e uniche in grado di sconfiggere le baccanti. Loro devono solo recuperare un osso dei mostri; quando ci riescono, però, Olimpia compie la sua trasformazione in baccante, dopo essere stata morsa durante la festa al villaggio. Xena non vuole ucciderla, così questa riesce a fuggire verso il nascondiglio di Bacco. Xena, Corilo e Orfeo la seguono e si ritrovano al cospetto del dio, proprio quando Olimpia sta per bere il sangue della divinità. Col chakram, Xena rompe il bicchiere che la giovane teneva in mano; Corilo corre a prendere la lira di Orfeo e inizia a suonarla, tenendo a bada le baccanti, mentre Xena trafigge Bacco con l'osso di Driade. Il dio però non muore: solo una baccante può farlo. Xeba dice così a Olimpia di morderla, e, una volta baccante, uccide il dio definitivamente. Orfeo si riprende il suo corpo, le fanciulle ritornano in loro e Xena e Olimpia ripartono insieme.
    Altri interpreti: Ted Raimi (Corilo), Matthew Chamberlain (Orfeo), Anthony Ray Parker(Bacco).

    Xena e il ritorno di Callisto

    Titolo originale: Return Of Callisto
    Diretto da: T.J. Scott
    Scritto da: R.J. Stewart
    Trama
    Callisto (Xena e la vendetta di Callisto) riesce a evadere di prigione grazie alla sua forza e alla sua astuzia; trovato Corilo, gli dice di avvertire Xena: avrebbe dovuto ucciderla quando poteva, e ora il sangue che verserà ricadrà sulle sue mani. Xena e Olimpia sono accampate per la notte e vengono raggiunte da Perdicca, il promesso sposo di Olimpia; questi annuncia di non voler più pensare alla guerra, e chiede alla giovane di sposarlo. Olimpia non sa cosa rispondere, e Xena chiede al guerriero di seguirle nel cammino. Il giorno dopo, il trio incontra Corilo che li avverte della fuga di Callisto, e il quartetto si dirige nel villaggio che la folle guerriera sta devastando. Salvata una bambina, Xena si ritrova in svantaggio verso Callisto, che decide di non ucciderla ancora: prima vuole farla soffrire. La folle fugge, mentre Olimpia conforta Perdicca - che ha dovuto uccidere ancora - e accetta di sposarlo. Il matrimonio viene celebrato nel tempio del villaggio, e dopo Xena si separa dall'amica insieme a Corilo. Callisto è molto lieta di venirlo a sapere, e parte subito; Xena e Corilo non la trovano nel suo accampamento, così interrogano Teodoro, il suo generale: la donna è andata da Olimpia. Xena riparte subito ed evita alla nemica di uccidere la giovane appena in tempo. Le due guerriere cominciano a lottare ma, quando sta per essere sconfitta, Callisto si dirige verso Perdicca e lo ferisce a morte. Olimpia è sconvolta e stringe il cadavere dello sposo, mentre Callisto scappa ridendo. Dopo il funerale del suo sposo, Olimpia decide di dedicare tutta la sua vita a vendicarsi; Xena la supplica di non trasformare il suo amore in odio, ma l'amica non cede e insiste per farsi insegnare l'uso della spada. Nel loro accampamento, Xena prega per la prima volta gli dei perché Olimpia non uccida Callisto; l'amica la sente e, più tardi, le dice che ha deciso di tornare a casa per il lutto dello sposo; in realtà si introduce da sola nella roccaforte di Callisto, ma non riesce a ucciderla quando le si trova davanti, nonostante la nemica sia addormentata. Viene così fatta prigioniera, e Xena, non trovandola, capisce quello che ha fatto. Callisto la cattura e la obbliga ad assistere al rogo dell'amica, ma l'intervento di Corilo distrae la guerriera e dà a Xena il tempo per liberare Olimpia. Callisto fugge su un carro e Xena la insegue; la prima rompe una ruota del carro della seconda, che è costretta a saltare su quello della rivale. Le due finiscono entrambe in un terreno di sabbie mobili: Xena con la sua astuzia riesce a liberarsi, ma non salva Callisto e la guarda sprofondare nella terra, nonostante questa l'avesse supplicata di aiutarla.
    Altri interpreti: Hudson Leick (Callisto), Ted Raimi (Corilo), Scott Garrison (Perdicca), David Te Rare (Teodoro)

    Xena e l'intrigo a corte

    Titolo originale: Warrior...Princess...Tramp
    Diretto da: Josh Becker
    Scritto da: R.J. Stewart
    Trama
    Re Licaone (Xena e la principessa di Trezene), sentendo che ormai la sua ora è vicina, convoca Xena affinché il passaggio di corona da lui a sua figlia Danae - perfettamente uguale alla principessa guerriera - avvenga pacificamente. Olimpia, pensando di essere in anticipo rispetto a Xena, è sorpresa quando sente in una taverna Corilo vantarsi della notte appena passata in compagnia della principessa guerriera. Avvertitolo di smetterla di raccontare menzogne, si reca a corte; qui è ancora più allibita quando trova l'amica in compagnia di un uomo di nome Agesilao. Dopo averle raccontato quello che Corilo va dicendo sul suo conto, Xena la fa sbattere in prigione. Rimasta sola con Agesilao, la donna si rivela essere Melania, una prostituto e altra sosia della principessa guerriera e convinta dal malvagio uomo a sostituirsi alla principessa Danae per comandare il regno. Le tre donne - guerriera, principessa e vagabonda - hanno lo stesso aspetto, ma delle personalità completamente differenti. Il giorno dopo, Xena si reca alla taverna ed è importunata da un gruppo di uomini, di cui si libera; Alcibiade, uno degli uomini di Agesilao, è lì per impedirle di raggiungere il castello, ma Xena lo sconfigge facilmente. A palazzo, incontra Melania travestita da principessa Danae, che è stata rapita e nascosta su ordine di Agesilao. Incontrato Corilo, lo atterra dopo che questi ha cercato di palparla; i due si nascondono quando Melania e Agesilao si avvicinano parlando del piano. Così vanno alle prigioni e liberano Olimpia, per poi recarsi alla ricerca della principessa. Sulla strada per il palazzo, Alcibiade incontra Xena travestita da Melania travestita da Danae e, fingendo di aver catturato Olimpia, si fa portare nel luogo dove la principessa è tenuta prigioniera. Sconfitti gli uomini di Agesilao, le tre donne tornano a palazzo. Danae e Filemone, il suo sposo, vengono nascosti in una stanza segreta mentre Xena va a salvare loro figlio, rapito da Agesilao. Fingendosi Melania, il suo piano funziona finché non arriva Corilo che rovina tutto. Intanto Melania attacca Olimpia, ma viene sopraffatta; le due vengono interrotte da re Licaone, molto debole; Olimpia chiede a Melania di badare a lui, fingendosi sua figlia, ma in realtà raccontandogli la sua triste infanzia. Alcibiade è fuggito col bambino, inseguito da Xena; il soldato sta per legare la cesta del neonato a un candeliere sospeso sopra delle fiamme; quando Xena fa cadere goffamente la spada, Agesilao capisce che in realtà è Danae, e la obbliga a collaborare. Xena interviene, ma è in realtà Melania, che viene smascherata quando il falso chakram di legno che aveva con sé si spezza. Arrivata la vera Xena, questa mette in salvo il bambino e sconfigge Agesilao e i suoi uomini. Re Licaone decide di graziare Melania e la nomina sua cuciniera personale; Corilo, che ne è innamorato, resta con lei, mentre Xena e Olimpia riprendono il loro viaggio.
    Altri interpreti: Lucy Lawless (Danae/Melania), Norman Forsey (re Licaone), Ted Raimi (Corilo), Chris Bailey (Agesilao), Simon Fa'Amoe (Alcibiade), Iain Rea (Filemone).

    Xena contro Callisto e Marte

    Titolo originale: Intimate Stranger
    Diretto da: Gary Jones
    Scritto da: Steven L. Sears
    Trama
    Xena e Olimpia inseguono Teodoro, tenente di Callisto, per assicurare lui e i suoi uomini alla giustizia; ma qualcosa turba la principessa guerriera: sono notti ormai che i suoi sogni vengono ossessionati da Callisto e Marte, che la incolpano della morte della donna. Le due raggiungono Teodoro in un villaggio deserto, e qui salvano Corilo appena in tempo. Quella notte Xena sogna nuovamente Callisto che la invita a seguirla negli Inferi; qui, con l'aiuto di Marte, le fa confessare la sua colpa e riesce così a scambiare i loro corpi: ora Callisto torna in vita nel corpo della principessa guerriera, mentre Xena rimane intrappolata nell'Oltretomba nel corpo di Callisto. Di nuovo in vita, quest'ultima avverte Olimpia che "Callisto" intende attaccare Anfipoli per uccidere la madre di Xena, Irene; così le due si mettono in viaggio. Il piano della folle guerriera è quello di far uccidere Xena da Olimpia, facendole credere che sia Callisto. Intanto Xena ottiene da Plutone un giorno per tornare sulla terra e fermare Callisto; questa, intanto, ha convinto Olimpia a uccidere "Callisto" quando la vedrà, puntando tutto sul senso di colpa che attanaglia Xena dopo averla uccisa. Le insegna quindi a lottare col bastone per uccidere, attaccandogli un pugnale e trasformandolo in una lancia. Lungo il cammino, Callisto, avvertita da Marte, ferisce Argo per far perdere tempo a Xena; il piano funziona: la principessa guerriera è costretta a curare l'animale, ostacolata da Corilo, che è tradito dal suo aspetto. Mentre ciò accade, Callisto giunge nel nascondiglio di Teodoro e lo uccide, prendendo comando dell'armata e ordinandogli di attaccare Anfipoli e catturarne gli abitanti. Xena e Callisto si trovano faccia a faccia in una foresta; mentre combattono, Olimpia punta la lancia alla testa di Xena, credendola Callisto. La principessa guerriera riesce a ottenerne la fiducia, ma Callisto fugge col chakram. Xena, Olimpia e Corilo la inseguono nel suo nascondiglio, dove Callisto progetta di bruciare la gente di Anfipoli così come Xena uccise tutta la gente del suo villaggio, Cirra. Xena e la perfida guerriera lottano di nuovo, e quando il tempo a disposizione della principessa guerriera sta per scadere, fa svenire Callisto con una freccia avvelenata. Le due sono nuovamente nell'Oltretomba, e questa volta è Xena a obbligare la nemica ad affrontare tutte le persone che ha ucciso in passato. Alla fine, la folle guerriera rimane intrappolata negli Inferi, ma Xena rimane intrappolata nel suo corpo.
    Altri interpreti: Hudson Leick (Callisto), Kevin Tod Smith (Marte), Ted Raimi (Corilo), David Te Rare (Teodoro), Darien Takle (Irene).

    Xena e i dieci guerrieri

    Titolo originale: Ten Little Warlords
    Diretto da: Charles Siebert
    Scritto da: Paul Robert Coyle
    Trama
    Xena (ancora nel corpo di Callisto) e Olimpia siedono attorno a un fuoco; la giovane sembra molto più scontrosa del solito. Le due sono interrotte da Corilo, che recapita a Xena un invito indirizzato alla vera Callisto; Xena è sospettosa, perché il mittente è Marte e lui sa bene che Callisto è di nuovo negli Inferi. Così il trio parte per il villaggio vicino, e la guerriera è ancora più sorpresa quando vede due guerrieri, nemici tra loro, trattarsi come se fossero fratelli. Mentre lei fa un giro del villaggio, Olimpia si reca al mercato, ma qui la giovane scatena volontariamente una rissa. Xena è sorpresa: non capisce come i gentili siano diventati violenti. In una taverna, trovano un ubriaco seduto al bancone: è Marte, la cui immortalità è sparita e ora soffre come ogni mortale. Questi spiega a Xena che qualcuno ha rubato la sua spada e, senza più un dio della guerra, le persone pacifiche come Olimpia hanno perso il controllo della rabbia; solo i guerrieri riescono ancora a controllarsi. Marte le promette che se lo aiuterà, le restituirà il suo vecchio corpo. Così i due, lasciati indietro Olimpia e Corilo, si dirigono al punto d'incontro indicato dalla lettera e sulla strada mettono fuori gioco un guerriero, rubandogli poi l'invito per Marte. All'incontro, trovano altri otto guerrieri e tutti salpano su una galea. Giunti a un castello, i dieci guerrieri vengono accolti da Sisifo, colui che ha rubato la spada a Marte dopo essere fuggito dall'Oltretomba. Egli promette la spada di Marte a colui che riuscirà a uccidere il malvagio mostro che vive sotto il castello; consegna dopo dei numeri ai guerrieri che indicano l'ordine in cui affronteranno la bestia: la prima è Xena. Mentre gli altri guerrieri si uccidono tra loro per vincere la spada, Xena scopre che Marte ha cambiato personalità con la perdita dell'immortalità. Intanto, Olimpia e Corilo, che hanno perso il controllo, si intrufolano nel castello tramite un passaggio sotterraneo e si ritrovano faccia a faccia col mostro: è solo una ventola che produce uno spaventoso rumore. Gli unici due guerrieri rimasti in vita, Tegason e Virgilius, attaccano Xena e Marte, ma questi sopravvivono. Sisifo appare e ordina a "Callisto" di uccidere Marte per vincerne la spada, ma Olimpia e Corilo intervengono e rivelano la verità sul mostro. Xena capisce tutto: costretto a spingere per l'eternità una roccia, Plutone gli aveva promesso che se avesse mandato dieci uomini a farlo al suo posto, sarebbe tornato in vita. Sisifo è costretto così a tornare nell'Oltretomba, mentre Marte ritorna divinità; Olimpia e Corilo tornano in loro, e Marte scompare senza ridare a Xena il suo corpo. Al tramonto, sulla spiaggia, Olimpia dice a Xena che la seguirà sempre, in qualunque corpo lei sia, ma quando si gira a guardarla vede che è tornata nel suo corpo.
    Altri interpreti: Hudson Leick (Xena), Ted Raimi (Corilo), Kevin Tod Smith (Marte), Charles Siebert (Sisifo), Bruce Hopkins (Tegason), Chris Ryan (Virgilius).

    Xena e il solstizio d'inverno

    Titolo originale: A Solstice Carol
    Diretto da: John T. Kretchmer
    Scritto da: Chris Manheim
    Trama
    Xena e Olimpia giungono nel regno di re Senor; Olimpia è eccitata perché è il solstizio d'inverno, quindi le due decidono di dividersi per cercare un regalo da donare all'altra. Quando sono distratte, però, il giovane Linnesio ruba a Xena il chakram e fugge; interessate, le due lo seguono fino all'orfanotrofio dove il giovane vive. Qui fanno la conoscenza di Maia, la responsabile dei fanciulli rimasti orfani, e vedono il chakram in cima ad un albero adornato con dei fiocchi. Improvvisamente le guardie del re irrompono con lo scrivano Senticle: Maia e i bambini devono essere sfrattati perché non hanno pagato le tasse; quando vedono le decorazioni per il solstizio, decidono anche di arrestarli. Xena, ripreso il chakram, lo usa per legare i soldati con i fiocchi e poi interroga lo scrivano; questi riferisce a lui e Olimpia che il re ha deciso di vietare ogni festeggiamento in occasione del solstizio dopo che aveva perduto la sposa nel giorno del soslstizio di molti anni prima. Olimpia decide di far capire al re che sbaglia a vietare la festività, e convince Xena ad attuare un piano privo di violenza. Quella notte la principessa guerriera entra nella stanza del re e gli intima di lasciar perdere l'orfanotrofio; quando Senor chiama le guardie, Xena fugge dalla finestra e finisce in una stanza impolverata decorata per il solstizio. Nella sala vede un dipinto del re con la sposa, la regina Astrea, che indossa un particolare medaglione. Intanto Olimpia compra delle vesti al mercato, ma spende anche tutti i soldi del regalo di Xena per un asino che stava per essere spellato. Xena, con l'aiuto dell'amica e di Senticle, si intrufola nuovamente nella stanza del re travestita da Cloto, la Parca del passato; con l'inganno porta il re nella stanza visitata precedentemente e qui Olimpia, travestita da Astrea, lo convince di essere un'ombra del passato; il piano rischia di saltare quando l'asino, che teneva Olimpia sollevata per aria tramite una corda, sente un fischio e si allontana, facendo cadere la giovane. Xena rimedia subito dando al re del vino in cui ha sciolto del sonnifero e lo esorta a cambiare vita, e che il fatto che la regina sia morta non deve indurlo ad essere crudele col suo popolo. Il re fa in tempo a rispondere che la moglie non è morta, ma solo fuggita, prima di svenire. Poco dopo, Xena torna dal re, vestita ora come Lachesi, Parca del presente; convince così il re a travestirsi da comune popolano e a fare un giro con lei per il villaggio. I due vanno all'orfanotrofio, dove i bambini li accolgono con parole di disprezzo per il sovrano, ma incantandolo anche (senza saperlo) con i loro canti del solstizio. Mentre i due condividono la festa con gli orfani, Olimpia è con Senticle nel suo magazzino, dove scopre che l'uomo era un tempo un giocattolaio, ma fu allontanato dalla sua professione con la proibizione della festa del solstizio. Olimpia lo convince a portare tutti i giochi rimasti lì agli orfani per renderli felici, e per non far scoprire l'uomo lo fa travestire con un vestito rosso e una barba finta. All'orfanotrofio giungono le guardie del re, che non riconoscono il sovrano e tentano di arrestarlo; Xena riesce a bloccare l'ingresso dell'edificio e, con l'aiuto dei bimbi, di Olimpia e di Senticle - entrati tramite il camino con i giochi - organizzano la difesa dell'orfanotrofio, usando i giocattoli che l'uomo ha con sè. Intanto Senor è svenuto, e Xena lo porta al sicuro assieme a Maia; Xena riconosce in lei uno strano comportamento e vede al suo collo un medaglione familiare. Comunque le chiede di portare a termine il piano, mentre lei pensa ai bambini; Maia finge così di essere Atropo, la Parca del futuro, e il re, svegliatosi, comprende di dover cambiare subito se non vuole morire solo. Torna così nel salone dell'orfanotrofio e aiuta Xena e i bambini contro le guardie. Sconfitti i soldati, Maia - ancora incappuciata - si avvicina al re, ma toltasi il mantello viene riconosciuta per chi è in realtà: è la regina Astrea, che si occupa degli orfani da quando ha abbandonato lo sposo. Tornati insieme felici come un tempo, Xena e Olimpia si allontanano dal villaggio col nuovo amico asinino. Ma quando incontrano un uomo e una donna diretti a occidente, ma senza cavalcatura, Olimpia dona loro il suo asino, anche se dispiaciuta. Xena le dà il suo dono: è un asinello di legno; la giovane dice però all'amica che lei non ha un regalo, ma la principessa guerriera risponde che è lei stessa il suo regalo. Le due si allontanano in cerca di nuove avventure, mentre dietro di loro l'uomo e la donna si allontanano con il bambino e l'asinello e una stella molto luminosa brilla sopra le loro teste.
    Altri interpreti: Peter Vere Jones (re Senor), Daniel James (Linnesio), Sher Booth (Maia/regina Astrea), Joe Berryman (Senticle).

    Xena e le antiche pergamene

    Titolo originale: The Xena Scrolls
    Diretto da: Charlie Haskell
    Scritto da: Robert Sydney Mellette
    Trama
    1940 - Janice Covington è una giovane e determinata archeologa, responsabile di uno scavo in Macedonia, alla ricerca della chiave per aprire una tomba in cui crede essere contenute le pergamene che narrano della vita di Xena, la leggendaria principessa guerriera. Allo scavo giunge una donna, Melinda Peppas, che viene subito circondata da degli uomini armati; Janice la salva e mette in fuga i soldati con una mitragliatrice; Melinda è venuta a offrire il suo aiuto all'archeologa dopo aver trovato un suo telegramma tra gli appunti del defunto padre, in cui Janice chiedeva all'uomo il suo consulto per tradurre gli antichi simboli della tomba. Le due vengono presto raggiunte da uno scavatore, a cui hanno piantato un pugnale nella schiena. Janice spiega a Melinda che anche John Smythe, un uomo spietato al servizio dei nazisti, è intenzionato a mettere le mani sulla tavoletta che indica il luogo in cui è nascosta la chiave. L'archeologa è sorpresa quando Melinda corregge una sua traduzione di una pergamena in cui si narra la battaglia tra Xena e Callisto, ma le due sono interrotte da Jacques S'er, un tenente francese. Questi offre il suo aiuto per evitare che le pergamene, che potrebbero contenere antichi segreti mistici, cadano in mani sbagliate. L'arrivo del malvagio Smythe interrompe il loro incontro: lui e i suoi uomini hanno la tavoletta, e chiede a Janice di tradurla; molto astutamente, l'archeologa gli propone una errata traduzione, ma viene subito corretta goffamente da Melinda, che apre così l'ingresso della tomba. Janice è furiosa, e viene spinta insieme alla donna e a S'er nell'interno dell'edificio: facendo ciò, attivano una trappola che trasforma le scale in uno scivola, intrappolando il trio nel sottosuolo; senza saperlo, i tre sono intrappolati insieme a Smythe e i suoi uomini. Ben presto scoprono che la tomba è in realtà quella di Marte, il dio della guerra; mentre la ispezionano, Melinda trova le famose pergamene, e inizia a leggerne il contenuto, raccontando agli altri alcune delle avventure di Xena. Trova anche la metà di uno strano oggetto metallico: il chakram. L'altra metà è stata trovata da Smythe, che si avvicina al trio con una pistola in mano e intima loro di consegnargli pergamene e frammento. Melinda e gli altri fuggono fino a giungere davanti alla tomba di Marte; qui, durante lo scontro che ne segue, i due pezzi di chakram si riuniscono. Marte esce dal suo sarcofago e uccide Smythe e i suoi uomini quando questi cercano di attaccarlo; spiega poi al trio sopravvissuto che solo un discendente di Xena può farlo uscire dalla tomba. Janice crede di essere lei la designata, ma Marte smorza subito il suo entusiasmo: lei è discendente di Olimpia, mentre Melinda discende da Xena. Jacques si rivela essere Jack, venditore di spazzole nel New Jersey nonché discendente di Corilo. Improvvisamente, lo spirito di Xena invade il corpo di Melinda: la donna si batte con Marte, fino a quando non lo sconfigge e non lo reimprigiona di nuovo nella sua tomba. Ora che il dio è di nuovo caduto nel suo sonno eterno, Xena esce dal corpo della sua discendente. 1996 - Ted Kleinman, discendente di Jacques, è nell'ufficio di Robert Tapert, produttore di Hollywood; vedendosi rifiutare diverse idee che aveva in mente, estrae dalla sua valigietta le pergamene scritte da Olimpia sulla vita di Xena, e propone al produttore una serie televisiva sulla principessa guerriera.
    Altri interpreti: Lucy Lawless (Melinda Pappas), Renée O'Connor (Janice Covington), Mark Ferguson (John Smythe), Ted Raimi (Jacques S'er/Ted Kleinman), Kevin Tod Smith (Marte), Robert Tapert (sè stesso).

    Xena e il concorso di bellezza

    Titolo originale: Here She Comes...Miss Amphipolis
    Diretto da: Marina Sargenti
    Scritto da: Chris Manheim
    Trama
    Salmoneo chiede l'aiuto di Xena e Olimpia perché lo aiutino a mantenere la pace durante la gara di bellezza che ha organizzato. Infatti qualcuno sembra intenzionato a mandare a monte il trattao di pace stipulato tra il tiranno di Messene, il reggente di Skiros e il re di Parnassus, attaccando le concorrenti alla competizione. Xena decide così di travestirsi da Venere di Anfipoli per trovare il colpevole e proteggere le fanciulle, mentre Olimpia fingerà di essere Aspasia, la protettrice di Xena. Subito questa deve salvare la vita della Venere di Messene quando rischia di essere uccisa dalla freccia scagliata da una balestra collegata all'arpa che la fanciulla suona; intanto Olimpia fa la conoscenza degli altri protettori. Questi, sentito che una nuova concorrente è stata aggiunta, si recano dall'organizzatore del concorso, l'arconte Criso, e protestano con lui. Xena si reca in una sauna, dove fa la conoscenza della Venere del Messini, della Venere di Parnassus e dell'antipatica Venere di Skiros; quando queste se ne vanno, Xena scopre di essere stata chiusa nella stanza. Riuscita a uscire dalla finestra, capisce di essere stata intrappolata per farla ritardare alla prima prova obbligatoria del concorso, ma riesce ad arrivare in tempo, indossando una parrucca bionda per non farsi riconoscere come la principessa guerriera. Xena capisce ben presto che la responsabile è la Venere del Peloponneso, e scopre che in realtà è un uomo; questi le spiega di averla rinchiusa perché temeva che Xena avesse scoperto il suo segreto, ma la guerriera gli promette di non rivelarlo a nessuno. I tre protettori si affrontano e promettono di dichiararsi guerra se dovesse avvenire un altro incidente; uno di questi comincia a sospettare della Venere di Anfipoli. Durante il suo numero, la affronta: lei è Xena; viene però sorpreso dall'arrivo della Venere del Peloponneso, vestita da principessa guerriera, che dice al protettore che lei non è una principessa, ma una regina. Il suo numero è così accolto dal pubblico con enorme entusiasmo. Xena giunge all'ultima prova, la prova dei talenti, e riesce a salvare la Venere di Skiros prima che una trave la uccida; la guerriera affronta il responsabile: Criso; questi riesce però a toglierle la parrucca e a rivelare la sua vera identità. Xena lo sconfigge facilmente. Risolto il mistero, il concorso può continuare: la vincitrice è la Venere del Peloponneso. Xena e Olimpia ripartono: la giovane vorrebbe scrivere un racconto su questa aventura, pensando di intitolarlo "Sotto la veste della vincitrice", ma Xena la convince a cambiarlo.
    Altri interpreti: Robert Trebor (Salmoneo), Calvin Tuteao (tiranno di Messene), Tim Lee (reggente di Skiros), Stan Wolfgramm (re di Parnassus), Simone Kessell (Venere di Messene), John Sumner (Criso), Jennifer Rucker (Venere del Parnassus), Katherine Kennard (Venere di Skiros), Geoff Gann (Venere del Peloponneso).

    Xena e Giulio Cesare

    Titolo originale: Destiny
    Diretto da: Robert Tapert
    Scritto da: Robert Tapert
    Trama
    Xena e Olimpia raggiungono una valle verde e pacifica; quel luogo però è solo sinonimo di morte e distruzione per la principessa guerriera, in quanto anni prima attaccò e distrusse il villaggio che si trovava lì. La guerriera lascia l'amica indietro per visitare più da vicino i resti del villaggio, e subito le tornano alla mente i ricordi dell'assalto, tra cui una fanciulla in lacrime per la perdita della famiglia - fanciulla che diverrà la spietata Callisto. Tornata indietro, Xena non riesce a ritrovare Olimpia; vede il suo bastone, e inizia a cercarla. La trova prigioniera di una tribù di barbari assieme ad altre persone. La guerriera libera gli ostaggi e combatte i nemici, ma una bambina rimane indietro per vedere Xena all'opera. Quando il capo dei barbari, Sitacles, aziona una trappola mortale, Xena mette in salvo la bambina, ma quel gesto le impedisce di proteggersi e viene scagliata da un tronco mobile contro una arma conficcata in un albero. Olimpia mette fuori gioco il barbaro, nonostante venga ferita alla gamba con un pugnale. L'amica, quasi incosciente, e un rivolo di sangue le scorre sul volto. Con le ultime forze rimastele, dice a Olimpia di portarla sul monte Nestos, e poi sviene. I ricordi riaffiorano alla mente della principessa guerriera. Dieci anni prima, dopo aver sconfitto Codro ed essere stata cacciata da Anfipoli per aver condotto alla morte i suoi abitanti, Xena è divenuta un brigante che assalta i nemici del suo villaggio per proteggerlo. In una delle sue scorribande, cattura un giovane romano; intenzionata a chiedere un riscatto, è sorpresa quando questi le dice di alzare la cifra. Xena lo interroga: egli è Giulio Cesare. Affascinata dall'uomo, Xena lo conduce sulla sua nave e lo fa legare all'albero maestro. Intanto Olimpia, con l'aiuto di Argo, sta portando l'amica sul monte Nestos, ma non capisce quale direzione prendere, e l'amica sta solo delirando. Sulla nave di Xena, un clandestino mette fuori gioco i suoi uomini, tra cui i suoi tenenti - Vicerius e Telos - e le immobilizza la gamba con le dita; catturata, Xena le fa spiegare da Giulio Cesare, nel dialetto gallico, quello che vuole: imparare a paralizzare i nemici con le mani. La clandestina non ha altra scelta, e Xena si rivela un'allieva molto capace: ben presto impara a utilizzare il tocco paralizzante, che diverrà una sua specialità. Successivamente, la guerriera invita Cesare nella sua cabina: qui gli propone un'alleanza; infatti il giovane sembra molto sicuro del suo destino, cioè governare il mondo, ed è proprio questo che affascina maggiormente Xena. Giunti su una spiaggia, la guerriera libera Cesare, ma i due si promettono di rivedersi ancora. Olimpia è sempre più in difficoltà quando deve superare un passo di montagna innevato, ma riesce a resistere e a continuare il suo viaggio. Xena è di nuovo in mare, quando un suo uomo vede una nave in lontananza: è Cesare. Le due navi si affiancano, ma quando sembra che tra i due stia per scoppiare nuovamente la passione, Cesare ordina ai suoi uomini di catturare tutti gli uomini di Xena e la guerriera stessa; Xena è incredula. Più tardi, sulla stessa spiaggia dove si erano detti addio, Cesare fa crocifiggere l'ex alleata e i suoi uomini; in più, ordina di spezzarle le gambe. Quella notte, una figura incappucciata libera Xena, dopo aver sconfitto le guardie: è la gallica che le ha insegnato il tocco paralizzante. La donna la porta su un valico di montagna fino alla casa del guaritore Nestore, la stessa casa che viene visitata nel presente da una ormai distrutta Olimpia. Xena, nel presente, supplica l'uomo di non farlo e di lasciarla morire, per poi svenire. Di nuovo nel passato, Nestore riallinea le ossa delle gambe di Xena, per permetterle di camminare nuovamente. Mentre sono in attesa, le guardie di Cesare - che ha saputo della fuga di Xena - irrompono nella casa per uccidere la guerriera. Quando una freccia sta per colpirla, Velia - la donna gallica - le fa da scudo e muore. Il volto di Xena diventa di pietra, e la rabbia esplode in lei. Usando le gambe e i capelli come armi, mette fuori gioco i soldati. Nel presente, Nestore avverte Olimpia: il cuore di Xena sta rallentando. Di nuovo al passato, Xena cattura uno dei soldati e per la prima volta usa il tocco paralizzante per uccidere. Mentre la Xena del presente muore, quella del passato dice al soldato di avvertire Plutone: una nuova Xena è nata, con un solo scopo per vivere: la morte. La Xena attuale si ritrova in una specie di limbo legata ad una croce; qui le appare Velia, che la esorta a continuare a combattere valorosamente, seguendo così il suo destino, e dimenticare il passato. Sentendo i pensieri di Olimpia, Xena si convince: deve trovare un modo per ritornare da lei.
    Altri interpreti: Slade Leef (Sitacles), Karl Urban (Giulio Cesare), Mark Perry (Vicerius), Grant Boucher (Telos), Nathaniel Lees (Nestore), Ebonie Smith (Velia).

    Xena alla ricerca dell'ambrosia

    Titolo originale: The Quest
    Diretto da: Michael Levine
    Scritto da: Chris Manheim, Steven L. Sears, R.J. Stewart
    Trama
    Olimpia si risveglia di soprassalto; ormai sono notti che continua a rivedere in sogno la morte di Xena. Più tardi è in una foresta con il sarcofago dell'amica, quando viene attaccata da alcuni briganti decisi a vendere il corpo della principessa guerriera; grazie al tempestivo arrivo di Iolao, la giovane riesce a mettere in fuga i malviventi. Iolao, dopo essere venuto a sapere della sorte di Xena, la conforta; poi riparte per portare la brutta notizia a Hercules. In un tempio, Autolico, il re dei ladri, ruba con un astuto stratagemma il sacro pugnale del dio Febo, quando avverte dentro di sé una forza sconosciuta; nel villaggio, capisce di essere posseduto dalla spirito di Xena quando comincia a comportarsi in un modo decisamente insolito. Specchiandosi in una botte piena d'acqua, non vede il suo riflesso, ma quello della principessa guerriera, che gli spiega il suo piano: impossessarsi dell'ambrosia per ritornare in vita. Olimpia prosegue il cammino verso Anfipoli, decisa a riportare il corpo di Xena a sua madre Irene; infatti l'amica aveva espresso il desiderio di essere sepolta accanto al fratello Linceo. Mentre è in viaggio, Olimpia viene circondata da cinque amazzoni, che depongono le loro spade sul sarcofago di Xena: una di queste e Anfitea, cara amica della giovane; Olimpia apprende che la regina Melanippe è morta, uccisa in un duello leale da Velsinea, ora regina; comunque è costretta a lasciare alla giovane il trono, in quanto principessa amazzone dopo aver ricevuto il Diritto di Casta da Temi, sorella della defunta regina. Olimpia accetta di stare per un po' con le amazzoni, per poi riprendere il viaggio. Al villaggio amazzone, Anfitea le parla di Velsinea: è la figlia adottiva di Melanippe, che lasciò il villaggio quando la regina nominò sua erede Temi invece che lei; tornata dopo anni e sfidata la madre adottiva per la corona di regina, la sconfisse e uccise. Anfitea chiede a Olimpia di restare come regina: Velsinea vuole guidare le amazzoni a un'altra guerra contro i centauri, e così lei e suo figlio Xenan, un centauro, sarebbero costretti a prendere posizione; Olimpia non sa cosa fare, ma viene incoraggiata sulla sua scelta dalla manipolatrice Velsinea: deve solo rinunciare al trono in suo favore. Olimpia si reca poi a visitare il sarcofago di Xena, e decide di dire addio per sempre all'amica: per farlo, farà eseguire al suo corpo il funerale delle amazzoni sulla pira funebre; poi riporterà le sue ceneri a sua madre, e infine tornerà dalle amazzoni, per governare il suo popolo; Anfitea è molto felice di questa sua scelta, ma non Velsinea, che ritiene Olimpia non degna di quel rango. Ma questo non basta alle altre: Olimpia viene incoronata regina delle amazzoni. Poco prima della cremazione del corpo di Xena, Autolico si intrufola nella capanna dove è custodito il corpo per rubarlo; Olimpia lo scopre e, non credendo alle sue parole, lo fa sbattere in prigione. Grazie all'intervento di Xena, il ladro riesce a evadere e a evitare che il corpo della guerriera venga bruciato; convinta da alcune abilità che solo Xena conosce - come lanciare e riafferrare il chakram - Olimpia segue Autolico nella fuga. Velsinea prende il comando: ordina che i fuggiaschi vengano seguiti; quando Anfitea si oppone, Velsinea pone un ultimatum al resto della tribù: che si schierino o dalla sua parte o da quella di Anfitea. In maggioranza, fa sbattere Anfitea in prigione con chi le resta leale. Intanto Autolico e Olimpia si fermano in una radura, e Xena parla tramite il corpo di Autolico; spiega così all'amica il suo piano, e Olimpia e pienamente convinta delle parole di Autolico. Dopo aver lasciato il sarcofago della guerriera nel fiume, i due si recano nella grotta dove è custodita l'ambrosia; capendo che il pugnale di Febo è la chiave per raggiungere il cibo degli dei, cercando di arrampicarsi sulle liane per raggiungere l'insenatura dove infilarlo, ma vengono catturati da Velsinea. Di ritorno al villaggio amazzone, Velsinea prende il pugnale e risbatte Autolico in prigione assieme a Olimpia. Qui escogitano un piano: grazie a un ferretto del corsaletto dell'amazzone Solari, riescono a evadere nuovamente; quest'ultima va a recuperare il corpo di Xena insieme ad Anfitea, mentre Olimpia e il ladro tornano alla caverna dell'ambrosia, giusto in tempo per vedere Velsinea che afferra in cibo. Impossessatasi del corpo di Olimpia, Xena interviene per fermarla: facendo ondeggiare la liana su cui si tiene l'amazzone, la guerriera fa cadere il cibo degli dei nel fuoco sotto di loro e comincia a lottare contro la nemica, facendola precipitare sugli spuntoni che si trovano alla base delle funi. Usando un pezzo di ambrosia che le è rimasto nel corsaletto, Olimpia corre al corpo di Xena; dopo averle dato il frammento, l'amica torna in vita. Dopo aver riabbracciato l'amica, Xena ringrazia Autolico per averla aiutata: in fondo è davvero un brav'uomo. Nella caverna dell'ambrosia, una mano raggiunge un pezzo del cibo degli dei sopravvissuto al rogo.
    Altri interpreti: Michael Hurst (Iolao), Danielle Cormack (Anfitea), Melinda Clarke (Velsinea), Bruce Campbell (Autolico), Jodie Dorday (Solari).

    Xena contro Velsinea

    Titolo originale: A Necessary Evil
    Diretto da: Mark Beesley
    Scritto da: Paul Robert Coyle
    Trama [modifica]
    Xena e Olimpia sono pronte a ripartire, e la giovane consegna Anfitea la sua maschera da regina amazzone: sarà lei a governare il suo popolo in sua assenza. La cerimonia viene interrotta da Velsinea, seriamente ferita ma ancora viva; quando le viene proposto di farsi aiutare, lei rifiuta perché ha già tutto ciò che le serve: l'ambrosia. Estratto il frammento recuperato nella caverna, lo mangia e diviene una dea. Subito comincia a lanciare fulmini contro le amazzoni, e in particolare contro Olimpia, che odia in quanto le ha portato via il trono di regina. Messesi in salvo in una caverna, Xena e le amazzoni progettano un piano per sconfiggere la malvagia amazzone. Mentre Solari e un gruppo di volontarie vanno da Velsinea, Xena e Olimpia discutono su come ucciderela; è necessario l'aiuto di un immortale, ma essendo Hercules troppo distante, l'unica soluzione è liberare Callisto - divenuta immortale in Hercules e il frutto guaritore. Olimpia non ne vuole sapere, dopo che la folle guerriera ha ucciso il suo sposo, Perdicca, ma alla fine deve accettare. Mentre loro due si recano a liberare Callisto, Solari affronta Velsinea: saputo che ora è una dea, lei e altre sue compagne vogliono servirla; per dimostrarlo le hanno portato Anfitea come sacrificio. In realtà è una trappola: Velsinea avanza per uccidere la regina e finisce in una fossa; vedendo che è tutto inutile, le amazzoni fuggono. Xena si cala nel labirinto dove è imprigionata Callisto tramite un'apertura; la folle guerriera non vuole starla a sentire, ma quando Xena le dice che le darà l'ambrosia, la Callisto accetta di aiutarla. Subito fuori dal labirinto, Callisto dimostra le sue capacità da immortale trafiggendosi con la spada e non sanguinando per niente. Poi fanno tappa in un villaggio, dove obbliga Xena a raccontare dell'attacco a Cirra, il villaggio dove la famiglia di Callisto morì. Intanto Velsinea raggiunge il tempio della dea Diana, ed essendo ora una sua pari, si dichiara sua nemica e distrugge la costruzione. Xena, Olimpia e Callisto giungono in una gola circondata da pietre pericolanti; il loro piano è seppellire Velsinea con alcune di esse, per rallentarla. Quando la malvagia arriva, il trio è nascosto dietro delle rocce; Callisto salta fuori e lancia il chakram di Xena come avvertimento, per poi proporre all'amazzone un'alleanza contro Xena e Olimpia: le sta tradendo. La principessa guerriera esce allo scoperto ed esorta Callisto a colpire, così Velsinea la allontana con un fulmine; anche Olimpia salta fuori da dietro le rocce e le tre iniziano a far sprecare energie all'amazzone. Attiratala sotto le pietre pericolanti, Xena recupera il chakram e le fa crollare sulla guerriera, seppellendola. Sapendo che si libererà il fretta, il trio si dirige verso un fiume di lava, dove sperando di imprigionare per sempre Velsinea. Accampate per la notte, Callisto spiega a Olimpia quello che ha provato mentre Xena raccontava dell'attacco a Cirra: niente; pensava alla madre e al padre, che sono morti, ma erano solo pallidi ricordi. Il giorno dopo, Velsinea raggiunge l'accampamento del trio, ora abbandonato; si trasforma poi in un vortice e riparte all'inseguimento. Xena, Olimpia e Callisto raggiungono un villaggio abbandonato, e si chiedono se è il caso di usare la giovane poetessa come esca; mentre parlano, una raffica di vento spinge Olimpia a terra e la trascina verso il vortice che è in realtà Velsinea. Messala in salvo, Callisto parte verso il fiume di lava, mentre Xena e Olimpia la seguono; qui vengono raggiunte dall'amazzone, che allontana Xena con un cenno di dita e sta per uccidere Olimpia. La giovane finisce su un ponte di corde sotto il quale scorre il fiume di lava, mentre Callisto strappa a Velsinea la sacca che contiene l'ambrosia e la lancia in aria; Olimpia la afferra e la lancia, su esortazione di Xena, a Callisto, che diventa una dea. Le due divinità iniziano a lottare, lanciandosi fulmini con le dita; Xena taglia le corde e salva Olimpia, mentre le due donne precipitano nel fiume di lava, continuando comunque a lottare. Xena e Olimpia si riuniscono, e la giovane si chiede se mentre cadeva Callisto si sia pentita di tutto quello che ha fatto.
    Altri interpreti: Danielle Cormack (Anfitea), Melinda Clarke (Velsinea), Hudson Leick (Callisto), Jodie Dorday (Solari).

    Xena contro il gigante

    Titolo originale: A Day In The Life
    Diretto da: Michael Hurst
    Scritto da: R.J. Stewart
    Trama
    Xena e Olimpia vengono attaccate da alcuni uomini mentre stanno dormendo; Xena si sveglia in tempo e usa pentole e padelle per mettere in fuga i briganti. Olimpia è infuriata: la sua amica ha usato l'unica padella buona per friggere per sconfiggere i nemici. Xena interroga il capo degli uomini, Largo: sono stati mandati da Zagreo per impedire che la principessa guerriera lo ostacoli mentre attacca il villaggio Pireto, dove è diretto per compiere una razzia. Le due partono per il villaggio, e sulla strada incontrano Timeo, un uomo il cui villaggio, Lares, è minacciato da un gigante; questi ha chiesto dei soldi per la sua protezione, soldi che la popolazione non può pagare. Due villaggi sono in pericolo, così Xena sceglie lascia alla sorte quale aiutare, sebbene Olimpia abbia stilato una lista con pro e contro. Il trio si dirige così verso Lares con Timeo; quando si fermano a pescare, è chiaro subito come Timeo si sia innamorato della principessa guerriera, nonostante Olimpia abbia cercato inutilmente di convincerlo a evitare. Più tardi, Xena si arrabbia con l'amica dopo che questa ha usato il chakram per preparare il pesce da mangiare. Xena manda Timeo da Zagros con un messaggio: non intende intralciare il suo operato a Pireo se lui non la intralcerà a Lares. Le due, con un falso cartello indicatorio, riescono a deviare il percorso del gigante. Lungo il cammino, Olimpia si infuria con l'amica perché ha usato le sue pergamene per pulirsi dopo essere andata in "bagno". Arrivate al villaggio, Xena e Olimpia fanno la conoscenza di Minia, la donna di Timeo, che tratta Xena come una dea; offre loro la sua vasca da bagno per aiutarle a trovare un piano contro il gigante. Timeo torna a Lares e dice a Xena che Zagreo non attaccherà Pireto per cercarla; Xena, che lo aveva previsto, ne è ben lieta. Minia intanto comincia a ingelosirsi della principessa guerriera quando capisce che il suo uomo si è infatuito di lei, nonostante Olimpia la rassicuri sul fatto che Xena non le porterà mai via Timeo. Baratta anche con lei la frusta dell'amica in cambio di una padella per friggere, così Minia inizia ad esercitarsi per imitare le mosse di Xena e riaccendere la passione per lei in Timeo. La princiepessa guerriera è infuriata quando lo scopre. Andata in cerca di prove, vede un'impronta del gigante, e da questa capisce che non è altri che Gamaliele, il gigante che ucciso la famiglia di Golia (Xena e Davide contro Golia). Quando capisce che sta per arrivare un temporale e che quindi il piano escogitato da Olimpia - usare degli specchi per riflettere la luce del sole, come Xena aveva fatto contro Golia - non funzionerà, ne escogita un altro. Costruisce così un aquilone a cui ha legato la fibbia di una cintura: il suo piano è attirare i fulmini e incenerire così Gamaliele. Mentre Olimpia tenta di convincere Timeo a lasciare perdere Xena, quest'ultima dà alcuni consigli a Minia. Zagreo arriva a Lares e dice a Xena che Gamaliele ha distrutto la sua armata; dimostrando un atteggiamento folle, quando vede Minia vestita di pelle la scambia per una copia di Xena e la attacca; la donna riesce coraggiosamente a sconfiggerlo, e Timeo, riconquistato dalla sua donna, la segue in casa. Mentre Gamaliele si avvicina, Xena si arrampica su un albero e gli lega l'aquilone alla cintura e si fa inseguire; quando il temporale si scatena, Xena gli manda i saluti di Golia, prima che il gigante venga fulminato. Vendicata la morte del suo amico e della sua famiglia, Xena e Olimpia ripartono, dopo essersi chieste scusa a vicenda per aver usato pergamene e frusta per vendicarsi l'una dell'altra.
    Altri interpreti: Murray Keane (Timeo), Alison Wall (Minia), Jim Ngaata (Gamaliele), Willy De Wit (Zagreo), Tony Billy (Largo).

    Xena e l'eroico Corilo

    Titolo originale: For Him The Bell Tolls
    Diretto da: Josh Becker
    Scritto da: Adam Armus, Nora Kay Foster
    Trama
    Xena è stata chiamata per un'urgenza, lasciando così indietro Olimpia; presto questa incontra l'amico Corilo, ma riesce a liberarsene mandandolo a controllare il sentiero alle loro spalle. Intanto nel suo tempio, Venere, la dea dell'amore, litiga con il figlio Cupido per una delle relazioni che ha creato: la principessa Ileandra e il principe Serpedonte si sono innamorati, e la loro unione - con rispettiva unione dei regni dei due padri, re Laocoonte e re Biante - causerebbe la distruzione di alcuni suoi templi posti a confine dei due paesi. Quando Cupido non ha alcuna intenzione di annullare l'amore che i due giovani provano, Venere decide di intervenire personalmente; sfidata dal figlio, che la accusa di far intervenire sempre eroi come Hercules, la dea decide di scegliere un comunissimo uomo. La sua scelta però ricade su Corilo: Venere gli mostra una collana con un campanello appeso e gli dice di portarla alla principessa Ileandra come dono di nozze. Intanto, Olimpia sente delle grida e accorre in aiuto di cinque fanciulle minacciate da un gruppo di furfanti; tra queste, c'è la principessa Ileandra, che sta per incontrare Sarpedonte per fuggire insieme. Venere appare e fa suonare un campanellino: un Corilo completamente diverso da quello che conosce Olimpia entra in scena e mette in fuga i briganti; la principessa rimane completamente affascinata dal suo salvatore. Quando Venere fa tintinnare nuovamente il campanello, Corilo torna quello di sempre e dimentica tutto quello che è successo. Su richiesta di Ileandra, Olimpia e l'amica l'accompagnano all'incontro con l'amato Serpedonte, dove i due progettano di sposarsi immediatamente. Mentre il principe va a cercare un sacerdote, Venere fa suonare nuovamente il campanello e Ileandra perde completamente la testa per l'eroe Corilo; quando Serpedonte torna, lo sfida a duello per il cuore dell'amata. Quando prende dalla principessa il campanello che Corilo le aveva portato, il tintinnio fa tornare il giovane normale; ma dura poco, perché Serpedonte lo lancia proprio a lui e Corilo torna ad essere coraggioso ed eroico, sconfiggendo il principe, che fugge con la collana. Olimpia comincia a insospettirsi, pensando che Corilo sia vittima di qualche incantesimo. Intanto una delle fanciulle che erano con Ileandra, Aria, racconta ai re Laoconte e Biante di aver visto la principessa con un altro uomo, e i due sospendono immediatamente i preparativi per il matrimonio. Serpedonte torna dal padre e gli riferisce di essere stato sconfitto da Corilo; quando re Laoconte decide di far giustiziare il giovane, il principe gli chiede di lasciarlo stare, in quanto Ileandra l'ha preferito a lui. Nonostante ciò, il re manda un gruppo di guerrieri in cerca della principessa e di Corilo. Inizialmente il giovane affronta con coraggio la pattuglia di soldati, ma quando sente il tintinnio della briglia del re, si ipaurisce e si arrende. Lui e Olimpia vengono condannati a morte nonostante le suppliche della confusa Ileandra. In prigione, Olimpia capisce dalle parole di Corilo che dietro a tutto ci deve essere Venere, così fugge e la affronta nel suo tempio; ma la dea non ha alcuna intenzione di sciogliere l'incantesimo fatto a Corilo, così Olimpia è costretta a salvare da sola Corilo. Con una pietra fa suonare una campana, facendo tornare Corilo eroico; egli riesce a liberarsi e affronta Serpedonte e suo padre. La battaglia si sposta fino al tempio di Venere, dove la dea è costretta a vedere i suoi preziosi vasi andare in frantumi. Alla fine, segue la richiesta di Olimpia e libera Corilo dall'incantesimo. Ileandra e Serpedonte possono finalmente sposarsi, e a Corilo non resta altro che farsi confortare da Xena, tornata dagli amici.
    Altri interpreti: Ted Raimi (Corilo), Alexandra Tydings (Venere), Karl Urban (Cupido), Mandie Gillette (Ileandra), Craig Parker (Serpedonte), Craig Walsh-Wrightson (re Laoconte), Ross Jolly (re Biante), Rachale Davies (Aria).

    Xena e l'ingiusta condanna

    Titolo originale: The Execution
    Diretto da: Garth Maxwell
    Scritto da: Paul Robert Coyle
    Trama
    Olimpia riceve la chiamata dell'amico Melicerte (Xena e il guerriero Melicerte), così si reca con Xena nel villaggio dell'uomo. Olimpia è molto fiera del suo amico, che ha anche smesso di bere; quando sentono il nome del guerriero, un gruppo di cittadini guidati da Sullus le attaccano, ma vengono facilmente sconfitti. Le due vanno così nel tribunale del villaggio, dove trovano Melicerte incatenato; irrompono in tempo per sentire la condanna che gli viene inflitta dal giudice Eumeo: la pena di morte, per aver ucciso un uomo a sangue freddo. Nella sua cella, Melicerte racconta alle amiche come è finito nei guai: l'inverno prima, un uomo di nome Admeto fu trovato morto e della colpa fu accusato proprio lui. Olimpia gli crede cecamente, mentre Xena, conoscendo la reputazione di Eumeo, crede che sia davvero colpevole. Xena va così a parlare col giudice, che le spiega che fu la testimonianza di Rea, un'anziana donna, a colpevolizzare Melicerte: quella notte, vide Admeto uscire da una stalla e Melicerte fuggire barcollando con una spada insanguinata in mano. Olimpia, più tardi, torna nella prigione con un carro pieno di cibo e vino imbottiti di sonniferi: infatti, aspettandosi la reazione delle guardie, riesce a metterle fuori gioco e a far fuggire Melicerte. Purtroppo viene scoperta e sta per essere linciata, quando Xena interviene; la guerriera ottiene il permesso di partire alla ricerca dell'evaso con Olimpia, e le due partono all'inseguimento di Melicerte. Trovatolo ai confini di una foresta, Olimpia lo avverte di fuggire e si frappone tra l'amico e Xena. La principessa guerriera riesce a superarla con un balzo e attacca il guerriero, ma le loro forze sono quasi pari. Olimpia interviene e chiede a Xena di non riportare l'amico al villaggio, ma Melicerte si arrende. Confessa poi che quella notte era ubriaco, e quindi non ricorda nulla. Olimpia è molto delusa. Il piano di Xena ora è un altro: vuole andare nella caverna dove si nascose Melicerte dopo l'omicidio, per esaminare la spada che ha ucciso Admeto. Qui, riconosciuta l'arma, ha la prova dell'innocenza dell'amico: è stata infatti proprio lei a uccidere Admeto. Racconta ai due che l'inverno scorso aveva salvato un uomo chiamato Elysha dallo stesso Admeto, e nella lotta quest'ultimo era rimasto colpito con la sua stessa spada. A cavallo, poi, il suo corpo era tornato al villaggio e Melicerte aveva solo estratto la spada dal suo corpo. Xena parte così alla ricerca di Elysha e scopre da lui che Eumeo è solo un uomo avido di giustizia, capace di incolpare innocenti a morte pur di avere un capro espiatorio. Xena gli chiede così di tornare con lei al villaggio, ma questi è troppo spaventato e fugge. Intanto Olimpia e Melicerte sono stati catturati e riportati al villaggio, così quando Xena torna alla caverna questa è vuota. Capito cosa deve essere successo, la guerriera parte per liberarli. In prigione, Olimpia e Melicerte si dicono addio: è ora dell'esecuzione. I soldati vengono a prendere il guerriero, e Olimpia, ben decisa a essere l'ultimo viso che l'amico veda, guarda la morte di Melicerte dalla finestra della cella. Eumeo è nelle sue stanze e si fa portare il corpo del guerriero; questi però comincia a parlargli e ad alzarsi dalla bara. Eumeo si rivolge così al boia, che però in questo caso è Xena: durante l'esecuzione, si era nascosta sotto il patibolo, così quando il boia aveva fatto aprire la botola, Melicerte le era caduto sulle spalle, fingendosi morto. Messo fuori gioco il giudice e gettatolo in prigione, Xena e Olimpia dicono addio al loro amico, deciso a riportare la pace nel villaggio, a cominciare dalla distruzione del patibolo.
    Altri interpreti: Tim Thomerson (Melicerte), Tony Blackett (Eumeo), Douglas Kamo (Sullus), Ann Baxter (Rea), Ranald Hendriks (Elysha).

    Xena e il matrimonio di Olimpia

    Titolo originale: Blind Faith
    Diretto da: Josh Becker
    Scritto da: Adam Armus, Nora Kay Foster
    Trama
    Xena e Olimpia giungono in un villaggio; mentre la guerriera si reca alla taverna, la giovane poetessa decide di fare compere nel mercato. Mentre si guarda attorno, viene aggredita da due uomini; fuggendo dopo averli sconfitti, viene catturata da un uomo. Preoccupata per l'amica, Xena inizia a cercarla, finché non incontra Palemone, un guerriero che dichiara di averla uccisa. I due iniziano a lottare, e nello scontro Xena rimane accecata da un liquido contenente linfa di ortica. Quando Palemone non la attacca, Xena capisce che non ha realmente ucciso Olimpia; così lo cattura e usa il tocco paralizzante per farsi dire dov'è la sua amica: quando Palemone non cede, lo libera dalla pressione e se lo porta dietro. Intanto Olimpia si ritrova in un castello, dove Alcesio, ministro di re Cleto, le spiega che è stata condotta lì per volere del sovrano: questi l'ha infatti scelta come sua sposa. Viene così lasciata alle cure di Euristeo, un uomo della corte che cerca di insegnarle le maniere di una regina. Alcesio viene avvertito da Lagos, uno dei suoi uomini, che Xena sta arrivando. Intanto, la guerriera e Palemone sono nella foresta, e Xena comincia ad avere degli strani problemi agli occhi; i due parlano della reputazione di Xena quando era una spietata guerriera, e Palemone rivela che vuole diventare proprio così. Quando i due vengono attaccati da Lagos e dai suoi uomini, Xena libera Palemone per ottenere il suo aiuto: è ormai diventata completamente cieca. Il guerriero non vuole ucciderla ora, non avrebbe senso ora che non può difendersi. Xena lo incatena nuovamente: ora vedrà lui per lei. Gli spiega anche che la sua cecità è temporanea, ma diventerà permanente se non risciacquerà gli occhi con della segale egizia stemperata in acqua entro il giorno dopo. I due ripartono, diretti nella foresta, ma non vedendo dove va, Xena cade da una sporgenza che si affaccia su un fiume. Palemone la aiuta dopo essersi fatto promettere che quando riacquisterà la vista potranno sfidarsi. Mentre riprendono il cammino, Palemone continua a mostrare ammirazione per la Xena del passato, perché era invincibile e lui vuole diventare proprio così; ma la principessa guerriera si infuria: quella non è più lei, e lei non vuole più perdere tempo a ricordare la spietata donna che era. Intanto, al castello Olimpia è stata trasformata da Euristeo in una quasi perfetta regina, e mentre viene presentata alla corte, Alcesio si accerta che il falegname di corte abbia compiuto la sua opera: una tomba su cui è raffigurato il volto della giovane. Olimpia comunque convince Euristeo a mostrarle la stanza di re Cleto. Giunta nella camera del sovrano, è sorpresa di vedere che è in realtà morto; Alcesio la sorprende e le spiega tutto: il re è affogato accidentalmente nel bagno reale; secondo un'antica tradizione, se il re non ha moglie, il suo titolo passa al parente più stretto, ma se è sposato, il nuovo re sarà il suo ministro - e cioè Alcesio stesso - mentre la regina dovrà seguire lo sposo nell'Oltretomba. Il matrimonio viene celebrato mentre Xena e Palemone riescono a distrarre le guardie e a superare le mura; subito dopo la cerimonia, Olimpia e il corpo del re vengono sigillati in due sarcofagi separati. Il re viene bruciato, e Olimpia viene posta sul rullo che trasporterà il suo sarcofago nelle fiamme. Entrati nel castello, Euristeo - che è stato legato ad un muro - rivela a Xena dove è stata portata Olimpia; la principessa guerriera, con l'aiuto dell'uomo e di Palemone, sconfigge le guardie di Alcesio e il ministro stesso. Olimpia viene tirata fuori dal sarcofago appena in tempo, e capisce subito che gli occhi di Xena hanno qualcosa che non va; ma ormai è troppo tardi per raggiungere Atene, unico luogo vicino dove trovare della segale egizia. Fortunatamente, Euristeo ne coltiva un po' nel suo orto ed è ben felice di darne un po' alla principessa guerriera. Xena torna a vedere, ed è stupita quando Palemone non vuole più sfidarla, perché ora ammira il coraggio che la nuova Xena dimostra.
    Altri interpreti: Jeremy Callaghan (Palemone), Chris Bailey (Alcesio), Sydney Jackson (Euristeo), Graham Lauder (Lagos).

    Xena e il ritorno di Ulisse

    Titolo originale: Ulysses
    Diretto da: Michael Levine
    Scritto da: R.J. Stewart
    Trama
    Mentre camminano su una spiaggia, Xena e Olimpia aiutano il coraggioso Ulisse, re di Itaca, a sconfiggere un gruppo di pirati. Sconfitti i nemici, l'uomo spiega loro che i pirati hanno ricevuto da Nettuno, il dio del mare, la promessa di ottenere la sua isola come ricompensa se riusciranno a impedirgli di tornare a casa. Non appena Xena accetta di aiutarlo, il dio esce dalle acque e avverte la guerriera di starne fuori: questa è una lotta tra lui e Ulisse, iniziata dopo che l'eroe aveva accecato suo figlio Polifemo; avverte anche Ulisse che ormai a Itaca nulla lo attende, dato che sua moglie Penelope è morta. I due rifiutano, e Nettuno li avvisa: per raggiungere Itaca, che è un'isola, dovranno attraversare il mare e le insidie che lui porrà contro di loro. Così escogitano un piano per rimpossessarsi della galea di Ulisse, ora in mano ai pirati. Olimpia si traveste con una parrucca e un abito molto provocante; in questo modo riesce a distrarre i pirati e a permettere a Xena e a Ulisse di salire a bordo. Fatta allontanare la nave, stordiscono i briganti e il trio salpa alla volta di Itaca. Ulisse, rimasto ferito per proteggere Olimpia, viene curato da Xena e l'interesse reciproco tra i due è alto, ma cercano entrambi di negare i loro sentimenti. I due parlano del chakram, e Ulisse rivela che anche lui ha un'arma simile: un arco che solo lui è in grado di tendere. Il trio è costretto ad affrontare una tempesta inviata dal dio del mare - fin troppo per Olimpia, che ha scoperto di soffrire il mal di mare - e Xena suggerisce di procedere lungo la costa, evitando così il mare aperto; per farlo, dovranno però attraversare il territorio dell'isola delle sirene, creature che attirano i naviganti con la loro voce melodiosa per farli infrangere sugli scogli che circondano l'isola. Xena lega Ulisse all'albero maestro per non farlo attirare in trappola; ma quando il melodioso canto delle sirene comincia a sedurlo, con un enorme forza rompe le corde che lo legano. Olimpia e Xena lottano contro di lui per evitare che si getti in mare, e ci riescono solo quando la principessa guerriera inizia a cantare per contrastare la voce delle sirene. Quella notte, Ulisse dice a Xena di essersi innamorato di lei e che vuole che diventi la sua regina quando raggiungeranno Itaca. Xena non riesce ad ammetterlo, ma anche lei è innamorata dell'eroe. Olimpia e Xena parlano: la giovane ha capito tutto, ed esorta l'amica a seguire il suo coure, senza badare a lei, proprio come Xena le aveva detto di fare quando Perdicca le aveva chiesto di sposarla; Olimpia è comunque risoluta a seguire Xena ovunque vada. Giunti a Itaca, il trio salva un amico di Ulisse, Eumeo, da un gruppo di pirati; questi è sorpreso di vedere l'amico, perché lo credeva morto, e lo informa che Penelope è viva e che i pirati la stanno obbligando a scegliere un nuovo re. Xena escogita così un piano: invia Eumeo a incontrarsi con Penelope per ricordargli dell'arma di Ulisse; quando si reca dai pirati, la regina porta con sé l'arco: chi riuscirà a tenderlo, sarà il nuovo re. Ulisse si traveste da contadino, mentre Xena e Olimpia da serve di corte; i tre si intrufolano a corte attraverso un passaggio sotterraneo. Dopo il fallimento dei pirati, Ulisse si fa avanti per provare a tendere l'arco: ci riesce, ma solo grazie all'aiuto di Xena, nascosta sotto un tavolo. Toltosi il mantello che gli copriva il volto, l'eroe rivela la sua identità e scoppia una battaglia; aiutato dalle due amiche, Ulisse sconfigge i pirati. La vittoria però non è dolce per il re: ancora innamorato di Xena, le offre di abbandonare tutto per lei, ma lei rifiuta perché non potrebbe mai portarlo via dalla sua sposa Penelope e dal suo regno.
    Altri interpreti: John D'Aquino (Ulisse), Rachel Blakely (Penelope), Tim Raby (Eumeo).

    Xena e il ritorno al passato

    Titolo originale: The Price
    Diretto da: Oley Sassone
    Scritto da: Steven L. Sears
    Trama
    Xena e Olimpia sono sulla riva di un fiume a pescare, quando dalle acque spunta un guerriero ferito: ha un'ascia conficcata nel petto; ormai però è troppo tardi: l'uomo fa in tempo a riferire che la sua armata è stata distrutta dall'Orda, per poi morire. Xena capisce subito che sono in grave pericolo; mentre altri corpi galleggiano nel fiume, degli uomini con le facce pitturate cercano di circondarle, ma le due riescono a fuggire. Trovata una canoa, seminano i selvaggi grazie al chakram di Xena, con cui la guerriera buca la loro imbarcazione. Momentaneamente in salvo, Xena racconta a Olimpia come un tempo la sua armata si ritrovò a dover fronteggiare l'Orda e fu completamente distrutta. Poco dopo, le due vedono dei soldati ancora vivi legati a delle croci; Olimpia vorrebbe aiutarli, ma Xena dice che ormai non possono fare più niente. Le due salvano però un uomo morente dalle acque; inseguiti nuovamente dagli uomini dell'Orda, i tre riescono a fuggire grazie all'intervento delle truppe ateniesi guidate da Menticle e Marzio, con cui raggiungono la fortezza dei guerrieri ateniesi, dove il soldato ferito muore. Qui i soldati rimasti non vogliono più ascoltare gli ordini di Marzio, dato che ormai sono tutti condannati; ma questi li minaccia e li manda sugli spalti. Olimpia sente i feriti dell'Orda, i cui corpi giaciono fuori dalle porte della fortezza, invocare "kaltaka"; uno degli ateniesi, Garel, pensa che sia il loro dio della guerra. Il soldato, così come tutti gli altri, è amareggiato ed è sicuro che la sua ora sia vicina; Xena riesce a rincuorare i guerrieri rivelando il suo nome, ed essi sono ben felici di seguirla contro l'Orda. Xena parla con Menticle e Marzio, e scopre da loro che il loro comandante, Galapolo, era partito in cerca di aiuti, ma quegli aiuti non giungeranno mai: sono gli uomini visti da Xena e Olimpia galleggiare nel fiume; inoltre, anche Galapolo è morto: è l'uomo che le due hanno salvato e portato lì al forte. Mentre Xena fa rinascere in lei la spietata guerriera che era un tempo per distruggere l'Orda, Olimpia, costernata dal cambiamento dell'amica, si occupa dei feriti. La principessa guerriera ordina ai soldati di mettere i corpi dei soldati morti sugli spalti, così da far credere ai nemici che hanno ricevuto i rinforzi; inoltre manda Marzio a chiedere aiuti, e per proteggerlo lancia delle fiasche che contengono un gas fumogeno nel campo di battaglia. L'Orda arriva e i soldati iniziano una dura battaglia; Xena ne cattura uno, mentre gli altri si allontanano, e lo porta al forte per interrogarlo. Quando è ovvio che questi non parla perché non conosce la loro lingua, Olimpia supplica l'amica di non ucciderlo; lei accetta, ma la avverte: non deve mai più osare mettere in discussione i suoi metodi davanti ai suoi uomini. Olimpia rimane sempre più senza parole. La giovane capisce il significato di "kaltaka" quando il prigioniero indica la sua bisaccia: non è una divinità, è l'acqua. Decisa a non perdere il proprio spirito come è successo a Xena, esce di nascosto dal forte per dar da bere ai feriti, ateniesi e dell'Orda. Credendo che sia in atto una tregua, i nemici si avvicinano per recuperare i loro feriti e i loro morti. Lo stesso fanno gli ateniesi, e Olimpia è sconvolta quando trova Marzio gravemente ferito. Vedendo il gesto dell'amica, Xena capisce di essersi trasformata in quella che era un tempo; così si fa portare il prigioniero nemico e gli restituisce l'ascia: ha infatti capito che il guerriero non la attaccherà mai, perché ha capito che lei è il capo. Così capisce che l'unico modo per battere l'Orda è sconfiggere il loro comandante. Xena si scusa con Olimpia per come l'ha trattata, e le manda altri uomini per assisterla mentre cura i feriti. Più tardi, Xena e il capo dell'Orda si sfidano: la principessa guerriera sconfigge il nemico, e quando torna al forte i guerrieri dell'Orda uccidono il loro ex comandante, per poi ritirarsi. Marzio - ripresosi - e Menticle dicono a Xena e Olimpia che intendono abbandonare quei territori, e le due amiche riprendono i loro viaggi.
    Altri interpreti: Paul Glover (Menticle), Charles Mesure (Marzio), Mark Perry (Galapolo), Tamati Rice (Garel), Justin Curry (prigioniero dell'Orda).

    Xena e la galea maledetta

    Titolo originale: Lost Mariner
    Diretto da: Garth Maxwell
    Scritto da: Steven L. Sears
    Trama
    Xena e Olimpia sono su una nave che, a causa di una tempesta, si infrange su degli scogli; mentre Xena viene trascinata a riva dalle onde, Olimpia è terrorizzata quando si ritrova sulla galea maledetta del marinaio Cecrope: come dice la leggenda, chiunque vi salga a bordo non potrà mai lasciarla per l'eternità. I suoi timori vengono confermati quando il capitano della nave naufragata si getta in acqua e viene barbaramente ucciso. Xena, scoperto dove si trova la sua amica, decide di salire a bordo del vascello; prima deve sconfiggere i pirati guidati da Beante, che stanno riparando la loro nave sull'isola; questi è intenzionato a catturare la principessa guerriera, dato che la taglia sulla sua testa è molto alta. Nello stesso momento, Olimpia è occupata col suo mal di mare; quando Atreo, uno dei marinai, cerca di farla guarire con dei metodi disgustosi, il malessere peggiora; la giovane viene "salvata" dal gentile Ifito. Più tardi, Olimpia viene a conoscenza di tutta la storia di Cecrope: quando Nettuno, dio dei mari, e Minerva, dea della guerra e della saggezza, si erano confrontati per diventare dio protettore della città di Atene, la scelta era stata lasciata a Cecrope; quando questi scelse la dea, Nettuno lo punì condannandolo a navigare per mare fino alla morte, a meno che non trovi prima l'amore; per ricompensarlo, però, Minerva gli fece il dono dell'immortalità, sperando che prima o poi lui trovi quell'amore. Quando Xena fugge ai pirati e riesce a salire sulla galea di Cecrope; Beante, credendo che voglia impossessarsi del leggendario tesoro del marinaio, decide di inseguire la nave. Sulla galea, Xena rimprovera Cecrope per aver perso ogni speranza di poter camminare nuovamente sulla terraferma; così l'uomo le racconta un'altra parte della sua storia: per evitare che la maledizione si spezzasse, Nettuno lo aveva separato dall'amata Dalia creando un gorgo davanti al suo villaggio, impedendogli quindi di riabbracciare l'amata. Xena però lo convince a dirigersi in quella direzione, perché magari proprio il gorgo è la chiave per rompere la maledizione. Xena, vedendo Olimpia in difficoltà a causa del mal di mare, le mostra un punto sul polso dove premere: in questo modo il mal di mare le passa; sfortunatamente, però, la giovane abusa di questo rimedio, e alla fine perdere la capacità di distinguere i sapori: infatti, da quando lo usa, ha iniziato a mostrare una certa passione per il polpo crudo. La nave di Beante intanto li ha raggiunti, e quando sta per iniziare la battaglia, il dio Nettuno emerge dalle acque: questi concede a Xena e Olimpia di abbandonare la nave se non cercheranno di liberare Cecrope; quando Xena rifiuta, il dio fa scoppiare un violento temporale. Le casse presenti nella stiva della nave si slacciano dai loro sostegni e, quando una sta per schiacciare Cecrope, uno dei suoi uomini e forse suo unico amico, Ifito, lo salva sacrificandosi, anche se sapeva che, essendo immortale, il marinaio non poteva morire. Quella notte, Nettuno visita Cecrope e gli chiede di gettare la principessa guerriera nel gorgo; se lo farà, lui scioglierà la maledizione. Quando accetta, il dio fa cessare la tempesta e la galea si dirige verso il gorgo. Raggiuntolo, Xena si arrampica sulla guardina per trovare il modo di attraversarlo; da qui, vede la nave di Beante risucchiata dalla corrente e distrutta. Quando anche la galea su cui si trova sta per subire la stessa sorte, Nettuno riappare e ordina a Cecrope di dargli la principessa guerriera; il marinaio, però, rifiuta e si getta nel gorgo. Essendo immortale, sopravvive e lui e la sua ciurma - più Xena e Olimpia - raggiungono la riva: la maledizione è spezzata, non per l'amore che qualcuna ha mostrato per Cecrope, ma per l'amore che lui ha dimostrato quando ha cercato di salvare la vita dei suoi amici.
    Altri interpreti: Tony Todd (Cecrope), Nigel Harbrow (Beante), George Henare (Ifito).

    Xena e il figlio di Cupido

    Titolo originale: A Comedy of Eros
    Diretto da: Charles Siebert
    Scritto da: Chris Manheim
    Trama
    Mentre Cupido, il dio dell'amore, è impegnato con la sposa Psiche, loro figlio Bliss ruba un arco e delle frecce del padre. Xena e Olimpia si trovano in un villaggio per proteggere le vergini di Hestia, minacciate dal signore della guerra Draco (Xena e la giovane Olimpia), deciso a venderle come schiave a Ligasio, un mercante di schiavi; mentre camminano per le strade, parlano del potere dell'amore, ignare che Bliss sta volteggiando sulle loro teste e sta creando delle strane coppie. Corilo raggiunge le due, intenzionato ad aiutarle contro Draco; quando questi arriva, Xena viene colpita da una freccia di Bliss e gli si getta tra le braccia, lasciando senza parole Olimpia e Corilo. Sebbene stupito, Draco inizia subito una battaglia con la principessa guerriera, ben intenzionata a non ferire l'uomo che ama. Il guerriero, ben deciso a non farsi scappare l'opportunità di vendere le vergini, si allontana. Xena rivela agli stupiti Olimpia e Corilo che vuole aiutare Draco a cambiare per poi unirsi per difendere il bene. I due tornano al tempio per proteggere le guerriere mentre Xena va all'accampamento di Draco; qui chiede al guerriero di unirsi a lei per seguire il bene, ma Draco non ne vuole sapere. Xena se ne va, e Draco dice a uno dei suoi uomini, Crisante, di ordinare a un soldato di fingere di essere lui e farlo allontanare; intanto, quando Xena sarà distratta, loro attaccheranno il tempio. Draco cattura Olimpia e Corilo, poi entra nel tempio con i suoi uomini; quando trova una vergine, cerca di catturarla, ma lei oppone resistenza: è Xena, che ha messo fuori gioco i soldati e ha travestito le vergini da semplici paesane. Uscita dal tempio, Xena vede i due amici legati insieme ad un palo; lei li slega, proprio quando Olimpia viene colpita da una freccia di Bliss: trovandosi davanti Corilo, la giovane perde completamente la testa per lui. Xena si allontana e sfida Draco a braccio di ferro, mentre Olimpia e Corilo si appartano e inventano una canzone su Corilo il Magnifico. Quando le due amiche si confidano ciò che provano per i due uomini, ognuna pensa che l'altra abbia perso completamente il senno. Mentre le due parlano, Draco fa suonare le campane del tempio e riesce a catturare tutte le vergini; Olimpia e Xena arrivano sul luogo. Quando Draco estrae la spada, Xena è ben decisa a non combattere contro di lui. Olimpia gli dice che l'amica è innamorata di lui, ma mentre Draco si volta verso di lei, viene colpito da una freccia di Bliss e se ne innamora. Olimpia lo respinge e si scatena una battaglia: Xena rinchiude le vergini nel tempio al sicuro, ma Olimpia si accorge che Corilo è rimasto fuori; vedendo che l'amato è stato catturato da Draco, si arrende e viene portata via. All'accampamento del signore della guerra, Olimpia resiste a tutti i suoi corteggiamenti; ma quando Draco capisce che Olimpia è innamorata di Corilo, si prepara per farlo giustiziare. Intuendo le mosse del guerriero, Xena libera l'amico e lo manda a cercare Cupido, dopo aver capito che potrebbe esserci lui dietro a tutto; poi libera Olimpia e tornano al villaggio. Le due tornano al tempio, ma qui Draco minaccia di bruciare il tempio con tutti quelli che vi sono dentro se la guerriera non gli consegnerà le vergini. Quando arriva Ligasio e pretende di avere la principessa amazzone che Draco gli aveva promesso e Olimpia viene portata fuori dal tempio abbigliata come guerriera, Draco capisce che è stata Xena a scrivergli una falsa missiva. Quando Draco rifiuta di consegnargli Olimpia, i due cominciano a battersi. Olimpia mette in salvo le vergini in alcune grotte, ma sono inseguite dagli uomini di Draco. Bliss le raggiunge e colpisce le vergini, che cominciano a inseguire i guerrieri. Intanto la battaglia tra Draco e Licasio si sposta al tempio, con Xena e Olimpia che li seguono. Corilo raggiunge la giovane e i due si abbracciano; improvvisamente arriva Cupido, che rimanda a casa il figlio Bliss e, imbarazzato, chiede scusa a Xena. Per evitare che Giove venga informato del guaio combinato, il dio accetta di riportare tutti alla normalità; Xena però gli chiede di lasciare Draco innamorato di Olimpia, dopo che questi ha promesso di aiutare la gente. Inoltre non può neanche aiutare Corilo, dato che questi è realmente innamorato di Olimpia, e lui non può farci niente. Quella notte, il giovane è tristissimo quando Olimpia ritiene ridicola l'idea di essere innamorata di lui, e non c'è nulla che Xena possa dirgli per farlo stare meglio.
    Altri interpreti: Jay Laga'aia (Draco), Ted Raimi (Corilo), Karl Urban (Cupido), Cameron Russel (Bliss), Barry Te Hira (Crisante), Anthony Ray Parker (Ligasio).
     
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    Episodi di Xena - Principessa guerriera (terza stagione)

    Xena e la condanna delle Furie

    Titolo originale: The Furies
    Diretto da: Gilbert Shilton
    Scritto da: R. J. Stewart
    Trama
    Marte si trova nel tempio delle Furie - Aletto, Megera e Tisifone - cui chiede un favore; Xena si è macchiata di una terribile colpa, e lui chiede alle tre divinità di condannarla alla pazzia e alla persecuzione eterna. Xena e Olimpia stanno camminando su un sentiero, quando vengono attaccate da un gruppo di briganti che vogliono la testa della principessa guerriera; nel combattimento che ne segue, Xena comincia a comportarsi in modo molto bizzarro, scatenando la preoccupazione dell'amica. Sconfitti i nemici, Olimpia le ricorda di interrogare i guerrieri per capire le loro intenzioni: il sommo Lisio del tempio delle Furie ha posto una taglia sulla testa della principessa guerriera. La giovane convince l'amica a partire per chiedere spiegazioni al sacerdote. Accampatesi per la notte, i segni della pazzia di Xena aumentano quando la guerriera minaccia un gruppo di persone innocenti; credendo che siano guerrieri, li accusa di aver ucciso donne e bambini, ma Olimpia le fa capire che lì non ci sono uomini, ma donne e fanciulli spaventati da lei. Il giorno dopo, nel tempio delle Furie Lisio rivela che Xena è stata punita per non aver vendicato la morte di suo padre. Xena è stupefatta e corre fuori dal tempio nella foresta; qui comincia ad avere strane visioni. Olimpia cerca di calmarla, ma la guerriera la lega ad un albero. Intuendo che si sta dirigendo ad Anfipoli, Olimpia la segue; la trova svenuta e accudita dalla madre, che ha già capito l'accaduto: la stessa cosa era successa a Oreste, figlio di Agamennone, dopo che non aveva vendicato la morte del padre. Irene rivela infine che è stata lei a uccidere il padre di Xena: quando la guerriera aveva solo sette anni, il padre di Xena era tornato ubriaco e infuriato dal tempio di Marte, e intenzionato a uccidere sua figlia; ma lei lo fermò per sempre. Olimpia parte per parlare con Oreste, che si dice abiti lì vicino, mentre Xena affronta la madre: le dice che la capisce, l'ha fatto per difenderla; ma ora lei è ha una scelta difficile da fare. Dopo aver delirato, se ne va sull'orlo di un burrone, dove viene fermata da Marte prima che si suicidi: questi le dice che deve solo uccidere sua madre e poi tutto tornerà come prima. Xena pretende però che le Furie siano presenti quando compierà il matricinio. Olimpia scopre che Oreste è rinchiuso in un manicomio: quando le Furie lo perseguitarono, lui uccise sua madre Clitennestra per vendicare la morte del padre, ma poi le Furie lo condannarono per aver ucciso sua madre. Olimpia riparte di corsa. Xena è di nuovo alla taverna e obbliga sua madre a seguirla al tempio delle Furie; prima di partire, si fa dire come è stata concepita: una notte suo padre, che era lontano in battaglia, tornò misteriosamente a casa; la guerriera la porta poi al tempio delle Furie per ucciderla. Olimpia la ferma in tempo, ma viene messa a tacere da Marte. Xena a quel punto, però, spiega alle Furie che in realtà suo padre non è morto, perché è Marte il suo vero padre. Il dio è allibito e Olimpia, su esortazione dell'amica, comincia a raccontare: si dice che Marte, mentre gli uomini a lui fedeli erano in battaglia, prese le loro sembianze e andò dalle loro spose. Xena propone così una sfida per dimostrare la veridicità delle sue parole: se riuscirà a batterlo, è veramente figlia di Marte. I due cominciano a lottare, dimostrando pari abilità; quando Marte viene sconfitto, Xena chiede alle Furie di farla rinsavire. Le divinità devono accettare, e avvertono Marte: Giove e gli altri dei sanno quello che ha fatto. Quando se ne sono andate, Marte nega di essere il padre di Xena, ma se lo fosse sarebbe molto fiero di lei. Xena e Irene parlano; la donna chiede scusa alla figlia, che la rassicura: non ha niente da perdonarle, lei le ha solo salvato la vita.
    Altri interpreti: Kevin Tod Smith (Marte), Darien Takle (Irene), Asa Lindh (Aletto), Graciela Heredia (Megera), Celi Fonseca (Tisifone), Craig Walsh-Wrightson (Lisio).

    Xena contro Metranidi e Leonidi

    Titolo originale: Been There, Done That
    Diretto da: Andrew Merrifield
    Scritto da: Hilary J. Bader
    Trama
    Xena e Olimpia stanno dormendo nella stalla di un villaggio, quando vengono svegliati da Corilo che ha portato loro delle uova per fare colazione. Quando le rompe, il trio va a fare un giro nel villaggio; subito devono interrompere un litigio tra due giovani appartenenti alle famiglie rivali del villaggio, i Metranidi e i Leonidi. Corilo si allontana, e provoca un altro litigio nel quale viene ucciso. Xena e Olimpia si addormentano sulla riva del lago in cui hanno svolto la cerimonia funebre per l'amico. Il giorno dopo si risvegliano nella stalla e Corilo è ancora vivo. Solo Xena sembra rendersi conto che il giorno si sta ripetendo, così dice agli amici che devono rimanere uniti; messe fine alle liti del "giorno prima", i tre tornano al sicuro alla stalla. Qui trovano il fabbro ferito: alcuni uomini hanno ucciso tutti i cavalli, tra cui Argo. Il giorno dopo le due amiche si risvegliano con Corilo nella stalla; tutto si ripete nello stesso modo, e Xena capisce di essere l'unica in grado di fare qualcosa. Al successivo risveglio, parte subito per fermare la lite tra i due giovani, ma altri cominciano a lottare; Corilo e Olimpia si allontanano, ma per salvare l'amico la giovane resta uccisa. Il giorno dopo, Xena si risveglia nella stalla con Olimpia ancora viva; così prova a fermare i combattimenti, ma ce ne sono troppi: le due famiglie lottano per qualsiasi scusa. Mentre sono nella piazza del villaggio, la guerriera trova una boccetta rotta che conteneva del veleno di vipera. Non sapendo che altro fare, Xena accetta il consiglio di Corilo: dichiarandosi nemici di entrambe le famiglie le fanno alleare contro loro tre, ma così vengono uccisi. Xena si risveglia nella stalla e punisce Corilo con il chakram per il pessimo aiuto che le ha dato, uccidendolo; si rimette poi a dormire. Il giorno dopo, lega Olimpia e Corilo per non fargli fare danni ed esce dalla stalla in cerca di informazioni: scopre che il veleno di vipera è stato rubato al farmacista del villaggio, poi si reca dalla levatrice Altara per farsi raccontare alcuni aneddoti sulle due famiglie rivali. Quando il giorno si ripete, Xena affronta i capi delle famiglie, Metranio e Leonida, raccontando fatti che sottolineano la reciproca stima che un tempo c'era tra i due; nel villaggio torna così la pace. Ma non è finita: il giorno si ripete per l'ennesima volta. Capisce così che le è sempre sfuggito il veleno di vipera: trova così due giovani, Nerion ed Ermia, disperati perché la fanciulla ha bevuto il veleno; infatti i due sono innamorati ma, essendo appartenenti delle due famiglie, sanno che la loro unione non sarà mai permessa. Nerion spiega a Xena che, una volta saputo quello che Ermia aveva fatto, lui aveva chiesto l'aiuto di Cupido: il dio era intervenuto, promettendogli che quel giorno si sarebbe ripetuto finché un eroe non l'avrebbe salvata. Quando la giornata rinizia, Xena cerca di fermare la giovane, ma è troppo tardi: la stalla è troppo lontana dal punto in cui Ermia si trova. Così la guerriera passa il resto della giornata a prendere angolature e misure e a guardare Olimpia lottare per mettere fine alla lite. Il giorno si ripete e Xena, uscita dalla stalla, lancia il chakram: mette fine così a tutte le liti e rompe la boccetta di veleno prima che Ermia lo beva. Con le famiglie di nuovo riappacificate, Xena e Olimpia si riaddormentano nella stalla. Il giorno sembra ripetersi: Corilo entra nella stanza con la colazione, ma stavolta ha portato delle rape.
    Altri interpreti: Ted Raimi (Corilo), Rebekah Davies (Ermia), Joseph Murray (Nerion), John McKee (Metranio), Norman Fairley (Leonida), Mary Woodward (Altara).

    Xena e il metallo di Vulcano

    Titolo originale: The Dirty Half-Dozen
    Diretto da: Rick Jacobson
    Scritto da: Steven L. Sears
    Trama
    Marte ha rubato al fratello Vulcano il segreto per forgiare armi indistruttibili; le armi create con quella lega sono poi state consegnate al malvagio Agatone, che è così riuscito a sconfiggere un'intera armata ateniese. Nella piazza di un villaggio, il criminale Volusio sta per essere decapitato, ma viene salvato da Xena e Olimpia, che lo fa fuggire; la guerriera lo convince a unirsi a lei per sconfiggere Marte e Agatone, e il guerriero accetta. I tre si recano poi in una prigione vicina, da cui riescono a far evadere Polissene e Musonio, rinchiusi lì in attesa dell'esecuzione; con loro Xena ha anche chiamato la bella Glafira. Tutti e quattro avevano un tempo combattuto al fianco della principessa guerriera, per poi separarsi e diventare criminali. Comunque accettano di aiutarla contro il dio della guerra in cambio della libertà. I sei arrivano così nel campo di battaglia dove l'armata ateniese è stata distrutta, e qui vedono spade e scudi completamente distrutti; improvvisamente sono attaccati da un gruppo di uomini di Agatone, che hanno strane armature contro cui nessuna arma può nulla, e infatti le spade dei cinque guerrieri si spezzano contro esse. Riescono a liberarsene grazie a Pelusio, che con le sue frecce mette in fuga i nemici; Xena ammette così che devono combattere contro guerrieri che hanno dalla loro il potere del dio Vulcano. Al castello del signore della guerra, Agatone e Marte sono nelle fucine dove vengono forgiate le armi; quando Marte lo avverte che Xena sta arrivando, l'uomo lo rassicura, perché ha forgiato un'arma contro cui neanche il chakram di Xena può vincere. Intanto Xena e gli altri si dividono: lei e Olimpia andranno da re Alceo (Xena e il segreto di Pandora) per dirgli di mobilitare le truppe; in questo modo Agatone penserà che il sovrano voglia combatterlo. Glafira e Polissene vanno in un villaggio a prendere provviste, mentre Volusio e Musonio si intrufolano nel castello di Agatone per poter disegnare poi una mappa dell'interno. Quando si riuniscono, Musonio vuole avere una ricompensa dopo che l'avrà aiutata; nello scontro che ne segue, questi lancia un'ascia contro Olimpia, ma Xena la salva e l'uomo rimane ucciso. Il giorno seguente, il gruppo si intrufola nel castello dopo aver distratto le guardie con delle palle infuocate; ma Xena, Olimpia e Glafira vengono catturate: Volusio e Polissene le hanno tradite e si sono alleati con Agatone per denaro. In realtà Polissene ha solo finto di tradirle, glielo aveva detto Xena; così l'uomo libera le compagne e i quattro si dirigono alla fucina. Messi fuori gioco Volusio e le guardie di Agatone con le armi che lo stesso signore della guerra ha fatto forgiare, Xena fa uscire gli altri dall'edificio mentre lei fa cadere un masso sul fuoco della fucina. La guerriera e Agatone si sfidano: l'uomo estrae la sua arma, un boomerang di metallo, e lo scaglia contro Xena; la principessa guerriera lo distrugge col chakram e i suoi frammenti feriscono al volto Agatone. Xena fugge in tempo dal castello prima che questi esploda. Ora che hanno riconquistato la libertà, Polissene e Glafira decidono di partire insieme, e salutano Xena e Olimpia, che riprendono il loro viaggio.
    Altri interpreti: Kevin Tod Smith (Marte), Jonathan Roberts (Agatone), Jon Brazier (Volusio), Charles Mesure, Katrina Hobbs (Glafira), Stephen Ure (Musonio).

    Xena contro il testimone di Dahak

    Titolo originale: The Deliverer
    Diretto da: Oley Sassone
    Scritto da: Steven L. Sears
    Trama
    Marte sta parlando nel suo tempio con la dea Discordia di una nuova setta; la giovane dea è convinta che Marte debba distruggere il loro tempio di persona, ma il dio della guerra la rassicura: se ne occuperà il suo uomo migliore. Xena sta camminando con Olimpia quando incontrano un gruppo di prigionieri Britanni. Sentendo pronunciare il nome di Cesare da una delle guardie, la guerriera le attacca e libera i prigionieri; questi sono guidati da Oroveso, sacerdote di una nuova divinità che porterà pace e amore sulla Terra, ed erano in Gallia per reclutare mercenari da inviare come aiuto a Boadicea, una vecchia conoscenza di Xena. Olimpia è molto affascinata dall'uomo, e parla con lui del suo culto. Marte intanto appare a Xena e la esorta a distruggere il tempio della setta di cui Oroveso fa parte, perché di rilevante importanza strategica per Cesare. Il gruppo si imbarca per raggiungere l'isola dove si trova Cesare; sulla nave, Xena racconta che una volta finse di allearsi a Boadicea e al suo sposo Pollione; ottenuto il comando della loro armata, ordinò ai loro stessi uomini di ucciderli, ma loro fuggirono. Giunti in Britannia Xena si unisce a Boadicea per sconfiggere i soldati romani che proteggono le coste, ma Olimpia e Oroveso vengono catturati e portati al cospetto di Cesare in persona. All'accampamento di Boadicea, Xena non trova la sua amica; una donna di nome Ilda le si avvicina e quando vede che Oroveso non è con lei, capisce che è stato catturato dai romani. Xena comprende che anche l'amica è in mano di Cesare e prepara un piano per liberarla. Intanto Olimpia e Oroveso sono nell'accampamento del generale romano; l'alba del giorno dopo, saranno portati sulla collina come esca per Xena. Per tutta la notte i due continuano a parlare della divinità in cui crede Oroveso, e Olimpia è sempre più affascinata. Il giorno dopo, la giovane e il sacerdote vengono legati a due croci; uno degli uomini di Cesare si avvicina per spezzare le gambe a Olimpia - su ordine del suo comandante - ma Xena e alcuni uomini intervengono e portano in salvo la giovane e Oroveso. Cesare è costretto a guardare la scena da lontano, e da ordine di far avvicinare tutte le legioni del territorio. Xena e Boadicea decidono di liberare il tempio della setta di Oroveso; sconfitti i romani posti a presidio dell'edificio, organizzano un esercito per conquistare le altre sette colline del territorio, mentre Olimpia rimane con l'amico e gli altri seguaci della divinità. Xena e Boadicea sono pronte all'attacco di Cesare, quando Xena riceve la visita di Marte: il dio le ripete che deve distruggere il tempio, perché quella divinità è malvagia e distruggerà tutto il mondo che lui e gli altri dei hanno costruito; Xena se ne va, rifiutandosi di ascoltare Marte. Mentre l'enorme esercito di Cesare si avvicina, Olimpia è al tempio; quando Ilda cerca di uccidere Oroveso con un pugnale sacrificale, la giovane l'allontana e cerca di mettere in salvo l'amico. Però è costretta a uccidere per la prima volta quando la sacerdotessa le si avvicina di soppiatto con una spada. Oroveso la ringrazia: la sua innocenza e purezza era quello che Dahak, la sua divinità e Signore dell'Eterno Fuoco, aveva bisogno per entrare nel mondo e spargere terrore ovunque. Mentre Olimpia si butta a terra, piangendo, Xena vede delle nuvole addensarsi sopra il tempio e accorre: trova l'amica a terra, distrutta e sconvolta, che le dice cosa ha fatto; alle sue spalle spunta Oroveso, che ringrazia Xena perché è lei che ha portato lì Olimpia. Mentre l'altare esplode e delle fiamme catturano Olimpia e la sollevano in aria, il sacerdote si trasforma in un mostro e attacca Xena. Dopo averlo sconfitto con non poche difficoltà, la principessa guerriera afferra l'amica prima che possa precipitare nel baratro formatosi sotto le fiamme. Il tempio esplode; le due amiche si ritrovano al centro di un anello di pietre, e Olimpia dice a Xena che ormai nulla sarà più come prima, ma ancora non sanno quanto.
    Altri interpreti: Marton Csokas (Oroveso), Karl Urban (Cesare), Kevin Tod Smith (Marte), Jennifer Ward-Lealand (Boadicea), Meighan Desmond (Discordia), Catherine Boniface (Ilda).

    Xena e la Speranza di Olimpia

    Titolo originale: Gabrielle's Hope
    Diretto da: Charles Siebert, Andrew Merrifield
    Scritto da: R. J. Stewart
    Trama
    Olimpia continua ad essere tormentata dalla sua prima uccisione e, come le dice Xena, è giusto: il suo spirito e il suo corpo si stanno ribellando; in effetti la giovane si sente male e continua ad avere la nausea. Le due progettano di abbandonare la Britannia - con grande sollievo di Olimpia - ma mentre attraversano una foresta vengono attaccate da tre donne volanti: sono banshee, spiriti demoniaci che assumono sembianze di donne prima di attaccare per poi ritornare inconsistenti; Xena non riesce a colpirle, ma per qualche strana ragione le tre trattano con riverenza Olimpia, indicandola come la prescelta. Le due amiche si allontanano e si recano ad un villaggio vicino; mentre Olimpia mangia alla taverna - dimostrando una certa fame - Xena va al porto per trattare con il mercante Asdrubale per un viaggio fino ad Atene. La taverna viene attaccata da un gruppo di cittadini, che appiccano fuoco all'edificio per bruciare la strega (Olimpia); mentre la giovane cerca di uscire, Xena lotta al porto contro dei soldati con un ciondolo che rappresenta un cuore trafitto. Sconfitti i nemici, cerca l'amica che intanto è riuscita a fuggire ed è scappata nella foresta; qui la principessa guerriera evita il linciaggio della giovane, e interrogando i cittadini essi dicono loro che i guerrieri col cuore trafitto hanno detto loro di ucciderla. Olimpia, in salvo, è circondata dalle banshee e viene trattata con grandi onori: lei infatti aspetta un bambino la cui nascità segnerà l'avvento del male. Questo spiegherebbe le nausee della giovane e le strane voglie mostrate alla taverna. Xena porta l'amica al sicuro nel castello dei guerrieri col cuore spezzato, luogo in cui le banshee non possono entrare. Mentre Olimpia si riposa nella stanza e la gravidanza procede velocemente, Xena affronta i guerrieri e li interroga su cosa l'amica abbia in grembo: questi spiegano loro che quando Olimpia fu sollevata dalle fiamme di Dahak nel suo tempio, il dio mise nel suo grembo il suo seme divino; alcuni di loro credono che il bambino sarà buono, altri vogliono ucciderlo perché è anche il figlio del male. Due guerrieri, Casvalan e Goewin, si schierano al fianco di Xena e difendono Olimpia mentre la principessa guerriera l'aiuta a partorire: è una bambina. La giovane decide di chiamarla Speranza, perché è questo che significa per lei. Quella notte, Goewin si allontana sospettoso e Xena lo segue; Speranza, che grazie alla sua parte divina è già cresciuta come se avesse qualche anno, strangola con la sua collana Casvalan. L'altro guerriero ha fatto entrare le banshee nel castello perché vuole avere il favore di Dahak; Xena lo colpisce, ma gli spiriti sono entrati. Tornata dall'amica, scopre il cadavere di Casvalan e si avvicina a Speranza per ucciderla; Olimpia si sveglia e non crede ai suoi occhi. Mentre Xena è distratta a combattere le banshee, la giovane fugge con l'aiuto di una di loro. Sconfitti gli spiriti, la guerriera la insegue fino ad un dirupo; cercando di convincerla che Speranza è il male, si sconvolge quando Olimpia getta un urlo disperato gridando il suo nome. Raggiuntala la trova che guarda nel vuoto: Speranza ha cercato di ucciderla e lei l'ha gettata. Xena sente un pianto venire da una caverna; malgrado le proteste dell'amica, va a controllare: è solo un topo. Scusandosi per non aver avuto fiducia di lei, Xena riparte con Olimpia. Un bambino è in una cesta che scorre sulle acque. Quella notte all'accampamento, Olimpia parla con la figlia, chiedendole di fare la brava.
    Altri interpreti: Peter Feeney (Casvalan), Robert Harte (Goewin), Mark Clare (Eudosio), Micelle Huirama (Banshee), Nicola Brown (Banshee), Catherine Boniface (Ilda).

    Xena contro il Dragone Verde

    Titolo originale: The Debt (Part 1)
    Diretto da: Oley Sassone
    Scritto da: Robert Tapert, R. J. Stewart
    Trama
    Xena e Olimpia sono accampate per la notte, quando vengono raggiunte da un messaggero dello "Spirito delle acque"; questi è inseguito da un gruppo di guerrieri cinesi che attaccano le due. Dopo averli sconfitti, Xena si reca dall'uomo ormai morente per sentire il suo messaggio: il Dragone Verde è diventato troppo potente e va fermato. Scossa dalla notizia, Xena decide di partire per uccidere il Dragone nonostante le proteste di Olimpia; dopo aver detto all'amica di restare indietro, la giovane si rifiuta e partono insieme per il lungo viaggio. Per strada, Olimpia chiede a Xena chi sia il Dragone Verde, così la principessa guerriera comincia a raccontare. Anni prima, dopo che Cesare l'aveva ferita nello spirito e nel corpo, unì le sue forze al guerriero Aristarco (Xena e il figlio dei centauri); giunti nelle terre orientali, i due guerrieri avevano deciso di attaccare le due famiglie reali della Cina. I due ricevettero la visita di Ming Tzu, capo di una delle famiglie, e del figlio dodicenne Ming T'ien; il ricco nobile informò la coppia che sarebbe rimasto neutrale se avessero attaccato il territorio di Lao, il capo dell'altra famiglia. In cambio chiese la metà del bottino che i due avrebbero ottenuto dall'invasione. Xena rifiutò la proposta ad alta voce, facendo infuriare sia Aristarco che Ming Tzu. Più tardi, all'accampamento giunse la sposa del grande Lao, Lao Ma, venuta al posto del marito in quanto malato. Aristarco propose anche a lei la stessa offerta fatta a Ming Tzu, ma Xena si ingelosì quando l'uomo e la donna si avvicinarono troppo; decise così di ucciderla, ma Lao Ma la sconfisse facilmente senza nemmeno toccarla, usando dei poteri mentali incredibili. La donna avvisò Aristarco che il loro accordo era saltato; infuriato con Xena, il guerriero le disse di andarsene dall'accampamento, o l'avrebbe uccisa. Xena portò avanti così un suo piano: rapì il giovane Ming T'ien per chiedere il riscatto a suo padre. Saputo dell'accaduto, Aristarco si recò al rifugio della guerriera che gli spiegò il suo piano: avrebbe riconsegnato il bambino in cambio di oro e cavalli, e Aristarco avrebbe ricevuto il cinque per cento del bottino. All'incontro con Ming Tzu, Aristarco tradì però Xena e la consegnò al potente uomo assieme a suo figlio. A questo punto, Olimpia non riesce a credere a quanto la sua amica fosse un tempo crudele e spietata, così rinuncia a seguirla in Cina. Così la principessa guerriera continua il viaggio da sola, nonostante l'amica cerchi di convincerla a non partire; mentre è sulla nave che la porterà dall'altra parte del mondo, Xena ripensa al suo secondo incontro con Lao Ma... Catturata da Ming Tzu, la guerriera fu portata nel territorio di Lao per una battuta di caccia dove la preda era proprio lei. Nel bosco, la carovana di Ming Tzu incontra Lao Ma, che concesse all'uomo il permesso di cacciare Xena nei suoi territori. La donna diede anche un regalo al giovane Ming T'ien, ma questi la trattò con disprezzo e buttò via il regalo; rimproverato dal padre, il fanciullo diede solo un'occhiata al ricamo fatto da Lao Ma raffigurante il suo stemma personale: un drago verde. Ming Tzu liberò Xena e la fece inseguire dai suoi cani; ancora lenta nei movimenti dopo che Cesare le fece spezzare le gambe (Xena e Giulio Cesare), la guerriera fu presto raggiunta dai cani. Ma Lao Ma intervenne e la salvò, portandola al sicuro nel suo palazzo: infatti la donna spiegò di avere l'abilità di vedere l'animo delle persone, e avendo guardato in quello di Xena vide che lei era in grado di imprese straordinarie. Nel presente, Xena riesce a intrufolarsi nel palazzo di Ming T'ien, il Dragone Verde. Raggiunta la sua stanza da letto, sta per affondare un coltello nelle lenzuola quando queste si alzano: Olimpia è sotto di esse, vestita con abiti cinesi, e la supplica di fermarsi; non poteva permetterle di compiere un omicidio, così ha avvertito Ming T'ien, che entra nella stanza irato e fa catturare la principessa guerriera.
    Altri interpreti: Marton Csokas (Aristarco), Jacqueline Kim (Lao Ma), Grant McFarland (Ming Tzu), Daniel Sing (Ming T'ien), Daniel Lim (Ming T'ien dodicenne).

    Xena e le perle di saggezza

    Titolo originale: The Debt (Part 2)
    Diretto da: Oley Sassone
    Scritto da: Robert Tapert, R. J. Stewart
    Trama
    Ming T'ien ordina che Xena venga gettata in prigione e proibisce a Olimpia di farle visita prima del processo; le racconta che a Xena deve molto, perché quando era giovane gli aveva insegnato come governare ed essere spietato, al contrario di suo padre, un essere sensibile e piagnucoloso. Intanto Xena scopre che gli altri prigionieri vengono tutti dal regno di Lao, ed è molto sconvolta quando scopre da uno di loro che Lao Ma è stata giustiziata su ordine di Ming T'ien. La guerriera continua così a ricordare il suo passato. Dopo averla salvata da Ming Tzu, Lao Ma la vestì con stoffe cinesi e le fece vedere i suoi poteri telecinetici; quando la guerriera le chiese di insegnarglieli, Lao Ma disse che deve liberare la mente, non pensando a tutti i pensieri violenti e malvagi che la caratterizzavano; doveva smettere di volere e desiderare. Come prima prova, le disse di servire qualcuno che odiava: Ming Tzu, venuto a cena nel palazzo della donna col figlio Ming T'ien; servendo il nemico, Xena represse il desiderio di ucciderlo e riuscì a controllare i propri istinti. Più tardi, Lao Ma portò la guerriera a visitare il suo sposo: Xena scoprì che la donna lo teneva in vita usando la pressione - la stessa che usa lei quando interroga i nemici - su alcuni punti del suo corpo; gli rivelò infatti che se il suo sposo fosse morto, sarebbe scoppiata una guerra per il trono, ma tenendolo in vita lei riuscì a trasformare la sua pessima reputazione di tiranno malevolo in quella di un sovrano giusto e buono, amato dal suo popolo. Rivelò anche a Xena di essere la madre di Ming T'ien. Nel presente, Olimpia sembra aver convinto il Dragone Verde a liberare Xena se questa chiederà perdono; ma quando viene interrogata al proposito, la guerriera ripensa al momento in cui Lao Ma le guarì le gambe ancora fuori uso. Ming T'ien, vedendo che la nemica rimane impassibile, la condanna a morte e poi da a Olimpia il permesso per visitarla. Nella prigione, Olimpia chiede scusa all'amica per averla tradita e Xena la perdona, ma le dice anche che si sentirà felice solo quando Ming T'ien sarà morto perché vuole vendicare Lao Ma, che le aveva salvato non solo la vita ma anche lo spirito. Racconta poi a Olimpia che Lao Ma organizzò un incontro con Aristarco per formare con lui e Ming Tzu una triplice alleanza, mentre lei, Xena, avrebbe protetto il suo popolo come sua principessa guerriera (è Lao Ma a darle questo titolo). Ma quando anche Aristarco e Ming Tzu pretesero di avere Xena, i quattro organizzarono un gioco coi dadi: chi avrebbe vinto, avrebbe avuto Xena e una parte del corpo degli altri tre. Xena vinse, e Aritarco gli concesse il suo cuore, ma da Ming Tzu Xena pretese il cuore in senso letterale, e lo uccise. Quando stava per uccidere anche suo figlio, però, Lao Ma lo difese e allontanò Aristarco e Xena con la forza della mente. Solo ora, dopo tanti anni, Xena dice a Olimpia di aver capito che Lao Ma voleva solo la pace per il suo popolo e voleva allontanare lei dalla via del male che aveva intrapreso. Giunta l'ora dell'esecuzione, Xena viene portata nel salone di Ming T'ien; legata ad una croce parallela al suolo, il boia le si avvicina con una sega per ucciderla. Ricordando gli insegnamenti di Lao Ma, Xena si libera con la forza del pensiero e provoca un terremoto che fa crollare il palazzo. Quando Ming T'ien esce dalle macerie, fa allontanare Olimpia, promettendole che non lo ucciderà. Il sovrano l'affronta: è stato lui stesso a uccidere Lao Ma, perché dato che era sua madre lei non avrebbe mai messo in repentaglio la vita di suo figlio per salvarsi. Consegna poi alla guerriera la spilla che Lao Ma le regalò, dicendo che era il suo ultimo desiderio. Olimpia torna nella stanza, Ming T'ien è seduto sul trono e Xena gli dice che ormai non ha più potere; poi raccoglie il libro in cui Lao Ma aveva racchiuso tutta la sua saggezza e si allontana con Olimpia, felice che non abbia portato a termine il suo piano. Ma non è così: ha ucciso Ming T'ien con la spilla da lui datole, e poi l'ha posizionato sul trono per far credere a Olimpia che fosse ancora vivo.
    Altri interpreti: Marton Csokas (Aristarco), Jacqueline Kim (Lao Ma), Grant McFarland (Ming Tzu), Daniel Sing (Ming T'ien), Daniel Lim (Ming T'ien dodicenne).

    Xena e la regina Cleopatra

    Titolo originale: King Of Assansins
    Diretto da: Bruce Campbell
    Scritto da: Adam Armus, Nora Kay Foster
    Trama
    Mentre sta interrogando un prigioniero, Xena è sorpresa di trovare in galera anche l'amico Corilo, arrestato per aver rubato una gallina; Xena lo fa liberare e gli dice di raggiungere Olimpia nel villaggio mentre il capo dell'uomo che stava interrogando. Intanto Autolico e un uomo mascherato entrano in una stanza del palazzo di un signore della guerra per rubargli la spada che tiene lì; quando il guerriero li scopre, l'uomo mascherato lo uccide brutalmente nonostante le proteste del re dei ladri. L'assassino si toglie la maschera: è Corilo. Il giorno dopo, Autolico lo trova nella piazza del villaggio; nervoso, cerca di dargli la spada e gli dice che è molto pericoloso. Corilo è soddisfatto di sentirsi definire così, ma quando Olimpia lo raggiunge lo prende per un orecchio e gli chiede perché l'ha fatta aspettare per così tanto. Autolico è confuso: non è assolutamente come l'assassino con cui è in combutta. Corilo spiega che molto probabilmente ha incontrato il suo fratello gemello, Ceneo, un assassino a pagamento. Olimpia decide così di fermarlo anche se Xena non è lì presente ed escogita un piano: Autolico metterà la spada dove Ceneo gli ha detto di metterla e poi aspetterà l'arrivo dell'assassino. Il ladro entra così nella stanza designata e getta una corda dalla finestra per far arrampicare Olimpia e Corilo; viene interrotto da una donna che entra con le sue ancelle. Autolico chiude la finestra, tagliando la corda e facendo precipitare Corilo, che viene arrestato assieme ad Olimpia. Intanto Autolico scopre che la donna è Cleopatra, la regina d'Egitto, e che Ceneo vuole uccidere lei. Ella è in Grecia per assumere il controllo di un'armata per invadere l'Egitto e prendere il trono che le è stato usurpato dal fratello Tolomeo. Quando scopre Autolico, questi le dice che se sta cercando un'armata, non c'è miglior comandante di Xena; la regina accetta la spiegazione e gli permette di esporre la sua offerta. In prigione, Corilo avverte Potino, il capo delle guardie, della congiura contro Cleopatra, così viene liberato; lascia però Olimpia in cella, avvertendola che è meglio per lei se non incontra Ceneo. Credendolo Ceneo, Potino, il responsabile dell'attentato, lo lascia vagare per il palazzo e fa chiudere tutte le porte dell'edificio. Il vero Ceneo trova Autolico nella stanza che Cleopatra gli ha assegnato: gli ordina di raggiungere Cleopatra al suo bagno reale e, quando le guardie usciranno dalla stanza, lui agirà. Con la regina, Autolico cede ai suoi atteggiamenti seduttivi, ma la convince a far rimanere le guardie. Corilo e Ceneo si trovano faccia a faccia; Ceneo deride il fratello, la pecora nera della famiglia - fatta di signori della guerra e assassini - ma il giovane gli intima di lasciar stare Cleopatra e Olimpia. Intanto proprio quest'ultima è fuggita di prigione e si traveste da ancella della regina; trovato Autolico, lo convince a non dire ancora nulla a Cleopatra, ma di recarsi subito da Potino. La giovane lo trova subito e viene raggiunta da Corilo e Autolico; credendo di avere di fronte Ceneo, Potino ordina che la giovane e il ladro vengano gettati in prigione, ma Xena interrompe le guardie e le sconfigge. La guerriera escogita poi un piano: Olimpia cercherà Corilo, Autolico cercherà Ceneo e lei andrà da Cleopatra. Autolico trova per prima la regina, e vengono interrotti da Ceneo. Xena lo ferma prima che uccida Cleopatra, e quando Potino con le guardie li raggiunge inizia una piccola battaglia. Quando il capo delle guardie cerca di uccidere Corilo, Ceneo, con sorpresa di tutti, lo uccide: nessuno può toccare suo fratello, tranne lui. Ceneo viene imprigionato nelle celle del villaggio, mentre Cleopatra dà un caloroso saluto ad Autolico e dice a Xena di andare a trovarla in Egitto: le riserverà un benvenuto indimenticabile.
    Altri interpreti: Bruce Campbell (Autolico), Ted Raimi (Corilo/Ceneo), Gina Torres (Cleopatra), Jonathon Hendry (Potino).

    Xena e la congiura al tempio

    Titolo originale: Warrior...Priestess...Tramp
    Diretto da: Robert Ginty
    Scritto da: Adam Armus, Nora Kay Foster
    Trama
    Nella piazza di un villaggio, Xena affronta il guerriero Didaco; quando questi estrae la spada per lottare, la guerriera stupisce tutta la folla buttando a terra le armi e spogliandosi dell'armatura. Didaco la cattura e ordina ai suoi uomini di bruciarla sul rogo. Quando Olimpia arriva, l'amica è già legata ad un palo e viene dato fuoco alla legna che la circonda; pensando in una trovata di Xena per metterla alla prova, la giovane si ingegna in tutti i modi possibili per liberarla. Le due fuggono e riescono a nascondersi dagli uomini di Didaco; a questo punto Olimpia è confusa dall'atteggiamento dell'amica, e capisce così che deve trattarsi o della principessa Danae o di Melania (Xena e l'intrigo a corte). In realtà si trova di fronte a Leah, la sacerdotessa vergine di Eriane. Portatala da Xena, la sacerdotessa spiega loro che Eriane le aveva ordinato di indossare l'armatura rinchiusa nel suo armadio e di affrontare Didaco. La principessa guerriera pensa così che qualcuno stia usando la devozione di Leah per ucciderla, e decide di riportarla al tempio. Qui una delle guardie, Toracle, dice loro che la sacerdotessa è sull'altare; la sacerdotessa è intenta a raccontare una barzelletta per intrattenere i fedeli, e Xena capisce subito che è in realtà Melania e decide di chiederle spiegazioni. La donna spiega alla guerriera che Basilide, il sommo sacerdote, l'aveva convinta ad interpretare la parte della sacerdotessa dopo averle raccontato di come Leah era scomparsa. Xena ordina all'amica di rimanere nella sua stanza mentre lei cercherà indizi indossando una veste da sacerdotessa. Intanto Olimpia sta portando Leah alla taverna di Melania per nasconderla; qui incontrano Corilo, che sembra avere molto successo con le donne che vi lavorano. Al tempio, Melania è nella stanza di Basilide dove trova un medaglione con una stella rappresentata; Basilide la scopre, e lei gli chiede se è veramente un sacerdote. L'uomo la minaccia: se dirà qualcosa a qualcuno la ucciderà. Subito dopo, il sacerdote viene raggiunto da Toracle: la vera Melania è nel tempio a bere il vino sacrificale, così i due capiscono che quella appena uscita dalla stanza non era lei. Quando la donna viene raggiunta da Basilide e socio, dice loro - credendole persone oneste - che Xena e al tempio per scoprire chi vuole uccidere Leah; dice anche che la sacerdotessa è alla sua taverna fingendo di essere lei. Basilide le dice che ha ancora bisogno di lei per il rituale di quella sera, poi dice a Toracle di mandare degli uomini alla taverna per uccidere la sacerdotessa. Xena rincontra Melania e le spiega chi sia in realtà Basilide: è un Deliano, e come tale disprezza le vergini di Eriane e intende ucciderle tutte. La guerriera viene poi raggiunta da Toracle, che cerca di ucciderla; Xena lo sconfigge e lo interroga: scopre così il piano di Basilide e si reca alla taverna. Qui, intanto, le ragazze di Melania pensano a mettere fuori gioco i guerrieri del tempio; quando tutti sono lì al sicuro, però, si rendono conto che Corilo è andato al tempio per salvare Melania perché crede ancora che lei sia lì. Così Xena, Olimpia e Leah vanno a salvarlo, mentre Basilide cattura Melania perché porti a termine il suo compito. Al tempio, il sacerdote e Toracle spiegano a Melania che intendono avvelenare le vergini di Eriane e che lei deve solo leggere una pergamena scritta nel linguaggio antico di Eriane. Intanto, Xena cerca di entrare nell'edificio dal retro, ma fingendosi Leah viene catturata da Toracle e gettata in cella con Corilo. Riusciti a liberarsi, i due corrono alla sala della cerimonia, mentre Olimpia e Leah si fanno strada tra le guardie nella stessa direzione. Nel salone del tempio, Melania legge la pergamena e le vergini cadono svenute; quando però la donna continua a parlare nel linguaggio antico, le vergini si rialzano e sputano il veleno: Leah, fingendosi Melania, ha detto loro di non ingoiare. Segue una battaglia a cui Olimpia, Xena, Melania e Corilo prendono parte. Leah finisce con un pugno il falso sacerdote, e poi chiede scusa a Xena e Olimpia per aver giudicato male il loro modo di vivere la vita.
    Altri interpreti: Lucy Lawless (Leah/Melania), Ted Raimi (Corilo), MacGregor Cameron (Basilide), Ted Clarke (Toracle), Matty J. Ruys (Didaco).

    Xena e l'incantesimo di Venere

    Titolo originale: The Quill Is Mightier...
    Diretto da: Andrew Merryfield
    Scritto da: Hilary J. Bader
    Trama
    La dea Venere, vedendo che i suoi templi vengono vandalizzati da giovani che venerano Xena invece che lei, viene convinta dal fratello Marte che la colpa è di Olimpia, che coi suoi scritti ha trasformato Xena in leggenda. Così la dea si reca nell'accampamento notturno delle due e getta un incantesimo sulla pergamena con cui Olimpia sta iniziando un nuovo racconto in cui è lei l'eroina e non Xena. La mattina dopo, la giovane scopre che tutto quello che ha scritto la sera prima è diventato realtà: Xena è andata a pescare, lei viene attaccata da cinque barbari che mette in fuga con straordinarie abilità che di solito non possiede, e Corilo è lì con lei (Corilo è lì perché la frase scritta da Olimpia in inglese ha due significati: "alla mattina si risvegliò con un idiota" e "alla mattina si risvegliò di soprassalto"). Più tardi, i due sono alla taverna di un villaggio e Olimpia comincia a scrivere sulla pergamena le cose che più le vanno a genio; quando però cominciano ad esserci guai, lei inizia a mandare a delle caverne lì vicino chi le dà fastidio: per esempio i barbari che l'avevano svegliata al mattino, quando stanno per attaccare un villaggio, sentono il bisogno di trovare un luogo dove andare a dormire. Intanto Marte visita uno dei suoi guerrieri, Telonio: Xena ha lasciato la valle e al suo segnale potrà invaderla e razziare i villaggi. Olimpia è decisa a usare la pergamena per mettere fine alla guerra nel mondo, ma quando scrive una frase d'effetto sul foglio, Marte cade dal cielo privo dei suoi poteri. Per ridarglieli, la giovane scrive che la forza che ha incantato la pergamena perde tutti i suoi problemi: Venere cade dal cielo sopra il fratello e nelle sue stesse condizioni. Decide così di scrivere che Xena ritorna dal suo viaggio, per farsi aiutare a risolvere la situazione; ma quando fornisce una descrizione dettagliata dell'amica, è Minia (Xena contro il gigante) a fare la sua comparsa. Dopo aver fallito diversi tentativi, il gruppo va alla ricerca di un lago o un fiume per vedere se la guerriera è lì in zona a pescare. Più tardi, di nuovo al villaggio e senza Xena, Corilo chiede consigli a Venere per conquistare Olimpia; decide così di scrivere una frase d'amore sulla pergamena, ma davanti a loro compaiono tre Olimpie nude, che la vera Olimpia spedisce alle caverne. Così il giovane decide di farle un regalo, scambiando il fodero della sua spada per una collana; Olimpia è molto colpita dal gesto, ma quando scopre cosa ha barattato Corilo per il regalo, si infuria e lo spedisce alle caverne: infatti vi aveva nascosto dentro la pergamena incantata. Olimpia e Marte seguono le tracce del carro del venditore ambulante che ora possiede la pergamena, e iniziano a provare una forte attrazione l'uno per l'altra. Il gruppo finisce per ritrovarsi proprio alle caverne, dove la pergamena passa di mano in mano; alla fine l'ambulante se ne impossessa e corre fuori, seguito dalle Olimpie nude, i barbari, Minia e tutti quelli che erano stati spediti lì: Olimpia, non riuscendo a far venire Xena da loro, ha mandato la pergamena da lei. Telonio prende questa strana processione per il segnale promessogli da Marte e ordina ai suoi uomini di cominciare l'invasione. Il gruppo viene presto raggiunto da Xena, che ha la pergamena e un grande carro pieno di pesci; interrogata Venere sulle parole dell'incantesimo, la guerriera capisce che tutto tornerà come prima se Olimpia scriverà i fatti che avvengono tali e quali sono, senza fronzoli e licenze poetiche. Così, mentre Xena attacca Telonio e i suoi uomini usando il pesce pescato, Corilo e gli altri fanno una cronaca dei suoi movimenti a Olimpia, che scrive tutto sulla pergamena. Funziona: Marte e Venere tornano in possesso dei loro poteri e li testano subito, Marte cacciando Telonio con una sfera di energia, Venere su Corilo e Minia, facendo scambiare ai due un profondo bacio appassionato. I due fratelli tornano poi sull'Olimpo, Minia torna da Timeo, il suo uomo, e Olimpia scrive la parola fine sulla pergamena.
    Altri interpreti: Ted Raimi (Corilo), Kevin Tod Smith (Marte), Alexandra Tydings (Venere), Alison Wall (Minia), Stephen Hall (Telonio).

    Xena e la figlia del Male

    Titolo originale: Maternal Instincts
    Diretto da: Mark Beesley
    Scritto da: Chris Manheim
    Trama
    Xena e Olimpia raggiungono il villaggio di Caleipo (Xena e il figlio dei centauri) per presenziare ad un incontro dei capi dei centauri, e la guerriera è molto felice di poter riabbracciare suo figlio Seleuco, che continua a ignorare l'identità di sua madre. Nel frattempo, una bambina dell'età di Seleuco di nome Fayla sta giocando vicino a un cratere di lava, da cui improvvisamente salta fuori Callisto. Al villaggio dei centauri, Olimpia è lieta di incontrare l'amica Anfitea, ora regina della amzzoni, qui con il figlio Xenan, futuro re dei centauri. La giovane racconta così all'amica che mentre erano in Britannia ebbe una bambina, cui diede il nome Speranza, ma che purtroppo morì. Nel frattempo Callisto incendia i totem dei centauri e uccide le sentinelle; Xena capisce subito chi è il responsabile, ma non capisce come la sua nemica si sia potuta liberare dalla sua prigione di lava in cui lei stessa l'aveva spedita (Xena contro Velsinea). Olimpia è sola nella capanna di Anfitea e viene raggiunta da Fayla, che ha un messaggio per Xena da parte di una "donna cattiva": conosce il suo segreto, e lo porterà nella tomba; la principessa guerriera capisce così che Callisto sa che Seleuco è suo figlio e ha intenzione di ucciderlo. Mentre Xena fa nascondere suo figlio nelle caverne di Issione, Olimpia cerca Fayla - scomparsa misteriosamente - prima che la trovi Callisto; ma la bambina è in realtà Speranza: ha liberato lei la folle guerriera, a cui si è alleata per distruggere ciò che è più caro a Xena, incluso Seleuco. Quando Olimpia la trova, vede che ha con sé un agnellino di legno, lo stesso che lei diede a sua figlia appena nata: capisce così che sua figlia è lì con lei, e le fa promettere di aspettarla lì. Xena corre con Seleuco incappucciato in una foresta, ma vengono presto trovato da Callisto; la folle guerriera mette fuori gioco Xena e si avvicina a suo figlio per ucciderlo, ma è insieme sorpresa e delusa quando vede che è in realtà Olimpia. Capisce che l'hanno ingannata, e prima di sparire dice che dopotutto neanche lei può essere in due posti allo stesso momento; la principessa guerriera capisce così che non sta agendo da sola. Nelle caverne di Issione, Caleipo viene confrontato e ucciso da Speranza; quando lo trovano morente, Olimpia comincia a temere a ragione che la colpa sia di sua figlia. Seleuco è afflitto dalla perdita del padre adottivo, e convince Xena a portarlo con lei e Olimpia quando ripartiranno; la guerriera ordina ai centauri di unirsi per attaccare Callisto, che intanto trama con Speranza per uccidere tutti i loro figli: così non ci sarà più un futuro per la loro nazione. Più tardi, Olimpia ritrova la figlia e le rivela la verità, commossa. Speranza le fa credere di essere diventata buona e si fa condurre dalla madre, che si fida ciecamente, nel luogo dove Seleuco è nascosto. Dopo aver parlato con Xena e averle rivelato tutto su Fayla/Speranza, le due corrono al nascondiglio e trovano Seleuco privo di vita; Xena caccia Olimpia, da cui si sente tradita, e rimane sola col corpo del figlio e col suo dolore. Anfitea si nasconde con i bambini nelle caverne di Issione, mentre Olimpia decide di fuggire con Speranza e mette del veleno in una bisaccia, mentre Xena affronta Callisto; la folle guerriera le dice che ormai la lotta tra loro è finita, dato che ha raggiunto il suo scopo: farla soffrire come lei ha fatto soffrire lei. Ma ormai Xena desidera porre fine alla sua esistenza, e le due cominciano a lottare; la battaglia si sposta nelle caverne dove, dopo aver fatto uscire i bambini e Anfitea, Xena fa crollare il soffitto seppellendo la rivale. Olimpia è in una radura con accanto il corpo della figlia morta; quando avvicina alla bocca la bisaccia col veleno per uccidersi, non ci riesce e rimane a fissare Speranza morta. Quella sera, durante la cerimonia funebre di Seleuco e Speranza, Xena accusa l'amica di aver tradito la sua fiducia, e le dice che non vuole mai più aver a che fare con lei. Le due, col cuore spezzato, prendono due strade separate.
    Altri interpreti: Hudson Leick (Callisto), David Taylor (Seleuco), Amy Morrison (Fayla/Speranza), Danielle Cormack (Anfitea), Jeff Boyd (Caleipo), Reece Rodewyk (Xenan).

    Xena e la Ruota del Fato

    Titolo originale: The Bitter Suite
    Diretto da: Oley Sassone
    Scritto da: Steve L. Sears, Chris Manheim
    Testi di: Joseph Lo Duca, Pamela Phillips Oland, Dennis Spiegel
    Trama
    Olimpia è in un capanno delle amazzoni per subire un rituale di purificazione; Corilo è preoccupato, ma la regina Anfitea lo rassicura: solo toccando il fondo del suo dolore Olimpia riuscirà a superarlo. Intanto Xena è sulla cima di una montagna innevata a cantare il suo dolore, quando viene raggiunta da Marte, che la esorta a vendicare la morte di suo figlio uccidendo Olimpia; la guerriera, piena di dolore e odio, irrompe così nel villaggio amazzone. Prima che Corilo riesca a portare via Olimpia, Xena usa la sua frusta sui piedi dell'ex amica, legandoglieli, e la trascina via fino a un dirupo sotto il quale c'è una cascata e il mare. Quando sta per gettarla nelle acque, Olimpia rinviene e si libera; urlandosi il loro odio reciproco, le due si attaccano e precipitano entrambe nelle acque, mentre una strana musica comincia a invadere le loro orecchie. Xena viene aiutata a uscire da un fiume da Callisto, vestita come Il Matto dei tarocchi, che la risveglia con un bacio. La donna, molto diversa da quella conosciuta da Xena, la introduce in quel luogo magico il cui nome è Illusia e in cui si comunica solo in rime e canzoni. Lei sarà la guida di Xena e l'aiuterà ad affrontare i suoi demoni interni; la guerriera, ora vestita come La Sacerdotessa dei tarocchi, la guarda girare una enorme ruota della fortuna circondata da creature fantastiche parlanti. Poi Callisto la invita a girarla lei stessa per conoscere il suo destino; quando la porta via, l'ombra di Xena rimane sulla ruota: è il tormento. Intanto Olimpia emerge da un altro fiume con l'aiuto di Corilo, vestito come L'Appeso dei tarocchi. La fanciulla è sorpresa di vedere l'amico creare un vestito con l'erba del prato e lo indossa, coprendo la sua nudità; poi i due partono insieme. Xena raggiunge un villaggio abitato da guerrieri, che l'acclamano per la sua venuta; su un trono è seduto Marte, ora Imperatore dei tarocchi, che la celebra per essere tornata sulla sua via. Nel frattempo Olimpia raggiunge Potidea, il suo villaggio natale, e viene accolta dai concittadini e dalla sorella Leuca. Xena e Olimpia, spinte dalle rispettive parti (guerrieri e contadini), si scontrano e, durante la sfida, Xena uccide Olimpia. Fortunatamente è solo un'illusione, perché Olimpia avanza verso di lei ancora in vita; le due vengono risucchiate dalla ruota della fortuna e si ritrovano in un luogo oscuro. Qui cominciano a rinfacciarsi le proprie colpe e a urlarsi il loro odio, finché dalla ruota non escono delle fiamme: è il malvagio dio Dahak, padre di Speranza, che cattura Olimpia. Xena l'afferra per salvarla, ma vengono entrambe catapultate nel tempio della divinità, dove Olimpia ha ucciso Ilda e dove tutto è cominciato. Dalle tombe iniziano a uscire delle figure incappucciate: Callisto, Marte, Cesare e Oroveso, che rappresentano l'odio; le due amiche si ritrovano legate a una croce e a un altare, mentre due figure ancora incappucciate si avvicinano: sono loro stesse. Le due amiche si affrontano e alla fine riescono a sconfiggere l'odio, riappacificandosi. Libere dalle loro colpe, raggiungono una parete oltre il quale una cascata nasconde l'uscita di quel mondo; proprio lì vedono la figura di Seleuco, il figlio di Xena. Olimpia l'attraversa con facilità, ma Xena viene fermata perché le bruciano le mani. La figura del tormento si toglie il cappuccio: è Ming T'ien. Olimpia accusa Xena per non averle detto di aver ucciso il malvagio sovrano cinese, ma Xena chiede perdono prima a lei e poi a Seleuco per non avergli mai detto di essere sua madre. Ora libera, può attraversare la cascata e dire addio al figlio. Lei e Olimpia si ritrovano sulla riva del mare, di nuovo insieme e piene di amore e compassione l'una per l'altra.
    Altri interpreti: Susan Wood (Olimpia - parti cantate), Kevin Tod Smith (Marte), Ted Raimi (Corilo), Hudson Leick (Callisto), Michelle Nicastro (Callisto - parti cantate), Danielle Cormack (Anfitea), Willa O'Neill (Leuca), David Taylor (Seleuco), Daniel Sing (Ming T'ien).

    Xena contro l'armata persiana

    Titolo originale: One Against An Army
    Diretto da: Paul Lynch
    Scritto da: Gene O'Neill, Noreen Tobin
    Trama
    Olimpia si sta allenando per riuscire a fare i salti acrobatici di Xena, ma si storta la caviglia. Quando la giovane, troppo orgogliosa per ammettere di aver fallito, non vuole farle vedere il piede, Xena usa il chakram e le rompe uno stivale: la caviglia è già molto gonfia. Mentre le due sono a un ruscello per bagnarla, uno spartano di nome Filippide le raggiunge: l'armata di cui faceva parte è stata distrutta dai persiani a Maratona, che intendono attaccare Atene e conquistare la Grecia; Xena gli chiede così se se la sente di correre ad avvisare la città che presto subiranno un attacco, ma lo avverte che se non starà attento, potrebbe morire per lo sforzo. L'uomo riparte, mentre Xena e Olimpia si incamminano: intendono far deviare l'armata causando una frana al passo delle Termofili, così dovrà raggiungere Atene attraversando Tripoli, villaggio in cui Xena ha nascosto in passato delle armi e dove potranno contare sull'aiuto di una milizia. Mentre si affrettano, incontrano un disertore spartano, Doride; questi spiega loro di essere fuggito per poter rivedere suo figlio e il suo villaggio, che Xena dice essere famoso per le sue cascate, e l'uomo conferma la notizia. La guerriera gli dà un'altra opportunità: le accompagnerà a Tripoli. Mentre sono in viaggio alcuni persiani gli attaccano; Olimpia si mette al riparo con Argo, mentre Xena combatte; Doride però rimane bloccato, e quando Olimpia gli si avvicina per dirgli di mettersi al sicuro viene colpita alla spalla da una freccia. Messa in fuga la piccola truppa, Xena estrae la freccia e disinfetta la ferita, ma ora devono assolutamente andare a Tripoli: la freccia era avvelenata, e hanno bisogno dell'antidoto. Xena manda Doride ad avvertire Tripoli che subiranno un attacco perché il passo delle Termofili è chiuso; Olimpia dice che non c'è stata una frana al passo, e Xena aggiunge che non ci sono cascate al villaggio di Doride: egli è una spia persiana, e dicendogli che il passo è bloccato non dovranno procurare una frana. Le due raggiungono così il villaggio, che è però stato abbandonato e distrutto dai suoi stessi abitanti; senza speranza di trovare l'antidoto, Xena vorrebbe portare Olimpia in Tessaglia, ma la giovane rifiuta: devono fermare prima l'armata. Si recano così in un vecchio rudere dove Xena mostra all'amica le armi che aveva nascosto; poi la fa stendere mentre esce a perlustrare: l'armata persiana è già lì e si sono accampati poco lontano da loro. Xena vorrebbe portarla via, ma Olimpia insiste, nonostante sa che le resti poco da vivere: lei è pronta a morire per un bene superiore. Così si preparano: Xena architetta delle trappole e fa cuocere un bollire di olio. Intanto Olimpia comincia a delirare e a ricordare il primo incontro con Xena; in un momento di lucidità, le dice che vuole essere seppellita accanto a lei quando sarà morta. Quella notte, la giovane ha un sogno: un persiano entra nell'edificio dal tetto e uccide Xena. Il giorno dopo, la principessa guerriera porta l'amica al piano superiore, da cui avrà una vista migliore di quello che succede sotto e se i persiani dovessero avvicinarsi, lei dovra far cadere su di loro l'olio bollente. È il momento: Xena apre le porte e con un urlo attira i soldati persiani; ben presto questi riescono a entrare nell'edificio, ma alcuni cadono nelle trappole tese loro. Altri salgono sul tetto, e uno atterra alle spalle di Xena, proprio come nel sogno di Olimpia; la principessa guerriera, però, lo uccide. Vedendo che i persiani aumentano, Olimpia usa le forze che le restano per versare l'olio bollente su di loro, e poi sviene. A questo punto Doride inizia a salire le scale per uccidere Olimpia, ma Xena lo ferma con una freccia avvelenata; vedendo che striscia verso un soldato morto, la guerriera lo ferma e trova l'antidoto al veleno. Messi fuori gioco gli ultimi persiani rimasti, Xena corre da Olimpia e le dà l'antidoto. Risvegliatasi, la giovane dice a Xena, sfinita, che le deve un paio di stivali nuovi.
    Altri interpreti: Douglas Kamo (Doride), Nick Kemplen (Filippide).

    Xena e l'anfora di Apollo

    Titolo originale: Forgiven
    Diretto da: Garth Maxwell
    Scritto da: R.J. Stewart
    Trama
    Un sacerdote di Apollo trova Xena e Olimpia in una taverna e chiede il loro aiuto: il brigante Vaiano e il suo aiutante Midia hanno rubato l'anfora del dio, di vitale importanza per i credenti che vedono nell'oggetto un modo per poter espiare le loro colpe. Le due accettano, e Xena mentre va a preparare Argo, Olimpia viene infastidita da una ragazza sedicenne, Dafne, che le lancia del cibo addosso; quando non risponde ai continui insulti, Dafne comincia a picchiarla e a morderle un orecchio. A quel punto scoppia una vera e propria rissa, che viene interrotta da Xena; dopo che la guerriera le ha chiesto spiegazioni sul suo comportamento, Dafne dice di voler prendere il posto di Olimpia come aiutante di Xena. L'insolente ragazza viene subito cacciata, ma dice a Xena che lei sa dove Vaiano ha nascosto l'anfora. Xena le dice comunque di non seguirle, finché Dafne non le dice di voler cambiare; vuole un'altra opportunità dopo aver passato la sua vita frequentando compagnie poco raccomandabili, e Xena alla fine, con gran dispiacere di Olimpia, accetta. Quella notte il trio raggiunge l'accampamento di Vaiano; lasciate indietro le altre due, Xena si avvicina, ma Dafne l'ha pedinata e, quando viene ricacciata indietro, si avvicina ad una delle guardie, dicendogli che qualcuno li sta spiando. La ragazza fa così allontanare la guardia e Xena la interroga: Vaiano vuole andare a settentrione per vendere l'anfora ad alcuni mercanti; questo comunque non le evita di infuriarsi con Dafne, che ha disubbidito agli ordini, e le due tornano da Olimpia. Prima di addormentarsi, dopo che la sopportazione di Olimpia ha raggiunto i limiti, Dafne chiede a Xena se secondo lei può riuscire a cambiare, e la principessa guerriera risponde che confida in lei. Il giorno dopo, le tre spiano Vaiano da una collina; Xena si allontana per fermare i mercanti, ma Dafne decide di andare all'accampamento del brigante e Olimpia è costretta a seguirla: qui vengono presto trovate e catturate. Xena le salva appena in tempo: le due sono sepolte fino al collo nella terra e due asce stanno per ucciderle, ma la principessa guerriera riesce a tirarle fuori dai pasticci. Ormai però Vaiano si è allontanato con l'anfora, e Xena riparte per ritrovare lui e i suoi uomini. Dafne è infuriata con Olimpia, perché crede che lei cerchi di far vedere a Xena di essere perfetta; così l'attacca, ma la giovane questa volta combatte con il suo bastone - anche se contro la sua volontà - ed ha la meglio. Xena torna e le ferma: Dafne è in lacrime, convinta di non poter mai cambiare. La guerriera e Olimpia si occupano di lei, curandole le ferite: Olimpia ha capito che è solo una ragazza insicura che vuole farsi accettare dagli altri, così mette da parte il rancore provato finora. Più tardi, mentre le due dormono, Dafne si trova in segreto con Midia e i due si baciano; il brigante le ripete il loro piano: una volta che Xena avrà recuperato l'anfora, lei dovrà rubargliela e i due fuggiranno poi insieme. Il giorno dopo, il trio arriva al luogo dove è nascosta l'anfora; messe fuori gioco le sentinelle e avendo visto che Vaiano e gli altri suoi uomini sono impegnati con i mercanti, le tre cominciano a cercare l'oggetto: Dafne la trova, ma finge di non aver visto niente finché Xena e Olimpia non sono distratte; a quel punto, l'afferra e corre via. Quando incontra Midia, però, non vuole dargli l'oggetto e questi rivela che l'avrebbe uccisa comunque una volta fuggiti. Segue un combattimento con Midia, Vaiano e i suoi uomini, in cui l'anfora passa di mano in mano rischiando di finire in mille pezzi. Alla fine, il brigante è sconfitto e Xena, Olimpia e Dafne riportano l'anfora al tempio di Apollo. Qui le ultime due decidono di farsi purificare con l'odio benedetto del dio, ma Xena esita sulla soglia: i peccati che lei ha commesso sono troppo grandi per essere cancellati via così facilmente.
    Altri interpreti: Shiri Appleby (Dafne), Wade Jackson (Vaiano), Brett Coutts (Midia), Mervyn Smith (sacerdote di Apollo).

    Xena contro il re degli imbroglioni

    Titolo originale: King Con
    Diretto da: Janet Greek
    Scritto da: Chris Manheim
    Trama
    Corilo è in un casinò, dove continua a vincere denari; quando ha vinto ormai un piccolo gruzzolo, decide di smettere e viene seguito da un gruppo di uomini guidati dal figlio del proprietario. Fuori dal locale, viene ingannato da due imbroglioni, che gli rifilano una falsa pepita d'oro e gli rubano i cento denari vinti e la sua spada. Più tardi viene raggiunto dagli uomini del padrone del casinò, che lo pestano a sangue; Xena riesce a evitare il peggio, raggiungendo l'amico e mettendo in fuga i malviventi. Più tardi la guerriera e Olimpia trovano i due imbroglioni - Rodas ed Eldonio - che scommettono in una taverna; vedendo che hanno la spada del loro amico, si fanno rivelare da chi l'hanno avuta: i due ammettono di averla solo rubata, e dicono loro che probabilmente Corilo è stato massacrato su ordine del proprietario del casinò, Tito, che intendeva così recuperare le perdite. Xena obbliga così i due ad aiutarla per vendicarsi contro Tito. Intanto, quando suo figlio gli riferisce che non è riuscito a uccidere Corilo, Tito gli ordina di portare a termine il lavoro. Xena offre a Rodas e a Eldonio la metà di quello che riusciranno ad estorcere a Tito se l'aiuteranno, e i due accettano la proposta; i due intanto fanno una scommessa: se Rodas riuscirà a farsi baciare da Xena, vincerà la parte di Eldonio; al contrario, se fallirà, sarà Eldonio a vincere. Il quartetto, dopo aver nascosto Corilo in un tempio, si reca al casinò, dove Xena comincia a vincere grazie ai suggerimenti di Rodas. Mentre Eldonio distrae le guardie, Olimpia si intrufola nell'ufficio di Tito; sentendo un rumore provenire dalla stanza, il proprietario scopre la giovane; Xena i raggiunge, e dice all'uomo che intende appropriarsi del locale e di tutto ciò che contiene, compreso un medaglione molto caro a Tito. Xena attacca le guardie dell'uomo, mentre questi minaccia Olimpia con un pugnale; Xena lo distrae lanciandogli il medaglione e le due fuggono. Ma Tito capisce che era Xena ad aver impedito la morte di Corilo, così ordina al figlio di cercarlo per usarlo contro Xena. Questa intanto sa che l'uomo nasconderà il medaglione in un posto sicuro, così organizza con gli amici un modo per rubarlo. Così Rodas e Olimpia si fingono una coppia ricca che viene rapinata da un ladro, in realtà Eldonio; i due dicono al figlio di Tito che se recupererà i loro denari, li potrà tenere; Xena, fingendosi un'avvenente fioraia, gli dice prima di nascondere ciò che ha di prezioso, e con un astuto stratagemma sostituisce il sacchetto col medaglione con uno vuoto. Tornati al tempio, scoprono che Corilo è scomparso e iniziano a cercarlo: Xena e Olimpia lo trovano legato mentre viene portato da Tito, così sconfiggono i suoi uomini e catturano suo figlio; poi si preparano alla fase finale del piano. Intanto Eldonio si reca da Tito e gli propone il suo aiuto contro Xena e Rodas. Più tardi, la principessa guerriera arriva al casinò con Olimpia e l'imbroglione, e propone a Tito una sfida: si giocheranno tutto a poker, ma se lei vincerà, ucciderà suo figlio. A questo punto Eldonio arriva e si rivela dalla parte dell'uomo; quando comincia una piccola battaglia, pugnala Rodas e lo uccide. In punto di morte, questi da un bacio d'addio a Xena. Tito convince Xena a sfidarsi ugualmente, perché sa che la guerriera lo aveva sfidato solo perché aveva Rodas come aiuto; Xena vince comunque, ma l'uomo cattura Olimpia come ostaggio. La giovane viene salvata da Rodas: in realtà, Eldonio aveva solo finto di averli traditi per ingannare Tito, così i quattro sconfiggono gli uomini di Tito e riescono a fermarlo prima che scappi. Ora tutto è finito: Corilo sta molto meglio, e Xena e Olimpia sono pronte a ripartire. Eldonio dà a Rodas la sua vincita: è riuscito a baciare Xena; ma l'imbroglione, quando è rimasto solo, lascia le monete al tempio come offerta.
    Altri interpreti: Ted Raimi (Corilo), Patrick Fabian (Rodas), Cameron Rhodes (Eldonio), Stig Eldred (Tito), Justin Curry (figlio di Tito).

    Xena e il triumvirato di Roma

    Titolo originale: When In Rome...
    Diretto da: John Laing
    Scritto da: Steven L. Sears
    Trama
    In Gallia, il guerriero Vercingetorige guida i suoi uomini contro i soldati di Giulio Cesare, ma vengono sconfitti e fatti prigionieri. Intanto in Siria una simile battaglia ha l'esito opposto: i romani, capitanati da Crasso, vengono sconfitti, quando Xena irrompe sul campo di battaglia e rapisce il comandante romano. Raggiunta Olimpia, la guerriera spiega al prigioniero che ha intenzione di scambiarlo con Vercingetorige, per evitare la sua esecuzione; così il trio si imbarca per Roma. Durante il viaggio, Xena spiega a Olimpia che Cesare, Crasso e Pompeo - un altro comandante romano - si sono uniti in un triumvirato, per governare Roma insieme. Poi la guerriera pende a Crasso l'anello da triumviro, per dimostrare a Cesare che l'ha catturato veramente. Ma Crasso è scettico: Cesare e tutta Roma non aspettano altro che l'esecuzione dell'eroe gallico. Xena e Olimpia si fanno strada nel palazzo di Cesare, dove mostrano a lui e a Pompeo l'anello del triumviro; Cesare accetta di seguirle sulla galea per vedere Crasso, ma non vuole effettuare subito lo scambio: quella sera ci sarà una festa per presentare Vercingetorige, e vuole che Xena lo accompagni. La guerriera, anche se disgustata, accetta, ma sa che Cesare non libererà mai Vercingetorige; così lei e Olimpia progettano subito un piano alternativo, in cui Crasso finirà in cella al posto dell'eroe gallico. Olimpia accetta, ma più tardi comincia a rendersi conto che così Crasso finirà molto probabilmente ucciso. Quella sera, dopo la cerimonia, Xena si reca da Vercingetorige e riesce a prendere l'impronta della chiave della sua cella, impronta che porta poi da un fabbro per avere un doppione. Il giorno dopo, lasciato a Olimpia il compito di portare Crasso in città, Xena torna al palazzo di Cesare, ma trova Pompeo: questi le rivela che hanno un nemico in comune, dato che non tutti a Roma venerano Cesare, e convince la guerriera a ucciderlo con un pugnale che le permetterà di lasciare Roma indisturbata. Olimpia mette una droga molto potente nell'acqua di Crasso, così quando sono a Roma si finge ubriaca e scatena una rissa con il triumviro, che è sotto l'effetto dello stupefacente. I due vengono sbattuti nella cella vicino a Vercingetorige, mentre Xena si intrufola nelle stanze di Cesare per ucciderlo; questi però la stava aspettando e la fa gettare in cella con il suo amico gallico. Anche questo però faceva parte del piano: Xena fa travestire Vercingetorige da guardia romana, mentre Crasso è ancora addormentato. Il giorno dopo, nell'arena, Cesare fa combattere Xena - accusata di tradimento verso Roma - con due gladiatori, mentre in cella Olimpia e Vercingetorige portano Crasso nella cella del gallico; quando Olimpia sta per mettergli al dito l'anello di triumviro, cosicché possa essere riconosciuto, il gallico la ferma, parlandole delle atrocità che Crasso ha fatto. Xena prende tempo contro i gladiatori finché Olimpia non le dà il segnale che avevano convenuto: così sconfigge i due guerrieri e viene riportata in cella, da cui viene subito liberata da Vercingetorige. Le altre guardie portano Crasso nell'arena: Cesare vedendolo è sorpreso, ma vedendo la folla ecittata e in giubilo, concede al boia di decapitarlo. Olimpia è sugli spalti e fa riflettere sull'anello da triumviro la luce del sole così che Crasso capisca che non gli ha lasciato l'anello. La giovane assiste alla sua decapitazione, per poi allontanarsi con Xena e Vercingetorige.
    Altri interpreti: Karl Urban (Cesare), Matthew Chamberlain (Crasso), Tamati Rice (Vercingetorige), Jeremy Callaghan (Pompeo).

    Xena e l'ossessione di Olimpia

    Titolo originale: Forget me not
    Diretto da: Charlie Haskell
    Scritto da: Hilary J. Bader
    Trama
    Olimpia continua ad avere sogni che le ricordano il passato, quando ha tradito Xena non dicendole la verità sulla figlia Speranza; mentre lei e Corilo stanno per raggiungere la guerriera al tempio di Mnemonia, la dea della memoria, la giovane si risveglia da un incubo simile. Decide così di cercare delle risposte da sola; Corilo, preoccupato, la segue di nascosto. Olimpia arriva al tempio della dea, da cui esce una ragazza che ha alcun ricordo; le guardie del tempio l'avvertono: se è pronta a perdere tutti i suoi ricordi, può entrare. Olimpia corre il rischio e varca le porte dell'edificio, aprendo così alla sacerdotessa della dea le porte della sua mente. Questa riempe una ciotola con dell'acqua e prepara Olimpia ad affrontare i suoi ricordi: intraprenderà un viaggio attraverso i tre fiumi della memoria, e alla fine troverà una ciotola con dell'acqua; se la svuotera, perderà tutti i suoi ricordi, belli e brutti. Corilo entra nel tempio e Olimpia non ricorda già nulla: il suo viaggio interiore è cominciato; il giovane la porta al sicuro fuori dal tempio, nonostante gli avvertimenti della sacerdotessa. Intanto Olimpia è sulle rive di un fiume e viene raggiunta da Marte: il dio l'avverte di non entrare nel fiume, il fiume dei lamenti, ma la giovane è decisa e si immerge; subito viene attraversata da ricordi di uccisioni e della morte di sua figlia. Uscita dall'altra parte, si ritrova ricoperta di sangue ed emette un urlo straziante. Nonostante gli avvertimenti di Marte, Olimpia decide di attraversare il secondo fiume, quello ghiacciato del dolore; cercando di non dover cadere in acqua, la giovane si fa strada su uno stretto ponte di ghiaccio che si spezza, facendola finire nel fiume: le vengono subito alla mente i ricordi del tradimento di Xena. Intanto Corilo sta leggendo al suo "guscio vuoto" le pergamene che lei stessa a scritto, per farle ritornare la memoria, ma quando vede la descrizione che la giovane ha fatto di lui, comincia a dipingersi come un vero eroe e a sostituire il suo nome a quello di Xena nelle imprese che ha compiuto. La vera Olimpia, riuscita a uscire dal fiume gelato, spiega a Marte di aver trovato la risposta ai suoi tormenti, e credendo di aver superato il dolore del passato, si ributta nel fiume; qualcosa la spinge sottacqua e il fiume si ghiaccia sopra di lei. Con uno sforzo enorme, la giovane si arrampica sulla riva opposta: non sa cosa fare, se proseguire o tornare indietro. Il dio le dice che se vuole può stare lì per l'eternità, ma Olimpia si fa coraggio e si prepara ad attraversare l'ultimo fiume, quello del fuoco. Mentre lo attraversa, capisce finalmente che Marte non è altro che un ricordo che lei aveva represso: quando Xena era partita da sola per uccidere Ming T'ien, il dio della guerra le aveva offerto il suo aiuto per precedere l'amica in Cina e fermarla. Olimpia riesce a capire che era gelosa, perché credeva che la loro amicizia era più importante per lei che per Xena. A questo punto non le resta che l'ultima scelta: cancellare tutti i suoi ricordi, o superare i dolori del passato e conviverci. Nel frattempo, Corilo ha convinto l'Olimpia senza ricordi che lui è un grande eroe e che lei è profondamente innamorata di lui; la giovane si butta tra le sue braccia, ma Corilo capisce quello che ha fatto e le rivela la verità: era tutta una menzogna, tranne quella volta in cui lei aveva ballato nuda sotto la pioggia. Quando Olimpia lo prende per le orecchie e gli dice che è una cosa che non ha mai fatto e mai farà, il giovane capisce che l'amica ha deciso di tenersi i ricordi. Xena raggiunge i due: aveva dato loro appuntamento in quel luogo proprio perché aveva capito che Olimpia aveva dei problemi col suo passato, e aveva deciso di lasciarle il suo spazio. Ma ora entrambe sono contente, perché la giovane ora li ha risolti.
    Altri interpreti: Ted Raimi (Corilo), Kevin Tod Smith (Marte), Jan Hellriegel (sacerdotessa di Mnemonia).

    Xena e la Stella del Mare

    Titolo originale: Fins, Femmes And Gems
    Diretto da: Josh Becker
    Scritto da: Adam Armus, Nora Kay Foster
    Trama
    Venere ha fatto rubare al brigante Meceneo un bellissimo diamante, la Stella del Mare, e gli ha ordinato di portarlo sul monte Parnaso, dove uno studioso dei cieli lo spedirà in cielo e lo farà diventare la "stella di Venere". Xena, Olimpia e Corilo raggiungono il suo tempio, intenzionati a fermarla: il diamante rubato è la stella più importante di tutte, perché punto di riferimento per tutti gli esseri umani. La dea, però, lancia su tutti e tre un incantesimo che li rende ossessionati da ciò a cui stanno pensando: Corilo crede così di essere Asterio l'uomo scimmia, Olimpia perde la testa per sé stessa e Xena prova un forte desiderio di pescare. Il trio si dirige così verso un lago, ma prima causano una frana per far deviare Meceno sulla loro strada. Intanto la guerriera capisce, dai loro comportamenti strani, che i due amici sono rimasti vittima di un sortilegio, ma non capisce che lo stesso è successo anche a lei; così si concentra nella pesca, e il suo obiettivo è il Saltarino, un pesce che lei e suo fratello Linceo avevano visto da fanciulli e che volevano riuscire a catturare. Intanto Corilo porta con sé Olimpia sugli alberi, deciso a trasformarla nella sua sposa Giliana; ritrovata da Xena, la giovane viene convinta dall'amica ad andare a cercare il diamante: infatti, Xena le dice che Venere l'ha rubato credendosi la bellezza fatta persona; credendo di essere più bella della dea, Olimpia parte alla ricerca di Meceneo. Mentre il brigante è nei pressi del lago, la giovane salta giù da un albero e gli ruba il diamante; Meceneo e i suoi uomini la catturano, ma la giovane viene salvata da Corilo ed entrambi vengono inseguiti dai briganti. Il gruppetto raggiunge Xena proprio mentre questa cattura il Saltarino: mentre lo tiene all'amo, combatte e mette in fuga Meceneo e i suoi, ma il pesce riesce a liberarsi e fugge. Così la guerriera decide di usare il diamante come esca, e convince Olimpia a farselo dare: quando sarà in cielo, tutti potranno ammirarlo e ricordarsi della sua bellezza. Quando il Saltarino salta fuori dall'acqua e afferra la Stella del Mare, Xena taglia una fune e il diamante viene spedito in cielo assieme al pesce. L'incantesimo su Xena si spezza quando lei capisce che era ossessionata dal fatto di avere ancora delle questioni in sospeso col fratello Linceo, così incoraggia Olimpia a rivelare cosa la turba; la giovane dice che è solo stanca di essere tenuta di poco conto e di essere vista solo come un'aiutante, e così l'incantesimo finisce anche su di lei. Xena promette che d'ora in poi la considererà di più, e le due, vedendo Corilo saltellare in giro, decidono di lasciarlo così fino al mattino dopo.
    Altri interpreti: Ted Raimi (Corilo), Alexandra Tydings (Venere), Lawrence Makoare (Meceneo)

    Xena e il presagio di sventura

    Titolo originale: Tsunami
    Diretto da: John Laing
    Scritto da: Chris Manheim
    Trama
    Xena e Olimpia sono in un villaggio marittimo, e la giovane decide di farsi leggere la mano da una veggente, la quale le predice un pericolo mortale molto vicino; le due, niente affatto preoccupate dato che la veggente ha descritto una loro giornata qualunque, si dividono per fare provviste. Mentre Olimpia cerca del cibo, vede un gruppo di prigionieri che vengono portati su una galea, da cui verranno poi spediti in una cava a lavorare; ma quello che attira l'attenzione è vedere Autolico, re dei ladri, legato e insieme agli altri briganti. Olimpia segue il gruppo sulla galea e cerca di farsi spiegare la situazione dalle guardie, ma quando le attacca per liberare l'amico, viene catturata e la nave salpa. Xena sente le urla dell'amica e, con un salto incredibile, sale a bordo della nave. La guerriera e Olimpia incontrano così Taddeo, il responsabile della cava, e la sua giovane sposa Elena; egli dice loro di aver comprato i briganti per farli cercare i diamanti sepolti in quel luogo, e le due amiche capiscono così che Autolico si è fatto catturare per mettere le mani su un po' di gioielli. Mentre Xena interroga l'amico, e vede chi è in cella con lui - lo scontroso Macronio e il diciannovenne Palusio - una scossa la distrae e corre sul ponte a vedere cosa succede: in lontananza il monte Etna sta eruttando e il livello del mare è più basso del normale. Intuendo di avere poco tempo, Xena convince il capitano a invertire rotta, ma è troppo tardi: un'onda gigantesca si abbatte sulla nave. Riuscita a mettersi in salvo appena in tempo, Xena si ritrova nella stiva della galea, e si rende conto che la nave si è capovolta. Non vedendo Olimpia, comincia a temere per la vita dell'amica, finché non la ritrova solo svenuta; il capitano della nave è invece ferito alla testa, mentre Taddeo si è rotto una gamba; gli altri stanno bene, anche se molto scossi. Xena e Olimpia cominciano subito a curare Taddeo e il capitano, ma Macronio è contrario e prende la giovane in ostaggio: avverte che ora uscirà dalla galea e tornerà in superficie a nuoto, ma Xena lo convince che sono troppo in profondità e non ce la farà mai; libera poi Olimpia e comincia a pensare ad un piano. Prima di tutto il gruppo gira il timone, per cercare di far fermare la galea su uno dei tanti vulcani marini presenti sul fondale del mare. Maacronio, ancora contrariato, si dirige alla porta della cabina e l'apre: subito l'aria presenta nella nave esce, facendo entrare altra acqua, mentre la nave comincia a prendere sempre più profondità. Xena chiude subito la porta, e la nave si ferma sull'orlo di un precipizio. Notando degli otri, Xena ordina a Olimpia ed Elena di riempirli d'aria: li useranno per respirare sott'acqua mentre risaliranno; sarà dura, ma la risalita sarà aiutata dai getti d'aria calda che escono dai vulcani. Macronio non crede che possa funzionare, e umilia Palusio: il giovane estrae una balestra per uccidere il brigante, ma viene fermato in tempo da Xena; la colluttazione fa muovere la galea, provocando una falla sotto di loro. La guerriera, con l'aiuto di Autolico, interviene subito per allargare il buco, da cui poi cominciano a uscire. Durante la risalita, però, Macronio perde il suo otre e afferra quello di Xena; la guerriera lo caccia indietro e sta per risalire, ma decide di andarlo a recuperare. Tutto il gruppo riesce a salvarsi e si ritrova su una spiaggia: Macronio è molto sorpreso dell'azione di Xena, non capendo perché gli abbia salvato la vita, ma la guerriera gli dice che da lui non si aspettava di più.
    Altri interpreti: Bruce Campbell (Autolico), Stephen Tozer (Taddeo), Angela Dotchin (Elena), Todd Rippon (Macronio), Toby Fisher (Palusio), Stephen Hall (capitano), Joy Watson (veggente).

    Xena e la statua della pace

    Titolo originale: Vanishing Act
    Diretto da: Andrew Merrifield
    Scritto da: Terry Winter
    Trama
    Olimpia giunge in un villaggio dove si tiene la celebrazione annuale della pace; la giovane si scusa con Adrasto, il sindaco del villaggio, sul ritardo di Xena, che arriverà il giorno dopo; poi si unisce ai cittadini per ammirare la statua d'oro raffigurante la pace. La mattina dopo, Adrasto è allibito quando scopre che la statua è stata rubata. Mentre Xena, che nel frattempo è arrivata al villaggio, ispeziona la zona del furto, scorge tra la folla una vecchia molto sospetta. Raggiuntala, scopre che è Autolico e lei e Olimpia credono che è lui il responsabile del furto. Quando il ladro nega tutto, i tre vedono delle impronte vicino al porto e capiscono che il ladro deve aver gettato la statua in acqua; Xena usa il suo tocco paralizzante sul capitano del porto per interrogarlo: questi rivela che è stato Tarsete di Sciro a rubare la statua, e che l'ha nascosta nel suo castello sull'isola di Mykonos. Così il trio salpano per l'isola e progettano un piano. Il giorno dopo, Olimpia entra nel castello fingendosi di essere la fenicia Mirice e pretendendo di voler comprare la statua; ansioso, Tarsete à ordine di accendere la fornace in cui intende fondere la statua. A questo punto, Xena li raggiunge, fingendo di essere la fenicia Eufrasia, accompagnata dal servo Belladone (Autolico); anche lei si dice interessata alla statua, ma, al contrario di "Mirice", incoraggia Tarsete a fonderla, perché così sarebbe più facile da trasportare. Prima però insiste nel vederla, per accertarsi che non sia un falso. Alla fornace, Autolico crea un diversivo e Xena usa il chakram e rompe la ventola dell'aria della fornace, facendole perdere così calore. Tarsete decide così di rimandare la fusione della statua, mentre Xena caccia "Belladone" rimproverandogli la sua sbadataggine. Autolico esplora così il castello, e Xena e Olimpia gli danno tempo insenando una competizione per la vendita dell'oro fuso. "Eufrasia" offre di più, e Tarsete organizza dei festeggiamenti per la vendita. Quella sera, Autolico e Xena organizzano il piano finale; durante la festa, Thea, la fanciulla di Tarsete, è molto interessata dalla gobba di "Belladone" - fatta con un sacco pieno di monete; quando comincia a tastarla, Tarsete si accorge dell'inganno: raccontando a tutti come un tempo uccise un uomo, il cui fratello poi si vendicò di lui rubandogli tutto ciò che aveva, presenta agli invitati il re dei ladri. Xena, per rimediare, inscena una commedia, fingendo di essersi innamorata di lui e di averlo aiutato solo per questo. Tarsete fa rinchiudere tutti e due, mentre dice a "Mirice" che il giorno dopo potrà fare la sua offerta contro il generale Scylosian che verrà per comprare la statua. Più tardi, Olimpia mette in scena il piano di Autolico radunando pennelli e secchi per la pittura; poi va con Xena - liberatasi facilmente dalla sua camera, in cui era rinchiusa - a liberare Autolico, ma trovano solo i numerosi lucchetti con cui era stato ammanettato per terra. Temendo che voglia uccidere Tarsete, Xena va nelle stanze dell'uomo: qui trova Autolico con una spada puntata contro il nemico, ma il ladro non riesce a colpire perché sa che il fratello non avrebbe approvato. I due si liberano delle guardie del furfante e si recano nel cortile, dove Olimpia li avverte che il generale è arrivato. Tarsete li raggiunge e dice a Scylosian di catturarli, ma i tre sono scomparsi, e anche la statua ha subito la stessa sparizione misteriosa. Incolpando Tarsete per averlo preso in giro, il generale attacca l'isola. Alla fine viene svelato il piano di Autolico: aveva dipinto il retro della statua con la vernice procuratagli da Olimpia per farla mimetizzare con le mura del castello; così il giorno dopo Xena, Olimpia e Autolico riportano la statua nel suo villaggio, dove ora i festeggiamenti possono continuare.
    Altri interpreti: Bruce Campbell (Autolico), Jon Brazier (Tarsete), Cherie Bray-Taylor (Thea), Adrian Keeling (generale Scylosian), Ian Harrop (capitano del porto).

    Xena e la rinascita di una dea

    Titolo originale: Sacrifice (Part 1)
    Diretto da: David Warry-Smith
    Scritto da: Steve Sears
    Trama
    Davanti al tempio di Marte, Callisto si libera dal vortice tra i due mondi in cui Hercules l'aveva rinchiusa (Hercules e la pietra di Cronos). Intanto, Xena e Olimpia spiano una cerimonia in cui un'amica della giovane, Selina, sta per essere sacrificata per il ritorno di una dea. Quando affrontano gli uomini che la circondano, le due sono sorprese quando Selina si allontana con loro di sua spontanea volontà. Xena e Olimpia li inseguono, ma sono sorprese quando trovano Callisto con uno dei sacerdoti, il Sacerdote della Viva Carne, a cui ha tagliato la gola; mandando loro un bacio, la folle dea sparisce. Mentre le due si mettono alla ricerca di Selina, che credono essere una seguace di Callisto, Marte cerca di allearsi con Xena: Callisto ha iniziato a radunare seguaci e a creare un'armata per conquistare il mondo. Selina è pronta per essere sacrificata, e quando il sacerdote Werfner sta per ucciderla, si scopre che la figura incappuciata era Xena; la donna combatte contro i guerrieri finché non appare Callisto, con cui inizia una dura battaglia. Marte compare e inizia ad attaccare la folle dea, ma questa afferra Werfner e scompare. Quando Selina, portata via da Olimpia, non capisce chi fosse Callisto, Xena comprende che la cerimonia era per la rinascita di Speranza, la figlia di Olimpia e di Dahak. Mentre la principessa guerriera pensa di usare la mortalità di Speranza contro di lei, Marte inizia a radunare un'imponente armata, riunendo tutti i suoi migliori guerrieri. Olimpia cerca di convincere Selina della malvagità di Speranza, ma questa non vuole saperne; quando alla fine Olimpia le rivela di essere la madre della malvagia divinità, Selina si allontana da lei, timorosa rispettosa allo stesso tempo. Nel frattempo Callisto e il sacerdote sono in una grotta delle "Vette Supreme" al cospetto di Speranza, racchiusa in un bozzolo protettivo. Callisto offre alla divinità il suo aiuto, ma ad una condizione: deve porre fine alla sua vita. Xena trova il nascondiglio e viene affrontata da Callisto; provocando una frana, la guerriera seppellisce la rivale sotto dei macigni e raggiunge il bozzolo. Quando sta per affondarvi la spada, però, Marte appare e porta via Speranza. Xena raggiunge Olimpia e Selina e le tre partono alla ricerca del bozzolo, probabilmente nascosto da Marte nella "Sala della Guerra". Mentre la creatura emette dei suoni che aumentano man mano, Selina avverte Olimpia di fuggire, perché i seguaci di Speranza stanno venendo a prenderla; infatti poco dopo degli uomini si avvicinano per catturarle, e le tre si rifugiano in un capanno. Completamente circondate, riescono a uscire dal tetto e a farsi strada sugli alberi. Il giorno dopo, Xena si allontana e Olimpia, ancora non sicura della malvagità della figlia, dice a Selina di cercare Speranza e avvertirla dell'imminente arrivo della principessa guerriera; in realtà è solo un piano, perché così le due amiche potranno seguire la sacerdotessa fino alla "Sala della Guerra". Raggiunto il nascondiglio, Xena entra; mentre sta per seguirla, Olimpia viene fermata da Marte, che portata al cospetto delle Parche. I due hanno ancora una questione in sospeso: Marte l'aiutò a precedere Xena in Cina, e ora quel debito va ripagato. Olimpia è disposta a morire se questo servirà a salvare il mondo, ma quando tocca il filo che le Parche hanno nelle loro mani si rende conto che è il filo della vita di Xena. Il ricatto di Marte è molto semplice: se Xena ucciderà Speranza, morirà anche lei. Intanto la cerimonia sacrificale ha inizio: Selina sta per essere pugnalata, quando Xena ferma il rito in tempo; nella colluttazione tra la guerriera, Callisto e Werfner che ne segue, la giovane viene però ferita dal sacerdote. Strisciando fino al bozzolo, sparge il suo sangue su di esso; mentre Xena si avvicina con la spada per colpirlo, viene spinta via da Olimpia. Tutti si voltano a guardare il bozzolo che si rompe e da cui esce Speranza, ora completamente identica a sua madre Olimpia.
    Altri interpreti: Renée O'Connor (Speranza), Hudson Leick (Callisto), Kevin Tod Smith (Marte), Jodie Rimmer (Selina), Stephen Ure (Werfner), Samantha Adriaanse (Cloto), Michaela Daniel (Lachesi), Elizabeth Pendergrast (Atropo).

    Xena e il sacrificio supremo

    Titolo originale: Sacrifice (Part 2)
    Diretto da: Rick Jacobson
    Scritto da: Paul Robert Coyle
    Trama
    Nella "Sala della Guerra", sono tutti attoniti nel vedere il nuovo aspetto della rinata Speranza. Questa continua a fissare Olimpia in modo strano; quando Xena si getta avanti per ucciderla, la giovane si frappone tra le due, dicendo a Xena di non uccidere sua figlia. Xena lancia il chakram, ma Olimpia interviene nuovamente deviando l'arma, che ferisce lievemente Speranza: in quel lasso di tempo, Selina torna normale e invoca l'aiuto di Olimpia, per poi ritornare nuovamente succube a lei. Speranza si prepara ad attaccarle: a un gesto del capo, le armi appese alle pareti cominciano ad essere scagliate contro loro dai suoi poteri telecinetici. Usando il chakram, Xena fa cadere dal soffitto un'enorme scudo dietro il quale si ripara con Olimpia; Callisto sparisce in una fiammata portando con sé Speranza, mentre Xena non può credere a quello che ha fatto la sua amica. Mentre Olimpia spiega a Xena che se ucciderà Speranza lei subirà la stessa fine, Callisto ubbidisce agli ordini della rinata dea, donandole dei vestiti e un bastone uguali a quelli della madre Olimpia. Questo solo per ottenere la sua ricompensa, cioè la morte; Speranza le dice che quando non avrà più bisogno di lei, la ucciderà, poi si dirigono al tempio di Marte. Nel tempio di Dahak, intanto, il dio della guerra si prostra davanti alle fiamme del Signore dell'Eterno Fuoco, garantendogli i suoi servigi. Xena e Olimpia giungono con Selina in un villaggio in cui gli uomini di Werfner stanno catturando i cittadini per sacrificarli a Dahak; mentre Xena combatte, Selina le dice che è inutile: la stessa cosa sta accadendo in altri villaggi, e lei non può salvare tutti. Nel frattempo, al tempio di Marte, Callisto è disgustata vedendo che Speranza e il dio si sono alleati, e si infuria quando la malvagia dea non vuole rivelarle il luogo in cui Hercules ha nascosto il pugnale intriso del sangue della cerva d'oro, unica arma in grado di uccidere una divinità (Hercules e il sangue della cerva d'oro). Si arrabbia di più quando vede Speranza e Marte iniziare a baciarsi, così sparisce. Selina teme di essere usata da Xena e Olimpia per uccidere Speranza, così si getta da un dirupo; Xena l'afferra in tempo, ma quando si riarrampicano fuori trova Callisto che le propone un'alleanza: lei ucciderà Speranza se poi l'aiuterà a morire. Xena rifiuta, disgustata, perché vuole che viva per sempre con il suo dolore, ma Callisto non si arrende. Intanto Selina fugge, e Xena la lascia andare. Mentre Olimpia convince Xena ad accettare l'aiuto della folle dea, Corilo cerca di liberare alcuni innocenti che saranno sacrificati a Dahak, ma viene messo fuori gioco da Selina. Intanto Speranza esce dal tempio di Marte, ma il pugnale non è più nel luogo dove aveva visto Hercules nasconderlo. Più tardi, Xena, Olimpia e Callisto giungono in un altro villaggio messo a ferro e fuoco dai seguaci di Dahak; Olimpia aiuta alcune persone a mettersi in salvo, mentre Callisto si diverte a lanciare palle infuocate in giro. Corilo e Speranza li raggiungono: credendo di parlare a Olimpia, Xena dice alla dea dove è nascosto il pugnale, ma capisce subito l'errore e si ferma in tempo. Marte porta in salvo Speranza, così il gruppo parte alla volta del tempio di Dahak. Xena caccia Corilo per via della sua sbadataggine, e poco dopo egli viene catturato dai seguaci di Dahak. Quella notte Marte visita Xena e la guerriera capisce dalle sue parole che Speranza aspetta un figlio da lui: insieme progettano di creare una nuova specie di esseri mostruosi, i Distruttori, che porteranno terrore sulla Terra; Olimpia li sente e realizza disgustata che diventerà nonna. Il giorno dopo, la giovane riceve una proposta da Speranza: se si alleeranno, dimenticherà che ha cercato di ucciderla; Olimpia rifiuta, e combatte contro i suoi discepoli al fianco di Xena. Le due e Callisto entrano nel tempio; Xena fa crollare il soffitto sulle fiamme di Dahak, e Corilo, qui catturato, le lancia il pugnale col sangue di cerva: la guerriera aveva finto di cacciarlo per non far sapere nulla a Callisto. Xena si avvicina alla dea, mentre Callisto mette fuori gioco Marte; questi ricorda a Olimpia il suo debito, e la giovane salta davanti all'amica, afferrando sua figlia, e insieme a lei si getta nel cratere di lava alle sue spalle. Callisto guarda la scena divertita: vedere il sacrificio di Olimpia le ha dato una nuova ragione di vivere. Xena, disgustata, si volta verso di lei e la pugnala all'addome; mentre la dea muore, la terra comincia a tremare, e Xena e Corilo continuano a guardare il cratere in cui Olimpia è precipitata.
    Altri interpreti: Renée O'Connor (Speranza), Hudson Leick (Callisto), Kevin Tod Smith (Marte), Ted Raimi (Corilo), Jodie Rimmer (Selina), Stephen Ure (Werfner), Samantha Adriaanse (Cloto), Michaela Daniel (Lachesi), Elizabeth Pendergrast (Atropo).
     
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    Episodi di Xena - Principessa guerriera (quarta stagione)

    Xena nel Regno delle Ombre

    Titolo originale: Adventures In The Sin Trade (Part 1)
    Diretto da: T.J. Scott
    Scritto da: Robert Tapert, R.J. Sewart
    Trama
    Xena raggiunge Plutone in un villaggio per sapere che sorte è toccata alla sua amica Olimpia dopo la morte; non avendola trovata nell'Oltretomba greco, Plutone le suggerisce di cercarla nell'Oltretomba delle Amazzoni. Così la guerriera si separa da Argo e intraprende il lungo cammino verso la Siberia, continuando a sentire la voce di Olimpia nel vento. In una caverna, Xena ricorda il suo passato. Mentre era con Aristarco nella loro tenda, un loro guerriero entrò con la sciamana Antinea e la sua giovane apprendista Anisia; la donna promise di aiutare i due a sconfiggere le Amazzoni, dato che lei era una di loro, ma Aristarco rifiuta. Quando però la sciamana si congratula con Xena per la sua futura maternità, la guerriera si meraviglia perché non ne ha mai parlato a nessuno. Nel presente, Xena sta continuando il viaggio, quando trova il corpo di una giovane donna appeso a un albero; mentre si prepara a darle una degna sepoltura, viene attaccata da un gruppo di siberiani, che riesce a sconfiggere. Più tardi, Xena brucia il corpo della giovane ed emette urla strazianti mentre le ritornano alla mente i ricordi di Olimpia. Da lontano, un gruppo di giovani Amazzoni la osserva; Yante, una di loro, dice che non devono temerla perché ha ucciso il loro nemico. Ma Eteria, quella che sembra essere il capo del gruppo, ha già sentito quelle urla: tempo prima, Xena e Aristarco attaccarono il suo villaggio, e il guerriero la salvò prima che la principessa guerriera potesse ucciderla. Il gruppo guarda Xena mentre questa si avvicina al suo cavallo e lo uccide; poi ne beve il sangue ed entra nel Regno delle Ombre, l'Oltretomba delle Amazzoni. Qui le tornano alla mente le promesse fattele da Antinea: lei l'avrebbe aiutata a divenire la Dominatrice di Nazioni, colei che avrebbe conquistato tutto il mondo. A riportarla al presente è Melanippe, la regina delle Amazzoni: Antinea ha maledetto il suo popolo, chiudendo l'accesso dei Cancelli dell'Eternità, ingresso al loro Oltretomba. Mentre le due parlano, Yante ed Eteria spostano al sicuro il corpo della guerriera; Yante vorrebbe ucciderla, ma Eteria la ferma: Antinea aveva predetto che la giovane avrebbe un giorno preso possesso dei poteri di Xena, così la guerriera decise di ucciderla, ma fu fermata da Aristarco; Eteria pensa però che Xena non l'avrebbe mai fatto. Intanto Melanippe spiega a Xena che Olimpia è oltre i Cancelli, ma la guerriera decide di tornare nel mondo dei vivi per trovare Antinea e fermare la maledizione. Si rimpossessa così del suo corpo, e riconosce subito in Eteria la bambina che un tempo cercò di uccidere; Xena libera uno dei guerrieri siberiani, mandandolo da Antinea per avvertirla che stanno arrivando. Le giovani Amazzoni sanno che la sciamana manderà loro contro il feroce Vendicatore, un guerriero invincibile, così si preparano alla battaglia. Nei pressi di una foresta, il gruppo viene attaccato dalla truppa di Antinea, che però sconfiggono facilmente; a un certo punto giunge un uomo a cavallo: è il Vendicatore. Questi mostra i poteri che la sciamana gli ha concesso facendo rivivere a Xena i momenti di dolore del suo passato; quando ricorda la crocifissione da parte di Cesare, cade a terra con un dolore atroce alle gambe. Alla fine sconfigge il guerriero, mentre lo spirito di Antinea esce dal corpo non del Vendicatore, ma del suo cavallo. Xena è stupita dai nuovi poteri della sciamana, e dichiara che va fermata a ogni costo.
    Altri interpreti: Claire Stansfield (Antinea), Marton Csokas (Aristarco), Kate Elliot (Yante), Sheeri Rappaport (Eteria), Victoria Pratt (Melanippe), Erik Thomson (Plutone), Charlotte Saunders (Anisia).

    Xena e i Cancelli dell'Eternità

    Titolo originale: Adventures In The Sin Trade (Part 2)
    Diretto da: T.J. Scott
    Scritto da: Robert Tapert, R.J. Sewart
    Trama
    Xena e le giovani Amazzoni costruiscono un bonya, una specie di sauna, per spurgare corpo e mente; mentre Xena ed Eteria si rilassano, la guerriera racconta il suo primo incontro con Melanippe, la regina delle Amazzoni: Xena la stava spiando per ucciderla, ma la regina la scoprì e la inseguì per ucciderla; Aristarco la fermò in tempo, e le chiese la pace in cambio della vita di Xena. Quella notte, il gruppo esegue la danza che permetterà loro di liberare i loro spiriti, mentre Antinea evoca gli spettri dei guerrieri recentemente uccisi da Xena perché attacchino la guerriera e le sue alleate. Lo spirito di Xena esce dal suo corpo, e mentre incita le Amazzoni a fare altrettanto, gli spiriti evocati da Antinea si impossessano di loro; gli spiriti posseduti di Yante ed Eteria cominciano a lottare contro la guerriera, che torna nel suo corpo per aiutare le Amazzoni a liberarsi degli spiriti malvagi, che vengono così sconfitti. Più tardi, Xena spiega al gruppo che Antinea si nasconde al cimitero delle Amazzoni, perché dai loro corpi trae la sua energia; così proteggono l'accampamento con un cerchio magico in cui i poteri di Antinea non dovrebbero entrare. Però, quella notte, Xena viene morsa da un ragno posseduto dalla sciamana che le provoca delle allucinazioni: questo si trasforma prima in Olimpia, poi nella stessa Antinea che le mostra una scena del passato: una notte, mentre Xena e Aristarco dormivano, lei entrò nella loro tenda e maledisse loro figlio, perché non conoscesse mai l'amore del padre e della madre. Al presente, Xena uccide il ragno e cade svenuta, mentre lo spirito di Antinea si allontana. Il giorno dopo, il gruppo si reca al cimitero delle Amazzoni; Xena racconta che Melanippe le propose di divenire parte della sua tribù, ma lei rifiutò perché accecata dalle promesse di Antinea. Così uccise la regina e gli altri capi tribù, rendendo le Amazzoni un popolo sparso in piccoli villaggi; in più, Antinea bevve il loro sangue, rafforzandosi sempre più. Dopo essersi presa tutta la responsabilità, Xena sorprende Yante, Eteria e le altre con il tocco paralizzante, e poi lo usa anche su di lei. Prima di morire, i loro spiriti escono dai loro corpi e si riuniscono in quello della principessa guerriera, mentre invece quelli degli spiriti maligni si fondono a quello di Antinea. Le due cominciano a lottare, e la sciamana invia a Xena altre immagini, ma questa volta del suo futuro: vuole ucciderla facendole vivere la sua morte. Tra queste visioni, in particolare si vedono un villaggio in fiamme con Xena al centro; Xena ai piedi di alcune scale, sconfitta da un guerriero; infine una particolare montagna innevata, con Xena legata a una croce. In questa ultima visione, Xena si volta verso una figura dai corti capelli biondi accanto a lei, anch'essa legata a una croce come lei: è Olimpia. Mentre sulle sue mani compaioni i segni della crocifissione, Xena ritrova le forze e sconfigge Antinea, uccidendola. Xena fa rinvenire le giovani Amazzoni, e dice a Yante - ora nuova sciamana della tribù - la nuova parola d'ordine per le Amazzoni morte: è Amore. Mentre Melanippe e le sue guerriere possono finalmente varcare i Cancelli dell'Eternità, Xena saluta Eteria, ora regina della tribù, con una nuova speranza nel cuore: se Olimpia morirà con lei in futuro, significa che ora è viva.
    Altri interpreti: Claire Stansfield (Antinea), Marton Csokas (Aristarco), Kate Elliot (Yante), Sheeri Rappaport (Eteria), Victoria Pratt (Melanippe).

    Xena contro il Distruttore

    Titolo originale: A Family Affair
    Diretto da: Doug Lefler
    Scritto da: Liz Friedman, Chris Manheim
    Trama
    Corilo è nel santuario di Dahak, dove ogni giorno porta dei fiori sul luogo in cui Olimpia è "morta"; a un tratto, Xena fuoriesce dal cratere, informando l'amico che l'amica è ancora viva. Incredulo, il guerriero la segue a Potidea, villaggio della giovane. Appena arrivati, Corilo viene distratto da uno spettacolo di marionette mentre Xena ha una strana sensazione; alle sue spalle, improvvisamente, compare Olimpia, e le due amiche si riuniscono in un commovente abbraccio. La giovane le spiega che durante la caduta, era finita in una nicchia, mentre sua figlia Speranza è caduta nel fuoco di sotto. Le due vengono interrotte da Corilo: un uomo è stato ucciso brutalmente, e Olimpia racconta che è una cosa già successa di recente, ma mai a un essere umano; tutti credono che il responsabile sia un orso, ma Xena non è convinta e insieme a Olimpia escogita un piano. Le due vanno con Corilo alla fattoria della famiglia della giovane, dove i suoi genitori, Erodoto ed Ecuba, accolgono molto freddamente la guerriera, ma molto calorosamente Corilo. Più tardi, Xena e Olimpia si recano nel granaio per creare una trappola contro l'essere che ha ucciso il contadino; quando quasi all'alba questi appare, Xena lo allontana con una lanterna e poi fuggono in casa, seguite dal mostro. Al sorgere del sole, però, questo fugge via, e Xena avverte gli altri di averlo ferito. Mentre Olimpia, leggermente ferita, viene curata da sua sorella Leuca e da Ecuba, Xena avverte Corilo che il mostro è in realtà il Distruttore, e quella che credono Olimpia è in realtà Speranza. Corilo non le crede, ma Xena gli dice che nel granaio il mostro non ha mai cercato di attaccare "Olimpia". Nello stesso momento, Leuca informa Speranza che Xena ha ferito il mostro, così lei si reca al suo nascondiglio, portando con sé la zia per darla in pasto al figlio. Le due vengono raggiunte da Xena, così Speranza cambia piano: recandosi su un ponte pericolante, usa i suoi poteri per farlo quasi crollare e lancia Leuca su di esso, per poi "andare a chiamare suo padre"; Xena salva Leuca, e poi riparte alla ricerca di Speranza. Questa intanto è nella caverna dove il Distruttore si nasconde, e scopre che Xena non l'ha ferito; capendo di essere stata scoperta, escogita un piano. Corilo vede Speranza allontanarsi e la segue; lo stesso fa Xena, dalla parte opposta. Quando sta per attaccarla, Xena capisce che ha seguito la vera Olimpia, mentre Corilo è stato catturato e legato davanti alla caverna del mostro. Xena e l'amica finalmente si riuniscono, e la guerriera l'avverte del pericolo che corrono; Olimpia si nasconde per non far sospettare nulla a Speranza, mentre Xena torna a casa sua. Qui trova Speranza piena di lividi che la accusa di averla picchiata; Erodoto ed Ecuba la cacciano di casa. Xena corre così al nascondiglio del Distruttore dove salva Corilo; poi si fa seguire dal mostro. Intanto la giovane avverte Leuca del pericolo che lei e la sua famiglia corrono, per poi affrontare direttamente Speranza; le due si scambiano parole dure, e Olimpia riesce a fuggire. Quando Xena raggiunge il granaio della fattoria, Olimpia si avvicina al Distruttore fingendosi Speranza; il mostro si calma, e Xena lo colpisce alla schiena con la spada. Quando arriva Speranza, suo figlio crede che l'abbia tradito e la infilza con una delle sue lunghe unghie. Madre e figlio muoiono in un lungo abbraccio, mentre Xena e Olimpia li guardano. Finalmente le due sono di nuovo insieme; Olimpia dice di essere molto confusa, ha bisogno di risposte. Xena la rassicura: per lei è lo stesso, e cercheranno di chiarire i dubbi che le tormentano insieme.
    Altri interpreti: Renée O'Connor (Speranza), Ted Raimi (Corilo), Willa O'Neill (Leuca), Geoff Snell (Erodoto), Lisa Crittenden (Ecuba), Mark Vinello (Distruttore).

    Xena e la fuga di Argo

    Titolo originale: In Sickness And In Hell
    Diretto da: Josh Becker
    Scritto da: Adam Armus, Nora Kay Foster
    Trama
    Xena e Olimpia sono in una grande palude alla ricerca di Argo; Olimpia scopre di avere un'infezione della pelle ad un piede, e scopre anche che Xena ha i pidocchi. Le due vedono in lontananza Argo, ma quando Xena la chiama si allontana; così la guerriera pensa che ce l'abbia con lei perché l'ha abbandonata quando è andata a cercare Olimpia. Corilo le raggiunge e dice loro che un villaggio vicino l'ha assunto per combattere dei predoni; intuendo che l'amico ha bisogno di loro, Xena e Olimpia decidono di seguirlo. Mentre l'infezione della giovane si diffonde, raggiungendo la pancia, la principessa guerriera si gratta sempre più nervosamente la testa, ma è troppo orgogliosa per ammettere di avere i pidocchi. Quando iniziano ad avere fame, Olimpia cerca di catturare un coniglio, ma questo si rivela una preda molto difficile: non appena la giovane si avvicina, questo le mostra dei denti molto affilati e la attacca al collo. Intanto Corilo mostra a Xena un pugnale che i predoni hanno lasciato al villaggio, e la guerriera intuisce che devono essere Sciiti. Più tardi, il trio è in una caverna a mangiare la zuppa di radici cucinata da Corilo; il guerriero decide di andare a cercare Argo, mentre Olimpia conforta Xena e usa il suo chakram per grattarsi la schiena. Scopertala, la guerriera le lega le mani e va a creare una frana alle loro spalle per bloccare gli Sciiti; quando Corilo torna alla caverna, Olimpia si fa slegare le mani e poi gli vomita addosso. Quando riprendono il viaggio, Olimpia corre dietro a un cespuglio perché la zuppa di Corilo le ha provocato un'infezione dello stomaco, e lo stesso succede anche a Xena. Quando arrivano al villaggio, i suoi abitanti sono disgustati quando le due cominciano a grattarsi e spidocchiarsi; Xena dà al taverniere una lista di rimedi per le loro malattie, e poi si reca con Olimpia nelle terme del villaggio. Olimpia si copre da capo a piedi di sterco di bue, un rimedio per la sua infezione, mentre Xena le spiega che gli Sciiti vogliono solo il fuoco greco, un olio nero che è molto prezioso (l'attuale petrolio). Corilo le raggiunge e informa che tutti al villaggio hanno il loro stesso virus intestinale. Quella sera, le due amiche sono nella loro stanza; Xena dice che probabilmente il taverniere è in combutta con gli Sciiti, perché la sua taverna è l'unico edificio a non essere stato attaccato; intanto Olimpia beve dei semi di lino, ma Xena la avverte che erano da usare sulla pelle, non da bere: ora avrà la bocca intorpidita per alcuni giorni. Più tardi, uno Sciita le attacca, ma Xena lo sconfigge facilmente: è Eurialo, fratello del capo degli Sciiti, Alceste; egli dice loro che suo fratello intende attaccare il villaggio su due fronti, e le informa che verrà presto a liberarlo. Mentre Xena progetta un piano, gli Sciiti attaccano e liberano Eurialo; Xena è senza parole quando vede che il cavallo di Alceste è Argo. L'armata si ritira, e Olimpia conforta l'amica; ma la guerriera ha già in mente un piano: Corilo sarà la loro arma segreta. Il giorno dopo, Xena cattura il cuoco dell'armata e lo sostituisce con Corilo; poi lascia Olimpia di vedetta mentre lei entra nella tenda in cui è tenuto Argo. La cavalla è restia a seguirla, e inizia a nitrire; vedendo dei guerrieri avvicinarsi, Olimpia cerca di fischiare, ma non ci riesce a causa della bocca impastata, e non può intervenire perché le si avvinghiano i capelli in un cespuglio di rovi. Xena viene così circondata, ma se la cava comunque da sola, e fugge con l'amica. Alceste la insegue da solo a cavallo di Argo, dato che tutti i suoi uomini sono stati colti dal virus provocato dalla zuppa di Corilo. Lo Sciita raggiunge la guerriera, ma Argo non intende attaccarla e lo fa volare a terra. Xena lo sconfigge definitivamente, e finalmente può ripartire con Olimpia e Argo.
    Altri interpreti: Ted Raimi (Corilo), Timothy Lee (Alceste), Campbell Cooley (Eurialo).

    Xena e la battaglia di Farsalo

    Titolo originale: A Good Day
    Diretto da: Rick Jacobson
    Scritto da: Steven Sears
    Trama
    Xena e Olimpia intervengono in favore di Flogonte, un mercenario greco al servizio di Cesare, per salvare il suo villaggio dalla sua stessa armata. I due condottieri romani si sono spinti in Grecia per combattere la loro guerra civile, e Xena intende accontentarli. La guerriera convince la popolazione del villaggio a nascondersi nelle caverne lì vicino, ma prima devono bruciare il villaggio e ucciderne il bestiame, per non lasciare nulla in mano al nemico. Si verifica così la prima delle visioni della sciamana Antinea (Xena e i Cancelli dell'Eternità): Xena è in mezzo al villaggio arso dai suoi stessi abitanti. Xena, usando uno stendardo che raffigura il simbolo di Pompeo, fa credere a Cesare che egli abbia conquistato una collina; l'altro lato dello stendardo porta però il simbolo di Cesare, così Pompeo crede che sia il suo rivale ad aver preso possesso del colle; nella lotta tra i due eserciti che ne segue, fa rubare ai suoi uomini alcune delle catapulte dei romani; Cesare comincia così a sospettare del coinvolgimento di Xena. Più tardi, Olimpia parla con la sposa di Flogonte, la quale le rivela che mentre era in guerra il suo sposo le scriveva lettere amare sulla sua posizione, perché vedeva nella battaglia un mostro insanziabile, lo stesso mostro che ora l'ha seguito fino a casa. La principessa guerriera e Flogonte, intanto, si recano all'accampamento di Cesare: spiandolo, vengono a sapere che il generale ha un piano di riserva affidato al suo braccio destro, Bruto. Purtroppo Flogonte viene catturato, e per salvarlo Xena non sente tutta la strategia di Cesare. La guerriera chiede a Olimpia di guidare lei gli uomini in battaglia, perché lei non sarà presente e lei lo conosce molto bene, dato che ha già avuto a che fare con lui in Britannia (Xena contro il testimone di Dahak); ma Olimpia rifiuta di condurre a morte certa degli uomini innocenti. Il comando passa così a Flogonte, mentre Xena si reca a un incontro segreto con Pompeo; i due vengono presto raggiunti da Cesare e i suoi uomini, ma è una trappola: a un suo segnale, gli uomini di Flogonte cominciano a bombardare la zona con le catapulte. Xena, Cesare e Pompeo finiscono così nelle grotte sotterranee del luogo. Gli uomini del soldato greco attaccano l'esercito di Pompeo, indossando armature molto simili a quelle dei soldati di Cesare, per fare in modo che i due eserciti si attacchino; ma quando le armate cesariane si ritirano, Olimpia capisce che è una trappola: ordina così di attaccare gli eserciti, e la guerra civile si scatena. Vedendo Flogonte in pericolo di vita, la giovane afferra una lancia per colpire il suo assalitore, ma sbaglia mira e Flogonte viene ucciso. Xena lascia Pompeo e Cesare a battersi nelle grotte, e quando raggiunge il campo di battaglia trova Olimpia accanto al cadavere di Flogonte. Gli eserciti di Cesare e Pompeo sono distrutti, e i due decidono di tornare a Roma per riformare le loro forze. Al rito funebre di Flogonte e degli altri abitanti morti, la sposa del guerriero si avvicina a Xena con suo figlio, ringraziandola per avergli salvati, e affermando che ricorderà il suo sposo come un semplice pescatore, perché per lei era quello; Olimpia è in preda ai sensi di colpa per non aver salvato il guerriero; parlando con Xena, capisce in lacrime che la sua morte è servita per un bene superiore e che è valsa la pena combattere.
    Altri interpreti: Stephen Lovatt (Flogonte), Karl Urban (Cesare), Jeremy Callaghan (Pompeo), Darren Young (Bruto).

    Xena e la leggenda delle due muse

    Titolo originale: A Tale Of Two Muses
    Diretto da: Michael Hurst
    Scritto da: Gillian Horvath
    Trama
    Xena e Olimpia raggiungono un villaggio e salvano una fanciulla prima che venga frustata brutalmente; le due amiche rimangono senza parole quando scoprono che la giovane è Dafne (Xena e l'anfora di Apollo), colpevole di aver danzato: anni prima, il villaggio era bruciato durante una festa e da allora la danza era stata bandita; ma col passare del tempo, il bando era stato inteso come questione religiosa, voluto dall'ingiusto sindaco Isidoro, che lo giustificava come se fosse volontà della musa Calliope, la musa della poesia, contraria a Tersicore, la musa del canto e della danza. Xena e Olimpia convincono il sindaco a cacciare Dafne senza flagellarla, così le tre si incamminano lontano dal villaggio; ma Dafne è intenzionata a tornare per aiutare Andros, un ragazzo di cui è innamorata, e suo padre Teledamo. Così il trio torna al villaggio con l'intenzione di riportarvi la danza e l'allegria. Mentre i cittadini sono in fermento per l'arrivo del famoso riformatore Filippiano, Olimpia comincia a provare una voglia irresistibile di danzare, voglia che le è venuta da quando sono giunti in un villaggio così oppressivo. All'arrivo del severo uomo, si scopre che questi è in realtà Autolico, il re dei ladri, qui su richiesta di Xena; questi comincia subito a fingere di essere peggiore di Isidoro in quanto a fanatismo, criticando le opere pittoriche di Teledamo; inoltre è intenzionato a voler proibire anche il canto e la pittura, arti che secondo lui - e Isidoro è perfettamente concorde - fuorviano la mente dei giovani, sostituendole con un corso di addestramento militare. Xena sta al gioco e accetta di tenere le lezioni, anche se alcuni genitori sono contrariati, primo fra tutti Teledamo. Quella notte, Dafne e Andros decidono di fuggire insieme e raggiungere Atene, dove il fratello del ragazzo ha trovato lavoro; ma Xena li ferma e li convince a tornare al villaggio per riportare la serenità ai suoi cittadini. Così la guerriera comincia a tenere un corso di addestramento, insegnando ai giovani come difendersi, ma in realtà mostrando loro alcuni passi di danza. Ma per Teledamo, che come gli altri genitore e Isidoro non ha compreso nulla, annuncia di non voler permettere che suo figlio sia addrestato a uccidere, e gli rivela che suo fratello non era andato ad Atene per lavoro, ma perché non ne poteva più delle loro stupide leggi e regole; annuncia così che parteciperà alle elezioni, candidandosi contro Isidoro. Il giorno dopo, mentre l'uomo tiene il suo discorso elettorale, Xena salva la vita ad Autolico prima che questi venga colpito da una freccia; Isidoro avvisa gli abitanti: hanno cercato di apportare cambiamenti, e questo è il risultato; l'unico modo per mantenere la pace è attraverso regole ferree. Ma Xena capisce che il responsabile è uno dei suoi uomini, Licinio, che ha cercato di uccidere "Filippiano" cosicché Isidoro potesse rimanere sindaco. I giovani raggiungono la piazza del villaggio e iniziano a danzare; a loro si uniscono Olimpia, che finalmente può scatenarsi in libertà, Xena e Autolico; i tre mettono fuori combattimento i soldati di Isidoro, e la popolazione si unisce ai festeggiamenti. Teledamo diventa sindaco e la danza viene riammessa nel villaggio, nei cui abitanti torna finalmente la serenità.
    Altri interpreti: Bruce Campbell (Autolico/Filippiano), Shiri Appleby (Dafne), John Givins (Isidoro), Hemi Rudolph (Teledamo), Michael Kupenga (Andros), Campbell Cooley (Licinio).

    Xena e l'Isola degli Squali

    Titolo originale: Locked Up And Tied Down
    Diretto da: Rick Jacobson
    Scritto da: Rob Tapert, Josh Becker
    Trama
    Xena si sta facendo massaggiare la schiena da Olimpia perché sente come un enorme peso sulle sue spalle; improvvisamente le due vengono circondate da degli uomini che le attaccano: le amiche li sconfiggono facilmente, e quando li interrogano uno di questi mostra a Xena una pergamena con un mandato di comparizione davanti ad un giudice. Quando la guerriera chiede spiegazioni, l'uomo le chiede se il nome Talia le ricorda qualcosa. Olimpia non capisce, così Xena le racconta che anni prima aveva ucciso una fanciulla di nome Talia solo perché serviva ai suoi scopi; lasciato all'amica il suo chakram, la principessa guerriera si fa arrestare. Nell'aula del tribunale, mentre diversi testimoni ricordano Talia con parole d'amore, e Olimpia cerca di difenderla, Xena ricorda quello che era successo anni prima: dopo una razzia, Xena catturò gli abitanti del villaggio e ordinò che le fanciulle venissero legate in una grotta infestata da granchi carnivori, a meno che i loro concittadini non avessero pagato un lauto compenso per la loro liberazione; Talia si offrì per risparmiare le altre giovani, e Xena la fece legare per poi andare a farsi dare il riscatto, ma quando tornò non trovò altro che un braccio insaguinato. Nonostante le difese di Olimpia, il sindaco del villaggio condanna Xena al carcere a vita sull'Isola degli Schiavi. Prima che la guerriera parta, Olimpia le chiede perché non si sia difesa: lei risponde che Talia un tempo era come lei, innocente e piena di luce, e lei l'ha uccisa, e ora è giusto che deve pagare. Olimpia guarda l'amica salpare, e poi si reca a mangiare in una taverna. Qui incontra un guaritore che ha lavorato finora sull'Isola degli Schiavi, dove ora ne stanno cercando un altro. La giovane compra così le sue vesti e le sue scorte medicinali. Intanto Xena raggiunge l'Isola, dove il capo delle guardie dà alle nuove prigioniere il "benvenuto" e mostra loro il trattamento riservato a chi cerca di fuggire: una donna viene trascinata su un patibolo e impiccata per dare l'esempio. La scena viene osservata da una figura incappuciata affacciata ad una finestra, il Comandante dell'isola. Quella notte, le altre prigioniere sono stupite quando Xena decide di seppellire la donna invece di mangiare. Il giorno dopo, Xena aiuta una prigioniera sfinita a svolgere i suoi lavori, e il capo delle guardie la insulta chiamandola eroina; la guerriera ribatte dicendo di non essere un'eroina, perché le sue colpe non sono ancora state espiate, e il guardiano la punisce obbligandola a scaricare da sola tutte le botti. Quando la donna da lei aiutata cerca di intervenire in suo aiuto, Xena la difende dalle guardie, ma il combattimento viene interrotto dal Comandante: è Talia. Questa le racconta che, quando l'aveva abbandonata al suo destino, era stata in grado di strapparsi il braccio a morsi per liberarsi; poi ha iniziato a meditare la sua vendetta, finché non l'ha ritrovata. Così fa sbattere, Xena in una prigione sotterranea, legata a mani e piedi e lasciata in pasto ai topi. Talia torna nelle sue stanze, dove viene raggiunta da Olimpia, che si finge suo nuovo guaritore. Talia si toglie il braccio finto per mostrarle l'amputazione, che le provoca ancora dolore, e Olimpia riesce a recarle sollievo. Talia è molto affascinata dalla giovane, perché vede in lei quella che era un tempo; dalle sue parole, Olimpia capisce di avere di fronte Talia, e le dice che è ancora in tempo per ritrovare l'animo buono di un tempo. Mentre Xena si difende a morsi dai topi, Olimpia fa il giro delle prigioniere, seguita strettamente dal capo delle guardie. La giovane lo mette fuori gioco e si fa strada fino alla prigione di Xena, dove lancia il chakram attraverso le sbarre, facendolo cadere nella fossa di sotto. Subito dopo viene però catturata e portata da Talia; secondo le regole dell'Isola, ora è condannata a morte. Sulla forca, Olimpia attende la sua sorte, ma Talia non riesce a dare il segnale di ucciderla. Quando il capitano delle guardie prende la decisione per lei, Xena la salva in tempo, ma ormai si scatena una rivolta delle prigioniere, che vogliono uccidere il Comandante. Xena e Olimpia la difendono, finché la rivolta non viene sedata. Talia si sente in debito con Xena, ma la guerriera è assalita dai sensi di colpa per le sue azioni passate. Ma Talia le dice che quella è stata colpa della vecchia Xena, e che Olimpia le ha ridato la sua capacità di fare del bene, e le permette di tornare in libertà. Xena sa di non poter giustificare le sue azioni malvagie, e Olimpia le promette che finché saranno insieme non permetterà mai che la vecchia Xena si impossessi di quella di ora.
    Altri interpreti: Katrina Browne (Talia/Comandante), Gilbert Goldie (sindaco del villaggio), William Kircher (capo delle guardie).

    Xena e il segreto di Nerissa

    Titolo originale: Crusader
    Diretto da: Paul Lynch
    Scritto da: R.J.Stewart
    Trama
    Xena e Olimpia stanno combattendo contro degli uomini quando vengono raggiunti da un misterioso guerriero, che le sconfigge; quando sta per finirle, il guerriero si toglie il velo che aveva davanti al volto, rivelando di essere una giovane donna, e guarda verso il cielo; poi si rivolge a Xena e Olimpia, chiedendo scusa per il suo errore: le aveva scambiate per mercanti di schiavi, ma i Numin, gli spiriti che la guidano, le hanno detto che le due sono al servizio del bene. Nerissa spiega loro di essere una serva della Luce, che combatte l'Oscurità affinché il bene trionfi; ora è diretta ad un villaggio di nome Zoras per liberarne i cittadini, e Xena e Olimpia decidono di unirsi a lei. Subito, tra Olimpia e Nerissa scoppia una forte amicizia: Nerissa è incantata dalla purezza e dall'innocenza della giovane, che invece è attratta dagli insegnamenti della donna, in cui pensa di vedere una risposta alle sue domande interiori. Raggiunto Zoras, Xena e Nerissa sconfiggono i mercanti di schiavi, e gli abitanti del villaggio sono loro molto riconoscenti; Olimpia accetta di essere avviata sul "Cammino della Luce", e vorrebbe seguire Nerissa per aprire con lei un ospizio per i poveri. Quella notte nella mente di Xena riaffiora la visione inviatale da Antinea riguardante la crocifissione sua e di Olimpia; vedendo quanto le due siano affiatate, organizza un piano: lei andrà a catturare il capo dei mercanti di schiavi, Mardonio, e poi non tornerà più da Olimpia, lasciandola alle cure di Nerissa per evitare che la visione si avveri. Raggiunto il brigante, Xena è stupita sentendogli dire che Nerissa dà ai suoi prigionieri tre giorni di tempo per convertirsi alla Luce: se non lo accettano, o se lei capisce che mentono, li uccide senza neanche dargli la possibilità di un processo. La guerriera raggiunge così Olimpia e Nerissa al villaggio che hanno appena liberato, pretendendo spiegazioni. Nerissa ammette tutto, e Xena fa per andarsene con Olimpia, quando la donna la attacca: ora Olimpia è convertita alla Luce, e non permetterà alla sua oscurità di sviarla dal giusto cammino. Le due cominciano a lottare, inizialmente dimostrando pari abilità, ma in seguito Nerissa si porta in vantaggio e lascia Xena al suolo, ferita e svenuta. Si avvera così la seconda visione inviata dalla sciamana Antinea a Xena (Xena e i Cancelli dell'Eternità). Quando si risveglia, la principessa guerriera scopre che Olimpia e Nerissa sono nascosti in una caverna; d'accordo con l'amica, Xena finge di volerla uccidere, gettandola in un burrone; così distrae Nerissa e iniziano un combattimento più aggressivo del precedente. Questa volta Xena ha la meglio, e lei e Olimpia lasciano Nerissa in una prigione assieme ai mercanti di schiavi, perché vengano giudicati per i loro crimini. Mentre Nerissa è serena e perdona con un sorriso Olimpia per averla tradita, Xena è tormentata da ciò che il futuro porterà alle due amiche.
    Altri interpreti: Kathryn Morris (Nerissa), David Te Rare (Mardonio)

    Xena e la pietra di Issione

    Titolo originale: Past Imperfect
    Diretto da: Garth Maxwell
    Scritto da: Steven Sears
    Trama
    Xena rivela a Olimpia che ha avuto una visione della loro morte per crocifissione su un monte innevato, ma la giovane rimane scettica: sono gli esseri umani a crearsi il loro destino. Nonostante la sicurezza dell'amica, Xena le dice di restare indietro mentre lei avvertirà il villaggio di Pella che presto verrà attaccato, ma Olimpia non vuol sentire scuse e la segue. Quando raggiungono il villaggio, questo viene attaccato da alcune catapulte, e Xena fa mettere in salvo Olimpia e i soldati. L'impatto di una palla infuocata la fa finire contro un muro, e stordita le torna alla mente il suo passato: lei e Aristarco attaccarono Corinto con la stessa strategia, intrappolando i suoi abitanti tra le loro stesse mura. Finito l'attacco, Xena racconta a Olimpia cosa è successo in quel periodo della sua vita. Lei e Aristarco divisero le loro armate perché avevano idee contrarie su come conquistare la città, e dopo uno scontro lei entrò nella sua tenda, dove la sua schiava Eumene la accolse; Aristarco la raggiunse, cercando di convincerla a lasciar perdere l'assalto alla città per salvare il bambino che Xena portava in grembo. La guerriero però rifiutò, perché troppo attratta dal potere che la sciamana Antinea le aveva promesso, potere raggiungibile solo trovando la Pietra di Issione. Cacciato Aristarco, Xena ascoltò i consigli della serva: il suo vecchio padrone Demetro, ucciso proprio da Xena, fece scavare delle gallerie per far crollare le mura di Rodi, e avvelenò il grano per far ammalare la popolazione. Di nuovo al presente, Xena scopre che le scorte di grano sono state avvelenate e che metà delle truppe sono ora ammalate: qualcuno sta usando le stesse tattiche da lei usate in passato. Così organizza con Plistene, comandante dell'armata, un gruppo di soldati per andare ad assicurarsi che la diga del villaggio non sia in mano al nemico; qui, inizia a ricordare un'altra strategia usata in passato: sulle rive del fiume di Corinto, Xena organizzò con Deione (Xena e il figlio dei centauri) un attacco a sorpresa alla città. I centauri da lei catturati, guidati da Caleipo - il centauro che ha cresciuto suo figlio Seleuco - furono liberati da Aristarco per portare un messaggio al loro capo, mentre i prigionieri di Corinto furono uccisi e gettati nel fiume. Al presente, i soldati nemici cominciano a uscire dalle acque del fiume e ad attaccare Xena e gli altri; mentre combattono, la guerriera vede in lontananza delle montagne molto simili a quelle della visione della crocifissione. Tornati a Pella, Xena e Olimpia scoprono che le scorte di cibo non basteranno mai. Xena ricorda di quando Seleuco stava per nascere: lei e Aristarco erano ancora insieme proprio per lui; Aristarco progettava di aspettare la nascita di suo figlio per poi portarlo via. Xena fece però catturare alcuni centauri da Deione, e questa tra essi vi era anche Caleipo. Quando Xena li condannò a morte, Aristarco li liberò e fuggì con loro. Per salvare Olimpia, Xena ha organizzato un piano per farla fuggire di segreto dal villaggio, ma la giovane non vuole saperne niente: se è suo destino morire, lo accetterà. Quella notte, Xena è nella foresta attorno al villaggio quando nota una galleria sotto le mura. Improvvisamente viene colpita da una freccia avvelenata al collo, e ricorda di come Eumene le diede un infuso di un fiore di un cespuglio di Santra per calmarla durante il parto, dicendole che dopo le avrebbe dato una radice di Kala per farla tornare in sè. Xena vede davanti a sé Eumene con una cerbottana, e poi sviene. Al risveglio, questa le spiega come era divenuta sua schiava solo per apprendere da lei le sue strategie, attendendo il momento in cui avrebbe potuto vendicare la morte del suo sposo, Demetro. Le rivela infine di essere stata lei a uccidere Aristarco: Aristarco raggiunse l'accampamento di Xena per portare in salvo lei e il bambino durante l'attacco dei centauri. Eumene lo scoprì, e avvisò Deione della sua presenza, perché lo uccidesse. Mentre Seleuco nasceva, Aristarco veniva colpito a morte da Deione; Eumene fece salire su un carro Xena e il bambino, e la guerriera, vedendo Aristarco in fin di vita, gli mostrò suo figlio, l'ultima cosa che ha visto in vita. Finito il racconto, Xena mostra a Eumene una radice di Kala: l'ha mangiata prima di entrare nella caverna, avendo già capito chi c'era dietro l'assalto. Xena sta per ucciderla, ma capisce che Aristarco non sarebbe vendicato in questo modo. Gli uomini della donna arrivano, e anche Olimpia e Plistene con i suoi soldati. Vedendo sconfitti i suoi guerrieri, Eumene tira una corda per far crollare la volta del tunnel, ma Xena usa il chakram e la seppellisce sotto di esse. Finito tutto, Xena e Olimpia si accampano per la notte; Xena è sicura che se Aristarco fosse vivo sarebbe tutto diverso, ed è col cuore pieno di dolore che ricorda di come affidò Seleuco al centauro Caleipo, perché crescesse lontano dalla guerra.
    Altri interpreti: Marton Csokas (Aristarco), Catherine Boniface (Eumene), Paul Gittins (Caleipo), Mark Ferguson (Deione), Craig Muller (Plistene).

    Xena e la corona di Minerva

    Titolo originale: Key To The Kingdom
    Diretto da: Bruce Campbell
    Scritto da: Eric Morris
    Trama
    Autolico ruba un preziosissimo diamante, e fuggito dal castello si trova davanti Melania; Autolico inizialmente crede che sia Xena; capendo dal suo sguardo di doverlo restituire, lo rigetta nelle finestre del castello. Xena è allibita: non può credere che sia così stupido. Corilo li raggiunge e spiega al ladro che quella che ha davanti è Melania, la sosia di Xena, e Autolico se la prende con lui perché ha restituito inutilmente il gioiello. Più tardi, a una taverna, Corilo e Melania spiegano al ladro il loro piano: intendono intrufolarsi nel castello in cui è custodita la chiave che li porterà alla famosa Corona di Minerva, nascosta quando il giovane re Cleandro sparì. Ora il suo regno è governato da due tiranni: Ormestin e Krypto. Il piano prevede che Melania entrerà nel castello fingendosi Xena, mentre Autolico penetrerà per una delle finestre. La prima fase del piano procede bene: il ladro arriva nella sala della chiave, ma nel forziere dove questa dovrebbe essere contenuta c'è un bambino. All'improvviso Melania entra nella stanza e fa catturare Autolico dalle guardie, portando via il bambino. In cella, il ladro riceve la visita dell'ancella che si occupava del bimbo, Glafira; questa chiede informazioni su Xena, e Autolico le dice che è una donna per bene, non come Melania, che ha rapito il bambino. La vecchia si allontana, dicendo che Melania va avvisata del segreto della chiave. Inoltre un vecchio prigioniero gli dice che "quando il portale si aprirà, il bambino non sarà più tra noi". Raggiunto Corilo, gli spiega che il suo piano era quello di dare una vera famiglia al bambino e anche a sé stessa, e il guerriero accetta molto entusiasta, aiutandola ad accudire il bebè. La sua vita idilliaca sfuma quando Autolico la trova e intende riportare il bambino al castello. Questo però scappa e i due più Corilo partono alla sua ricerca. Salvatolo, Melania intende ancora tenerlo e crescerlo come suo, e Corilo è d'accordo; Autolico invece intende recuperare la Corona, ma vuole trovare il modo di risparmiare il bimbo. Mentre cambiano il pannolino del bebè, il trio scopre che quello "usato" è in realtà la mappa che conduce al tesoro. Raggiunto il luogo indicato, vengono raggiunti dagli uomini di Ormestin e Krypto: inizia una battaglia, durante la quale il bambino si trascina su un cuscino, trasformandosi nello scomparso re Cleandro. Improvvisamente la vera Xena mette fuori gioco le guardie, ponendo fine alla battaglia, ma i due tiranni fuggono con la Corona di Minerva. I quattro ritornano così al castello con lo scopo di recuperare il cimelio: il gruppetto affronta e sconfigge facilmente Ormestin e Krypto. Sconfitti i tiranni, Cleandro viene raggiunto da Glafira, ora una bella e giovane donna: Xena spiega che Minerva aveva reso il re un bambino per punire la sua crudeltà, mentre aveva reso vecchia la sua sposa Glafira per darle la saggezza. Infine Xena si congratula con Melania per tutte le buone azioni che, nonostante tutto, ha fatto, ma Melania non è felice: lei non può avere figli, ed è per questo che voleva accudire il piccolo Cleandro; Xena riesce a consolarla, dicendole che è sicura che anche per lei verrà il momento di divenire madre.
    Altri interpreti: Lucy Lawless (Melania), Ted Raimi (Corilo), Bruce Campbell (Autolico), Paul Willis (Ormestin), Martin Howells (Kryptos), Craig Parker (re Cleandro), Yvonne Lawley (Glafira).

    Xena e la figlia di Policne

    Titolo originale: Daughter Of Pomira Diretto da: Patrick Norris Scritto da: Linda McGibney
    Di fronte alla riva di un fiume Xena ricorda i momenti in cui la sua armata venne sconfitta dai barbari. Ancora oggi la principessa guerriera non riesce a perdonarsi l’errore che commise in quella battaglia che costò la vita di molti dei suoi uomini.
    Ad un tratto il discorso che Xena stava facendo ad Olimpia viene interrotto dall’arrivo di alcuni barbari in cerca di cibo. Il bardo di Potidea si accorge che tra loro c’è una ragazza chiara di capelli e nota la caratteristica piuttosto insolita tra persone di quella tribù. All’improvviso i barbari vengono attaccati da un guerriero di nome Mirone che è in cerca degli scalpi dei barbari. Xena interviene nello scontro fermando Mirone permettendo ai barbari di fuggire con la loro canoa mentre Olimpia nota che uno di loro ha persone un oggetto la cui fattura non è classica del loro popolo e scopre che si tratta infatti di un oggetto che apparteneva a Xena. La principessa guerriera inizia a sospettare che la bionda fanciulla che aveva visto poco prima fosse la figlia di Rados, un suo ex soldato e della suo sposa Demia. La figlia dei due venne rapita più di un lustro fa e da allora di lei non si è saputo più nulla. Decisa a saperne di più Xena si reca al villaggio di Rados insieme a Olimpia. I due sposi riconoscono subito l’oggetto trovato dalla poetessa e raccontano a Xena che un giorno, loro figlia, Vanesa, si era allontanata al fiume per giocare e dal quel giorno non ebbero più notizie di lei. Rados aveva trovato in quella zona il suo abito strappata e bruciato intuendo che i barbari l’avevano uccisa. Xena confessa loro di aver visto Vanesa tra i barbari e Olimpia propone di andarla a riprendere.
    Con molte difficoltà Xena raggiunge Policne, il covo dei barbari, riuscendo a trovare Vanesa e portarla via con se, ma la giovane si ribella al loro volere dimostrando di essersi ambientata alla vita dei barbari. Xena e Olimpia scoprono che la giovane non era una schiava come loro pensavano bensì è divenuta Pilee: la figlia adottiva di Cirvik, il capo dei barbari. Le due eroine riportano Vanesa alla sua famiglia, ma la giovane si rifiuta di stare con loro e si ribella. Xena realizza che ora che la figlia del capo è stata rapita, ben presto il villaggio verrà attaccato dai barbari ed è necessario organizzare presto una difesa.
    Demia cerca di farsi accettare dalla figlia mentre Rados guarda la situazione in maniera più dura e realizza che in realtà sua figlia è morta e che la ragazza che Xena ha riportato al villaggio è una solo la figlia di un barbaro.
    Gli uomini del villaggio preparano una difesa contro i barbari e stanno allerta. Intanto Vanesa inizia ad avere ricordi della sua famiglia e nonostante ha ancora dei contrasti accetta la loro presenza. Xena fa notare alla giovane che presto tra le sue due famiglie ci sarà una guerra e vi saranno morti da ambedue le parti. Tuttavia c’è un modo per fermare tutto ciò: lei conosce entrambe le lingue e se facesse da interprete si potrebbe provare una via pacifica con la quale accordarsi.
    In breve tempo i barbari raggiungono le mura del villaggio: lo scontro è alle porte. Vanesa decide di fare da interprete con Cirvik e gli fa capire che anche tra il mondo civile lei ha una famiglia. Il dialogo avviene pacificamente e sembra possibile instaurare una tregua quando Mirone, il mercenario che attaccò i barbari all’inizio dell’episodio, aggredisce all’improvviso il capo dei barbari. Xena si intromette ed ingaggia un combattimento col mercenario. Lo scontro è vivace ma si consuma in fretta e termina con Mirone che perde la vita con una pugnalata al torace.
    Vanesa comprende di avere due famiglie ma decide di continuare la sua vita a Policne con Cirvik per tornare a trovare la sua famiglia naturale ogni tanto.
    Olimpia si era più volte domandata se riportare Vanesa dalla sua famiglia naturale fosse stata una cosa giusta e ora che tutto è finito sa che era stata la cosa più giusta da fare: tra i civili e i barbari si era stabilita una tregua, Rados e Demia hanno ritrovato una figlia che avevano dato per morta da tempo e Vanesa si può dividere tra l’affatto di due famiglie.
    Guest starring: Milo (Craig Ancell), Vanesa (Beth Allen)

    Xena e la favola a lieto fine

    Mentre Xena e Corilo dormono ancora nel loro accampamento nella boscaglia Olimpia si fa una doccia.
    Un'aquila sveglia la principessa guerriera che si lamenta di non essere stata svegliata dalla poetessa come le aveva chiesto; Xena voleva alzarsi all’alba per catturare il brigante Zagros. La principessa guerriera si alza di corsa e cerca della corda ma non trovandola prende il corpetto che Olimpia aveva lasciato appeso ad un ramo. La donna non si accorge di nulla e continua a canticchiare mentre continua a lavarsi sotto la doccia.
    Appena uscito il brigante Zagros è già pronto per nuove scorribande ma Xena piomba nel suo accampamento e lo cattura per riassicurarlo nuovamente.
    Tornata indietro da Corilo e Olimpia la principessa guerriera scopre che la poetessa è in cerca del corsaletto che le aveva sottratto. Quando Olimpia scopre che la veste che stava tanto cercando è stata usata da Xena per legare il suo mercenario, si arrabbia molto e rimprovera la principessa guerriera di aver usato per i suoi sporchi lavori il suo corsaletto preferito e le fa notare che per colpa sua ora è costretta ad indossare un sacco!
    Nonostante questo piccolo battibecco la compagnia riprende il suo viaggio: Zagros deve essere assicurato alla giustizia al più presto. Camminando lungo il sentiero il gruppo si avvicina a un tempio di venere proprio nel momento in cui avviene dal suo interno un'esplosione. Incuriosita dall’accaduto la compagnia si reca sul posto e Xena trova a sorpresa con Venere una bambina che già aveva avuto modo di conoscere tempo indietro: Alesia, la figlia di un re suo amico da anni. la bimba e scappata di casa dopo la morte della madre e il secondo matrimonio del padre: la matrigna non le piaceva ed è fuggita in cerca della sua fata buona.
    Xena si offre di riaccompagnare la bambina a casa ma sul cammino si accorge che gli uomini di Zagros sono sulle sue tracce. Mentre la principessa guerriera va a fermare la banda di guerrieri Olimpia inizia a raccontare alla piccola Alesia la favola di Cenerina: una fanciulla pura, spensierata e altruista che veniva maltrattata dalle matrigna cattiva e dalla perfida sorellastra. Nell’immaginazione di Olimpia il racconto è interpretato da lei stessa nelle veci di cenerina e da Xena e venere rispettivamente nei panni della matrigna e della sorellastra.
    Nel frattempo nel loro castello il padre di Alesia si mobilita preoccupato a organizzare le ricerche della figlioletta mentre la sua sposa si preoccupa delle sorti della piccola e si colpevolizza della sua scomparsa.
    Venere rimasta sola nel suo tempio rimane dispiaciuta dalla partenza di Alesia e decide di tornare a farsi viva da lei nella speranza di convincerla a tornare al tempio con lei in modo da allevarla come se fosse figlia sua. La dea compare dalla piccola mentre Olimpia sta continuando il suo racconto e si intromette modificandone la vicenda, rendendola molto più simile a un racconto di amore. I personaggi vengono nuovamente mutati: venere è ora la matrigna, Xena la sorellastra e Olimpia cenerina, ora resa molto brutta e goffa e in questa parte del racconto subentra anche Corilo, nelle veci di unn affascinante messaggero del re che invita le fanciulle del villaggio a presentarsi a corte per partecipare a un ballo in nome del principe del regno. Il racconto viene presto interrotto da Xena che una volta sbarazzatasi dei suoi inseguitori sopraggiunge dai suoi compagni impedendo a venere di proseguire a narrare.
    Venere si allontana mentre la compagnia si accampa per mangiare e mentre Xena e Olimpia cucinano, Corilo continua la favola per Alesia.
    Intanto venere non accetta di essere messa da parte e cerca di disturbare Xena spingendo gli uomini di Zagros nuovamente tra le sue tracce proponendole un accordo: la possibilità di riavere il brigante tra loro in cambio di Alesia
    Corilo si immedesima nel protagonista della storia rendendo cenerina un uomo di nome Tirso. Il patrigno e il fratellastro impediscono a l giovane di prendere parte al ballo di corte e lo lasciano a casa quando sopraggiunge Armonia, una fata interpretata da Xena che gli rende l’aspetto di un nobile affinché possa partecipare alla festa e ballare con la principessa, che altri non è che Olimpia. Il ballo procede magnificamente e il giovane riesce a far breccia nel cuore della bella principessa ma l’incantesimo svanisce in fretta costringendo Tirso alla fuga e preso dalla fretta di andarsene non si accorge di sottrarre alla principessa una scarpetta. Corilo continua il suo racconto, ma Xena lo riporta alla realtà e scopre che Alesia non è più nel campo: la piccola è fuggita mentre il guerriero continuava il suo racconto senza accorgersi di nulla. Xena attribuisce ad olimpia la responsabilità e della fuga della piccola e parte alla sua ricerca.
    Pochi attimi dopo sopraggiunge nell’accampamento una vecchia che sostiene di essere stata aggredita da un gruppo di uomini nei pressi del fiume vicino. Olimpia sospetta degl’uomini di Zagros e si reca sul posto lasciando Corilo solo a occuparsi del brigante catturato.
    La poetessa si allontana cadendo così nel tranello tesole dalla dea dell’amore: la vecchia infatti era Venere e con un pretesto riesce a far allontanare Olimpia con lo scopo di prendere Alesia e portarla via con se. Ma la dea non era al corrente della fuga della piccola, ma Zagros si offre di ritrovarla in cambio della libertà. Venere quindi lo libera mentre Xena ritrova la piccola che sta passando un grave pericolo: Alesia è scivolata in un dirupo e si è retta a una vecchia radice. La principessa guerriera la trae in salvo e la riporta all’accampamento dove trova Corilo legato e Imbavagliato. quasi nello stesso momento ritorna anche Olimpia e Corilo spiega a tutti l’inganno di Venere.
    Il gruppo si rimette in viaggio e lungo il cammino Alesia chiede a xena di continuare la favola. Ora è la principessa guerriera a interpretare Cenerina e rende il personaggio una coraggiosa guerriera tutta di un pezzo. La matrigna diviene Zagros e due dei suoi uomini le sorellastre. Il principe che ha l’aspetto di Corlio sopraggiunge all’improvviso dicendo che colei che indosserà alla perfezione la scarpetta che ha con sé diventerà la sua principessa. L’uomo domanda a Cenerina di provarsi la scarpetta ma ella rifiuta e lo fa allontanare. La matrigna e le sorellastre dispiaciute di non essere state scelte dal principe decidono di impossessarsi delle sue ricchezze rubandogliele. Cenerina dovrà fermare la sua famiglie e sopraggiunge la fata (ora interpretata da Olimpia) che le offre il suo aiuto ma cenerina la relega a pulire la cucina.
    Questo suona offensivo ad Olimpia e accusa Xena di sottovalutarla. Arrabbiata Olimpia decide di allontanarsi dal gruppo e proseguire il viaggio da sola.
    Xena è costretta a raggiungere il castello del padre di Alesia da sola e trova entrambi i sovrani legati al loro trono: gli uomini di Zagros sono da poco fuggiti con i gioielli della corona. Xena fa si che Alesia e la regina stiano un po’ insieme per conoscersi meglio e poi parte all’inseguimento degl’uomini di Zagros.
    Olimpia intanto raggiunge un santuario di venere e la chiama. La dea per farle notare che ciò che sta facendo ora per Alesia in realtà è solo dannoso per la piccola. Le domanda quindi di non essere egoista e di pensare al bene della bambina facendo ciò che è davvero giusto per lei.
    Xena raggiunge presto i briganti e mentre Alesia riesce finalmente e comprendere la matrigna e accettarla, la principessa guerriera affronta i suoi nemici e li sconfigge grazie anche all’aiuto di Olimpia che decide di tornare al suo fianco.
    Prima di ripartire con Corilo e Olimpia Xena trae spunto dalla battaglia avvenuta con gli uomini di Zagris per descrivere come fece Cenerina a sconfiggere la matrigna e le sue sorellastre proteggendo il principe e ottenendo così un bel lieto fine alla favola.
    Prima che i tre guerrieri salutino Alesia e la sua famiglia venere sopraggiunge per dire alla piccola che la sua matrigna le vuole bene e che deve restarle vicina.
    Salutati tutti, Xena, Olimpia e Corilo ripartono insieme per una nuova avventura mentre la poetessa ispirata dalla favola di cenerina pensa a una nuova favola da scrivere.

    Xena nel giardino incantato

    Una grande tempesa coglie Xena e Gabrielle che si riparano in una caverna. La Warrior Princess ha una ferita su una gamba, causatale da uno scontro, così inizia a ricucirsela, mentre parla con Gabrielle. Le due stanno viaggiando dirette verso l’India. Gabrielle scherza sul fatto che, forse, Xena combatte il male solo per potergliele suonare alla gente. Xena pare rilassata e divertitia, nonostante si stia ricucendo la ferita.. questo fino a quando la visione di Gabrielle appesa ad una croce non le compare alla mente. Le due guerriere vengono interrotte da un rumore… Il bardo va a dare un’occhiata ma sembra non tornare più, così, Xena la cerca e trova un buco nella terra che tare molto profondo. Convinta che Gabrielle vi sia caduta dentro, vi si getta a sua volta. La due si svegliano in luogo misteriose, incantevole, fiorito e colorato che ricorda ad entrambe Illusia, se non fosse per la mancanza di musica. Inoltre, la gamba di Xena sembra perfettamente sanata… La Warrior Princess e Gabrielle fanno la conoscenza di un uomo anziano, che dice d’essere il servitore d’Adin, li padrone e guida spirituale del luogo. Le due guerriere fanno la conoscenza anche d’egli che le convince a trascorrere là la notte,prima di fare ritorno nel mondo reale. Gabrielle sembra apprezzare molto quel luogo così mistico e tranquillo… Dopo aver fatto un rilassante bagno insieme a Xena, Gabrielle prende lezioni di respirazione e meditazione da Adin mentre Xena pratica Tai Chi in giardino. A Xena e Gabrielle accadono cose strane: la prima viene colta da un attacco di violenza ed attacca delle statue dall’aspetto raffiguranti degli esseri umani in strane posizioni, mentre Gabrielle ricorda Hope, cadendo nello sconforto. Così, Adin, le consiglia d’allenarsi ancora con lui... Il bardo non riesce a togliersi dalla mente il periodo passato, riguardante la faccenda di Hope e le lacrime cominciano a bagnarle le gote. Durante la notte Xena e Gabrielle parlano tra loro: la binda vuole fermarsi ancora, tutta quell’atmosfera la incanta. Xena, seppur non convinta, acconsente. La Warrior Princess nota la ferita sulla sua gamba, apparire e sparire, come per incanto. Il giorno successivo, Gabrielle parla con Adin di Xena, confidandogli la propria preoccupazione riguardo al lato oscuro di Xena. Gabrielle talks to Xena inizia ad avere delle allucinazioni che la preoccupano non poco: immagina di fare male a Gabrielle e di provare piacere in ciò… Spaventata da questi pensieri e dal proprio istinto malvagio che sente venire a galla, Xena va a parlare con Adin, che le spiega che l’atmosfera del luogo sta forzando e lasciando uscire il lato malvagio di Xena e le consiglia d’andarsene prima di far male a Gabrielle. Alla mente di Xena torna ancora l’immagine di Gabrielle appesa ad una croce… Così la guerriera scrive una lettera di congedo all’amica, mentre il suo naso inizia a sanguinare. Ciò riaccade durante la notte, quando Xena va a salutare Gab, mentre questa dorme. Ma tutta la situazione non sembra convincere la Warrior Princess che,a andandosene, si sofferma ad osservare le strane statue blu, nel giardino. Con i suoi soliti metodi persuasivi, convince il servitore a raccontarle cose succede li, in quel luogo misterioso. Questo le rivela che Adin si nutre della bontà delle persone e che una volta assorbita tutta, le vittime si trasformano in quelle statue blu. Xena deve fermare Adin e salvare Gabrielle. Ma, per poterlo fare, deve eliminare ogni bontà dal suo cuore… e ci riesce. Di Xena non resta che il alto oscuro, quando attacca Adin, intento a manipolare Gabrielle, già caduta in trance durante un loro allenamento. La lotta tra Xena e Adin è dura e la Warrior Princess sembra aver perso ogni umanità in lei, stando per ferire anche il servitore. Gabrielle esce dallo stato di trance e riesce a fermare Xena che però uccide Adin. Il mondo d’illusione scompare ed il servitore, diretto a ritrovare sua moglie ed i suoi figli, si congeda dalle guerriere che proseguono la loro strada verso l’India

    Xena contro Devi, la dea indù

    Xena e Olimpia raggiungono un villaggio nel cuore dell’India discorrendo sullo yoga e sulle tradizioni indù. Ad un tratto un uomo attira l’attenzione della folla presentando il suo numero: una prova molto pericolosa che consiste nell’inviare la sua assistente nella terra degli spiriti tramite una corda. La donna sparisce in una nuvola di fumo e una volta richiamata dal suo collega ricompare dal cielo. Tuttavia qualcosa va storto in questo gioco di prestigio poiché la donna ricompare a pezzi. L’uomo mette i resti della compagna in una cesta e quando la riapre la ragazza esce nuovamente in vita. Tutto sembra far parte di un’illusione dunque, ma in realtà qualcosa non funziona veramente: la ragazza è posseduta da un demone.
    Xena interviene e combatte la ragazza indemoniata ma sembra che non vi sia modo di liberarla, quando Olimpia le si avvicina scacciando il demone. Lo spirito demoniaco si muovo velocemente tra la folla per poi scomparire all’improvviso vicino alla poetessa. Olimpia viene subito definita una Devi: una dea indù dai grandi poteri.
    L’illusionista viene cacciato dalla gente e definito posseduto dal male ma Xena lo fa fuggire prima che la gente lo assalga. la principessa guerriera non sa spiegarsi ciò che è successo ad Olimpia e lo definisce un caso strano che non dovrebbe avere seguiti ma la poetessa senza neppure accorgersi curo l’occhio di un ceco e successivamente libera lo stesso illusionista dal male.
    Olimpia non sa spiegarsi ciò che sta avvenendo ma non può nemmeno impedire alla folla di venerarla: sempre più persone la circondano offrendole devozione e la cosa sembra quasi farle piacere.
    Xena sempre più perplessa fa visita a un tempio del luogo insieme a Belur (l’illusionista) e scopre l’esistenza dell’acqua del fiume Gange: acqua che è in grado di distruggere ogni demone o essere maligno. Osservando i dipinti del tempio, Xena nota tra i demoni raffigurati anche Tajaka … un demone dalle sembianze femminili che racchiude in se forti poteri malvagi. Questo demone sembra avere una predilezione per le perle e finge di curare le persone per poi sacrificarle. Uscendo dal tempio la principessa guerriera vede Olimpia con le stesi vesti della Tajaka e nella stessa posa del dipinto.
    Inizialmente Xena cerca di non far capire ad Olimpia i forti sospetti che ha su di lei per poi uscire allo scoperto identificando il demone. Tajaka esce allo scoperto: si è impossessata del corpo di Olimpia.
    Xena comprende che in realtà è Belur la Devi e gli chiede di aiutarla a scacciare Tajaka dal corpo di Olimpia per essere ripagata dell’aiuto dato più volte all’uomo. Belur preso dalla paura e dall’insicurezza in un primo momento fugge dal villaggio per poi tornare ad affrontare il demone.
    Xena giunta al villaggio ingaggia un combattimento con Tayaka nel tentativo di scacciarla dal corpo di Olimpia ma fallisce. La situazione sembra volgere al peggio ma per fortuna Belur si concentra sui suoi poteri riesce a scacciare il demone e a sconfiggerlo.
    Olimpia riprende la sua vita normale tornando a intraprendere il suo cammino verso la ricerca dell’equilibrio interiore con Xena, mentre Belur partirà da solo per un viaggio alla ricerca di sé stesso e delle forze che lo circondano. I tre dunque prendono strade diverse, ma tutte e tre continueranno a viaggiare in cerca della loro conoscenza interiore.

    Xena e il suo karma

    Il viaggio di Xena e Olimpia alla scoperta dell’India continua. La poetessa sembra essere molto affascinata da questa cultura e per immergersi maggiormente nelle tradizioni del posto domanda alla principessa guerriera di seguire il suo esempio e di indossare vesti del luogo. Xena non sembra essere molto convinta ma accetta la richiesta della compagna di viaggio.
    Ad un tratto nella piazza in cui le due stavano mercanteggiando il prezzo degl’abiti di Xena, avviene un rito tradizionale e incuriosite si aggregano alla processione per scoprire di che si tratta. A breve comprendono che sta avendo luogo un rito funebre ma vengono a conoscenza di una terribile legge del luogo: le consorti dei defunti dovranno accompagnare i mariti nel regno dei morti, per tanto verranno gettate vive tra le fiamme mentre il cadavere dello sposo viene cremato. Xena e Olimpia intervengono in favore della donna che sta per essere coinvolta nel rituale e la salvano facendola fuggire con loro. Tuttavia la fuga si dimostra piuttosto breve: le tre donne vengono circondate e per Xena sembra non ci sia via di scampo quando Naiyima, la donna che hanno tratto in salvo, con movimenti particolari emette fasci di luce che avvolgono il corpo di della principessa guerriera. Uno in particolare colpisce la donna e la fa scomparire ma Naiyima la rassicura dicendole che ciò che le sta accadendo non è nulla di malvagio: sta solo per intraprendere un viaggio che le farà attraversare le sue vite future e gli mostrerà il suo Karma.
    Xena si ritrova così in un altro tempo reincarnata nel corpo di una grande pacificatrice di nome Armighedda. Sul posto sta per avvenire uno scontro ma Armighedda sta tentando di fermare i suoi nemici cercando di trasmettere loro il suo messaggio di pace. Tuttavia la sua nemica altri non è che la reincarnazioni di Antinea che una volta scoperto di aver di fronte a se Xena farà di tutto per ucciderla e impossessarsi dei suoi poteri. La battaglia ha luogo e ad aiutare Armighedda arriva un valoroso guerriero indù di nome Shakti con i suoi uomini, ma il giovane viene ferito in battaglia e insieme al suo braccio destro fugge portando in salvo la pacificatrice.
    Nel frattempo al presente Olimpia ha fatto in modo di bloccare l’entrata del luogo in cui si sono nascoste dalla folla che vuol far avvenire il rituale funebre. Naiyima mostra alla poetessa i suoi poteri che sembrano provenire dagli strani simboli che la donna ha tatuato in diverse parti del proprio corpo. Naiyima spiega ad Olimpia di aver mandato Xena nel futuro affinché si possa proteggere da un essere malvagio che minaccia il compimento del suo karma, impedendole di avere pace nelle sue vite future; purtroppo non ha avuto il tempo di spiegare alla principessa guerriera in che modo deve affrontare il suo nemico: Olimpia si offre di andare nel futuro ad aiutare la compagna ma prima deve conoscere l’arma che occorrerà a Xena: deve imparare il Mendi.
    Mentre Xena nel futuro cura la ferita di Shakty, Olimpia realizza che il Mendi è un passaggio verso l’illuminazione che non va compreso ma solo accettato. Capisce dunque che per far scorrere i suoi poteri attraverso di lei deve lasciarsi guidare da esso. Pronta per intraprendere il suo viaggio la poetessa viene mandata da Naiyima nel futuro con l’obbiettivo di portare il nemico di Xena al presente per sconfiggerlo attraverso il Mendi.
    Olimpia giunge nel futuro di Xena scoprendo che il suo karma l’ha fatta reincarnare nel corpo del valoroso guerriero Shakty. Di nuovo insieme Xena e Olimpia vanno in cerca di Antinea per fermarla ma le due vengono sconfitte in battaglia e catturate.
    Antinea decide di ucciderle pubblicamente in modo da sedare i rivoltosi togliendo loro ogni speranza uccidendo i loro eroi. Mentre la maga da disposizioni per preparare la loro morte Xena e Olimpia usano il Mendi tatuando sulla loro pelle i suoi simboli e grazie ad alcune mosse particolari fanno riapparire quel vortice spazio temporale che le riporta al presente assieme ad Antinea. Ora è molto più difficile sconfiggere la maga in quanto ha riacquistato i suoi terribili poteri. Xena viene sconfitta mentre ad Olimpia Antinea fa vivere il momento della crocifissione che tanto a lungo Xena ha sognato facendosi ossessionare da esso. L situazione sembra dunque capitolare quando Naiyima risveglia le forze del Mendi che imprigionano Antinea e con la collaborazione di Olimpia, Xena riesce a sconfiggere la magae a ucciderla. Una volta aiutato le amiche a sconfiggere il male Naiyima cura le gravi ferite delle due eroine e poi scomparire. Nello scontro Xena dovette tagliare i capelli di Olimpia con il chakram per liberarla dalla terribile presa di Antinea, così, prima di ripartire, la poetessa si taglia i capelli molto corti.
    Volta al termine anche questa avventura le due riprendono il loro viaggio interrogandosi sui misteri del Mendi.

    Xena contro i demoni d'Indrajit

    Xena e Olimpia vengono attaccate da un gruppo di demoni mentre stanno camminando sulla riva di un fiume. Xena usa il "tocco" su uno dei demoni e scopre che sono stati mandati da Indrajit, il re dei demoni, per impedire che Xena e Olimpia raggiungano l'Avatar, una divinità in forma umana destinato a salvare il genere umano. Quella notte Xena cura le sue ferite e si chiede se la violenza sia la giusta via dato che ora è a conoscenza del suo destino come pacificatrice. Il giorno seguente, Xena e Olimpia continuano il loro viaggio e raggiungono una folla di gente povera e malata che sta venendo guarita dall'Avatar. Le due sono stupite di scoprire che l'Avatar è Belur, il Devi che poco tempo prima salvò Olimpia dalla possessione di un demone. I tre si incamminano nel bosco e preparano un accampamento. Xena ha la sensazione che qualcuno li stia seguendo. Improvvisamente Hanuman,un uomo-scimmia, arriva e offre il suo aiuto per proteggere Belur. L'essere sa che Indrajit sta arrivando e suggerisce di andare al Grande Tempio per chiedere l'aiuto di Krishna, la suprema incarnazione della divinità. Xena all'inizio è riluttante ma poi si fida di Hanuman, considerando che ha aiutato altri Avatar in passato. Mentre si dirigono al tempio, Olimpia scopre da Belure che il rispetto per la vita è la verità assoluta e Xena parla ad Hanuman del suo dilemma riguardante la "via" da seguire. Hanuman spiega che c'è un'unica via per ogni persona e che ritrovarsi tra due vie è una brutta cosa. Sono appena arrivati al tempio quando Indrajit, volando su un tappeto magico, si fionda verso di loro. Prima afferra Belur, poi Olimpia e infine torna a Lanka, l'oscura terra dei demoni. Xena è pronta a seguirlo ma Hanuman la convince ad invocare l'aiuto di Krishna per liberare Olimpia e Belur. Entrata nel tempio, Xena inizia a pregare. Poco dopo Krishna appare e riconosce la confusione di Xena sul cammino della sua vita. Le dice che per intraprendere la via di un santo nella sua vita futura, ora deve accettare la sua "via dei guerrieri". Krishna manda Xena ed Hanuman a confrontare Indrajit e dice a Xena di invocare il suo nome durante la battaglia per avere la forza di sconfiggere il re dei demoni. Xena e Hanuman entrano nel palazzo di Indrajit dove lo trovano mentre punta un pugnale alla gola di Olimpia. Xena lancia il chakram e taglia la mano di Indrajit, liberando Olimpia. Improvvisamente a Indrajit crescono altre cinque braccia, ognuna con un'arma in mano, e attacca Xena. Xena combatte con tutto quello che ha ma Indrajit le taglia entrambe le braccia con una falcetta. Mentre cade a terra, Xena invoca il nome di Krishna. Improvvisamente le sue braccia ricrescono, seguite da altre quattro. Xena inizia a smembrare Indrajit e, quando la battaglia finisce, le braccia supplementari scompaiono. Belur e Olimpia si salutano e Belur si mette in viaggio per tornare a casa. Olimpia intanto,si reca sulla riva del fiume per osservare quelle acque che scorrono, vanno avanti senza fermarsi… Xena raggiunge la sua amica la quale confida alla sua amica che Belur le ha fatto scoprire se stessa e le ha mostrato il cammino, “ Il cammino della pace ”. ..un cammino che non segue purtroppo quello che la principessa guerriera ha deciso di inseguire ovvero “ Il cammino della Guerra” , ciò nonostante le due amiche continuano il loro viaggio insieme e osservando il fiume Olimpia dice alla sua amica: < Tutti i fiumi portano al mare e prima o poi anche noi finiremo nello stesso posto >.

    Xena e Olimpia messaggere di pace

    Xena e Olimpia stanno viaggiando verso Archon ma Olimpia è arrabbiata per aver perduto la pergamena che narra le ultime gesta di Xena. Xena le dice di tornare al Pireo per trovare la pergamena e che si troveranno più tardi ad Archon. Quando Olimpia torna al Pireo, incontra Corilo e viene raggiunta da Zaira e Milo,che hanno la pergamena perduta. Zaira, che crede che il messaggio di pace di Olimpia sia d'ispirazione, si presenta come un produttore e convince Olimpia a basare una recita sui suoi scritti. Compiaciuta dell'idea, Olimpia manda un messaggio a Xena sui suoi nuovi impegni e, lei e Corilo, si dirigono al teatro per iniziare la ricerca degli attori. Nel frattempo Zaira e Milo raggiungono individualmente i signori della guerra Kaelus,Cleon e Therax e convincono tutti e tre ad investire una grande somma di denaro nella recita di Olimpia. Sapendo che la recita sarà un fallimento nel giorno della prima, Zaira progetta di prendersi i soldi e lasciare il villaggio. Olimpia verrà incolpata per la perdita e dovrà badare ai signori della guerra arrabbiati. Al teatro, il cast sta diventando irrequieto. Sono annoiati dalla trama e tutti, incluso Corilo, cercano di far aggiungere da Olimpia più sangue e combattimenti. Olimpia non vuole compromettere la sua integrità artistica ma diventa così arrabbiata dalle proposte del cast che va in cerca di consigli dal grande Sofocle,che ha la prima del suo spettacolo la stessa sera. Olimpia resta stupita quando entra nel teatro e vede il palco pieno di sesso e violenza. Si convince che se il grande Sofocle può produrre quel tipo di materiale, anche lei può farlo. Olimpia torna immediatamente al suo teatro con una nuova idea in mente. Più tardi, mentre Olimpia e gli attori cambiano piani, due dei signori della guerra entrano di nascosto nel teatro. Attratti dalla violenza, apprezzano quello che vedono. Zaira entra nel teatro, vede i guerrieri nascosti, e si stupisce nel vedere la nuova versione violenta della recita. Realizzando che la nuova versione della recita sarà un successo, Zaira convince Olimpia a tornare alla versione originale sulla pace. Più tardi quella notte, la recita di Olimpia si apre con il tutto esaurito e la gente inizia ad andarsene quasi subito. Arrabbiati al pensiero di perdere i loro denari, i signori della guerra salgono sul palco. Improvvisamente, Xena esce dalle quinte e combatte con i guerrieri. Mentre Xena e Olimpia combattono contro i signori della guerra, Zaira e Milo cercano di uscire dal teatro. Olimpia grida al pubblico che la loro è una rappresentazione interattiva e che quindi possono fermare i due truffatori. Xena recupera il denaro dei signori della guerra e li convince a donare i fondi all'orfanotrofio locale

    Xena e l'alternativa di Critone

    Un gruppo di banditi assassini stanno saccheggiando un tempio e stanno cercando di rapire le giovani vestali quando Xena, Olimpia e Corilo arrivano per combatterli. Xena prende il capo, Critone, mentre Corilo protegge la donna che il malvagio stava pestando a sangue. Olimpia è stupita di vedere che la donna è Nerissa, una fanatica religiosa che avevano pensato fosse stata imprigionata. Corilo, cercando di proteggere Olimpia e Nerissa, uccide inavvertitamente Critone. Xena è costernata nel vedere Nerissa e Corilo è scioccato di aver tolto una vita. Xena cura le ferite di Nerissa ma è determinata a riportarla nella prigione da cui è fuggita. Nerissa sostiene che quando era in prigione ha incontrato Belur, un profeta indiano, ed ora è devota alla non-violenza e alla pace. Xena non le crede ma Olimpia è comprensiva. Come nel loro primo incontro, Nerissa dice a Olimpia di lasciare il mondo violento di Xena e di unirsi a lei per fondare un ospizio per i poveri. Nel frattempo, Corilo è distrutto dalla sua azione e non è felice di venire accolto come un eroe dai locali per aver ucciso Critone. Scoprendo che Critone ha un figlio, Armon, Corilo sente che deve dirgli quello che è successo. Arrivando alla scuola del ragazzo, Corilo si placa quando sente che Armon crede che suo padre sia un uomo audace e giusto. Sentendo della morte di suo padre, Armon giura vendetta e Xena lo lascia unirsi a loro. Corilo e Armon fanno amicizia ma tutto finisce quando Nerissa parla ad Armon della malvagità di suo padre e del coinvolgimento di Corilo con la sua morte. Armon vuole uccidere Corilo ma Xena interviene e gli chiede di risparmiare la vita del guerriero. Il ragazzo accetta riluttante ma lascia il campo, mentre Xena gli ricorda che l'uomo che Corilo ha ucciso non era lo stesso che Armon pensava che fosse. Olimpia continua a difendere la conversione di Nerissa quando Armon torna per avvertirli che gli uomini di Critone stanno arrivando per uccidere Corilo. Corilo è sollevato quando la sua colpa ha fine nel momento in cui Armon gli dice di sapere che l'uomo che Corilo ha ucciso non era quello che lui conosceva. La colpa di Corilo diminuisce un po' e Xena combatte contro i malviventi. Quando Xena viene ferita, Nerissa non vuole lasciare che Olimpia vada ad aiutarla. Nerissa è arrabbiata che Olimpia sia ancora leale a Xena e le voci nella sua testa le dicono di distruggere la Principessa Guerriera. Dopo un'epica battaglia, Xena riesce a ferire Nerissa. Con il loro legame più forte che mai, Xena e Olimpia lasciano Nerissa, priva di sensi, in prigione con l'incertezza che un giorno i Lumin la richiameranno.

    Xena contro la dea Discordia

    In una notte tempestosa, Xena entra nella taverna di sua madre Irene. Trovando la stanza sospettosamente quieta e oscura, Xena afferra qualcuno nascosto nell'ombra. La luce si accende, tutti urlano "sorpresa" e Xena si ritrova tra le mani Corilo. Xena scopre di essere arrivata ad una festa a sorpresa per il compleanno di Olimpia. Tutti i suoi amici sono li: la madre di Xena, sua sorella Leuca, Corilo, Minya, e Autolico. Nella taverna c'è anche Racifo, una donna misteriosa dallo sguardo malvagio. Quando Xena li informa che Olimpia arriverà il giorno seguente, tutti vanno a dormire. Durante la notte, Xena viene svegliata da un tuono e vede qualcuno che cammina nel cortile. Sospettosa, Xena entra nella stanza di Racifo e la trova morta con un pugnale nello stomaco. Discordia (Meighan Desmond), la nuova dea della punizione, arriva. Discordia dice a Xena che deve scoprire chi dei suoi amici è un assassino e consegnarglielo, oppure la dea prenderà qualcuno a caso. Riunendo tutti i sospettati, Xena esamina il corpo più da vicino. Scoprono che Racifo era una cacciatrice di taglie in cerca di Xena. Tutto questo viene confermato quando Olimpia arriva con alcune novità. Xena sospetta che Irene l'abbia uccisa per proteggere sua figlia, mentre Corilo pensa che sia Minya dato che Racifo è anche conosciuta per tagliare i tendini ai cavalli delle persone che sta cacciando. Anche Autolico incolpa Irene per il crimine ma i diamanti di Racifo vengono trovati in possesso del re dei ladri e i sospetti cadono su di lui. Corilo viene considerato sospetto quando si scopre che Racifo stava cacciando anche suo fratello, Ceneo ma Leuca non può testimoniare i suoi spostamenti. In poco tempo, tutti eccetto Xena ammettono di aver visto Racifo poco prima della sua morte. In più, Discordia diventa impaziente e accorcia il termine a poche ore. Infine dichiara che se l'assassino non verrà trovato, ucciderà tutti. Quando il tempo scade, Discordia e i suoi uomini arrivano per prendere tutti ma Xena e i suoi amici li sconfiggono. Nella zuffa, Xena nota il modo con cui un candeliere sta dondolando e dice a Discordia di sapere chi è l'assassino. Xena spiega che Racifo stava cercando di ferire il suo cavallo, Argo, ma la cavalla le ha tirato un calcio facendola tornare nella sua camera e creando degli eventi a catena che le hanno fatto finire il pugnale nello stomaco. Dato che no può vendicarsi di un animale, Discordia se ne va arrabbiata. Risolto il mistero, tutti si scusano per essersi sospettati l'un l'altro e Olimpia riceve finalmente la sua festa di compleanno.

    Xena e la sconfitta di Pompeo

    Un gruppo di amazzoni guidate da Anfitea sta avanzando cautamente verso alcuni soldati romani. Sebbene Andromeda,una giovane combattente di un'altra tribù, sia ansiosa di combattere, Anfitea preferisce rimanere nascosta. Quando la regina amazzone ordina di attaccare incontrano una resistenza formidabile. Questo gruppo di soldati è guidato da Bruto,il brillante leader e il soldato più fidato di Cesare. Mentre salva Andromeda, Anfitea viene uccisa per mano dell'eroe romano. Ora che Anfitea è morta, Olimpia torna ad essere la regina amazzone. Lei e Xena tornano al villaggio amazzone dove scoprono da Pentesilea che i romani le hanno attaccate e hanno catturato la maggior parte della tribù. Xena realizza che è Pompeo,il nemico di Cesare, ad aver rapito le donne per venderle come schiave e il gruppo di Bruto lo sta seguendo. Il combattimento tra Bruto e le amazzoni è stato uno sfortunato incidente. Xena cattura Bruto, scoprendo che lui sa dove è diretto Pompeo. Andromeda e la maggior parte delle amazzoni vogliono uccidere Bruto ma Olimpia resiste. La sua nuova scoperta della non-violenza non le permetterà di uccidere Bruto. Nel frattempo Xena scopre qual è il luogo in cui è diretto Pompeo e progetta un'imboscata. La Principessa Guerriera trova le amazzoni mentre vengono scortate da un gruppo di romani ma i suoi piani sembrano andare all'aria quando Andromeda viene catturata e Xena e il suo gruppo sono obbligate ad arrendersi. Fortunatamente Xena era arrivata in quel luogo prima degli uomini di Pompeo ed aveva nascosto delle armi sotto un mucchio di foglie. Xena e le amazzoni fuggono e prendono un gruppo di soldati romani come prigionieri. Sentendo la notizia della sconfitta della sua truppa, Pompeo ordina ai suoi uomini di tornare al villaggio amazzone. Olimpia va da Bruto ed è sorpresa di scoprire che egli è un uomo buono e premuroso. Sfortunatamente lui crede che Cesare sia un uomo giusto e onorevole come lui. Olimpia, tuttavia, offre a Bruto un trattato di pace tra le amazzoni e Roma. Bruto lo accetta con piacere prima dell'approvazione finale di Cesare. La sua natura onorevole è più evidente quando Bruto offre di lasciare che Xena lo porti da Pompeo per impedire il suo attacco imminente al villaggio. Quando i rinforzi leali a Cesare arrivano, Xena libera Bruto unendolo a loro, sapendo che dirigerà le forze di Pompeo per lei. Xena e Olimpia guidano le amazzoni in una grande battaglia mentre le truppe di Bruto fermano quelle di Pompeo con l'artiglieria. Traendo vantaggio dal caos, Xena va al campo di Pompeo e combatte con lui fino alla morte. Tornando a Roma con la testa di Pompeo, Bruto è stupito di vedere Cesare che brucia il trattato di pace con le amazzoni. Mentre Bruto riconsidera la sua lealtà al suo capo, Olimpia passa la corona a Pentesilea la quale sostiene di non essere una regina saggia quanto Olimpia ma quest’ultima la riprende subito dicendole “ Pensa a quello che Anfitea avrebbe scelto di fare “ . Così Olimpia e Xena proseguono il loro viaggio ma accompagnate,stavolta, dalla giovane Andromeda che,inesperta del mondo che la circonda, vuole percorrere il suo cammino al fianco della principessa guerriera e della sua amica.

    Xena e le idi di marzo

    Callisto è segregata in un limbo infernale di follia e tormento. La donna discorre con una creatura che inizialmente chiama Lui e poi Lord. “Lui” da la possibilità a Callisto di tornare nel regno dei vivi, per aiutare Caesar e fermare Xena. Ma, per fermarla, non potrà ferirla fisicamente se prima lo spirito della Warrior Princess non sarà corrotto e districato dalla “Strada del Guerriero” Caesar, dormiente nel suo letto, sogna selvaggio sesso con Xena ma, svegliatosi di soprassalto, di ritrova davanti Callisto che gli promette aiuto. Xena, Gabrielle e Amarice, si stanno dirigendo ad Athene per incontrare Eli. Mentre Xena ed Amarice dialogano tra loro, una freccia sta per colpire la Warrior Princess che, però, con la sua solita prontezza di riflessi, riesce a fermarla. Da qui scoppia una rissa, nella quale Amarice finisce seriamente in pericolo, salvata in extremis da Gabrielle, con uno stratagemma intelligente, senza usare la violenza. Xena, praticando il pinch su uno di coloro che le hanno attaccate, riesce a scoprire che Caesar ha messo una taglia di sei milioni di denari sulla sua testa. Xena, stufa delle prepotenze dell’uomo, decide di cercarlo al fine d’ucciderlo. Xena, facendo fronte alla visione di Gabrielle appena ad una croce, morente, decide di perseguire il proprio piano da sola e, perciò, si congeda dal bardo e da Amarice. Mentre Callisto dice a Caesar che presto Xena sarà da lui, Gabrielle ed Amarice trovano Eli, impegnato ad usare le proprie doti magiche di guaritore, per curare qualcuno. Il bardo, rimasto molto affascinato da questa visione, chiede al suo amico d’insegnarle ad agire come lui. Ma ciò non è certamente facile. Come Eli spiega, la chiave per poter agire in quel modo non naturale, è essere pieni d’amore. Tutto sembra pace quando Amarice ode dei rumori provenire dalla boscaglie e, in men che non si dica, il gruppo viene circondato da soldati romani, capeggiati da Brutus che, nonostante porga le proprie scuse per il suo comportamento a Gabrielle & Co., non può fare a meno di prendere il gruppo di persone in quanto ostaggi necessari a Caesar, come pedina vincente contro Xena. Xena, alla reggia di Caesar, vestita da legionario romano, s’infiltra a palazzo e spia l’uomo, seduto al tavolo. Cerca di colpirlo col Chakram ma Callisto ferma l’arma, mentre di legionari accorrono e Xena deve battersi contro loro. Fuggita dalla finestra, la guerriera si ritrova davanti Callisto, in tutta la sua follia. Le due discorrono del fatto che Caesar ha intenzione di proclamarsi Imperatore di Roma entro breve e la guerriera dai capelli biondi, dice a Xena che Gabrielle è stata catturata da Brutus ed i suoi uomini. Gabrielle & Co., chiusi nelle prigioni, sentono che delle croci stanno venendo costruite, Amarice cerca di liberarsi ma viene fermata da un legionario. Brutus vuole impedire che Gabrielle venga uccisa. Intanto Xena cavalca veloce, cercando d’arrivare in tempo alle prigioni sono rinchiusi Gabrielle e gli altri. Brutus, allontanatosi dalle prigioni, incontra Xena la quale, in cambio d’informazioni su Gabrielle & Co., rivela all’uomo che Caesar ha intenzione di proclamarsi Imperatore e far uccidere Brutus. L’uomo rivela a Xena dove si trovano gli ostaggi, ossia sul monte Guadalano. Alla Warrior Princess torna in mente la visione d’ella e Gabrielle appese a delle croci, mentre la neve cade su di loro. Spaventata, la guerriera chiede a Brutus se sul monte sta nevicando e la risposta è sì. Nelle prigioni, Eli e Gabrielle meditanto, all’arrivo di Xena ma prima di poter fare qualsiasi cosa, viene fermata da Callisto che tenta di corromperla, offrendole, in cambio della vita di Gabrielle, pace e serenità. Xena, però sembra irremovibile e declina l’offerta, rispondendo, solenne, che la sua “Via” l’ha già trovata, lasciandosi alle spalle le proprie colpe. Callisto, momentaneamente sconfitta, è furiosa. Intanto Caesar parla con Brutus dicendogli proprio quello che Xena gli aveva rivelato in precedenza ma a cui egli non aveva voluto credere. La delusione e la rabbia s’impadroniscono di Brutus. Callisto ritenta di parlare con Xena ma, venendo pressoché ignorata, lancia l’urlo di battaglia della Warrior Princess, avvertendo i legionari della presenza della guerriera che, però, fa in tempo ad arrivare alle prigioni e liberare tutti. Xena e Amarice si battono con ardore contro i legionari romani, mentre Gabrielle ed Eli fanno fuggire tutti gli altri adepti del Santone che erano stati catturati con loro. La battaglia sembra volgere al meglio per Xena quando, Callisto, rimasta fino ad allora in disparte ad osservare, trovato il Chakram di Xena, glielo lancia contro, colpendola alla base della schiena, sulla spina dorsale. Il colpo è così forte che il Chakram si spezza a metà e la Warrior Princess cade a terra di colpo, non retta dalle gambe. Un legionario sta per attaccare Xena ma Gabrielle, che ha assistito alla scena, afferra una spada e si lancio contro il guerriero. Il bardo combatte in questo duello all’ultimo sangue contro molti legionari, uccidendoli quasi senza pietà, per salvare la sua Xena che, però, le urla di smettere e di scappare, pensando che, così, Gabrielle stia andando contro se stessa. Pugnalato un altro legionario, il bardo vede le proprie mani e l’arma coperti di sangue e l’angoscia s’impadronisce di lei, impedendole di combattere ancora. Così, i legionari le catturano entrambe, richiudendole nelle prigioni. Qua, Xena è distesa a terra, con la testa appoggiata sul grembo di Gabrielle. Xena è rammaricata perché pensa che il bardo, combattendo in quel modo, abbia “perso la propria via” ma Gabrielle la rassicura, dicendo che quella che ha fatto è stata una scelta per proteggere la cosa che più amava al mondo. La commozione è in entrambe e Gabrielle ringrazia Xena per averla salvata, tanto tempo fa, dal nulla che era, lei e la sua vita. Xena e Gabrielle vengono portate fuori ed appese alle croci, sotto gli occhi di una Callisto vittoriosa. In quel mentre, Caesar annuncia di proclamarsi imperatore. Sulle croci, Xena dice a Gabrielle ch’ella è stata la cosa migliore della sua vita e Gabrielle risponde che la ama. Caesar viene uccise nella congiura organizzatagli da Brutus e gli altri pretoriani. Xena e Gabrielle muoiono sulle croci… Lo spirito di Xena s’eleva dal su corpo, accarezzando il volto del bardo, fa migrare anche il spirito. Nonostante siano morte, le due donne sono ancora insieme.

    Xena rivive nel 2000

    Nel presente Annie una giovane donna, si sveglia dopo aver avuto uno strano sogno in cui combatteva contro Callisto. Sveglia immediatamente Harry,il suo compagno, per dirgli che è convinta di essere stata Xena, la Principessa Guerriera, in una vita precedente. Harry crede che quei sogni siano stati provocati da un'indigestione e che sua moglie sia ossessionata da quella serie televisiva. Annie è convinta delle sue ammissioni e non solo crede di essere Xena ma pensa pure di essere la vigilante Xena di cui parlano alla televisione—una donna che sta proteggendo membri della loro comunità. Preoccupato, Harry accompagna Annie dal Dr. Mattie Merrill, un'esperta in vite precedenti. Harry non crede in questa pratica new age ed è allarmato vedendo la sala d'aspetto piena di gente vestita da famosi personaggi storici. Mattie ipnotizza Annie che, poco dopo, si risveglia piena d'orrore. Lei realizza che nella sua vita passata non era Xena... era Corilo! Sentendo l'urlo di Annie, Harry entra nella stanza anche se Marco, il ricezionista, non vuole che entri. Harry cerca di consolare Annie, che è turbata dopo aver scoperto di essere stata l'aiutante imbranato della sua eroina. Annie realizza anche che lo spirito di Mattie era assieme a lei nel passato. Mattie accetta di ipnotizzarsi e scopre che il suo "trattamento" funziona realmente. Ammette che la sua pratica era stata ideata da lei e da Marco per truffare la gente. Harry rimane scettico e si fa ipnotizzare per provare che questo è tutto un imbroglio. L'uomo è sorpreso di scoprire che le visioni sembrano reali ma non vuole continuare la trance. Mentre sta per lasciare l'ufficio, Marco entra con una pistola e una bomba a orologeria. Dopo aver legato Harry, Annie e Mattie, aziona il timer della bomba e va. Realizzando che Xena è fuggita da simili situazioni, Harry chiede a Mattie di ipnotizzarlo nuovamente. Ancora più confusa, Annie è convinta di essere in realtà Xena e cerca senza successo di fuggire. Dopo l'ultima regressione, Harry realizza di essere la reincarnazione di Xena e che era lui il vigilante. Dopo che Harry libera tutti e disinnesca la bomba, Marco entra nella stanza e si congratula con loro. Ridendo si trasforma in Marte, il dio della guerra. Quando viene confrontato da Harry, Marte spiega che ha la possibilità di governare il mondo nel nuovo millennio. Vuole che Xena si unisca a lui senza guardare il corpo in cui lei si trova. Con la memoria della sua vita precedente ristorata, Harry si rifiuta e inizia a combattere. Fortunatamente, dato che ora non ci sono più seguaci delle divinità greche, Marte ha dei poteri molto limitati. Con l'aiuto di Annie, Harry sconfigge provvisoriamente il debole dio, che promette una rivincita e fugge. Realizzando che Mattie deve essere Olimpia e quindi l'anima gemella di Harry, Annie decide di lasciarli soli per poter rinnovare la loro relazione. Mentre Harry e Mattie si baciano teneramente, Annie si consola con un inno al suo coraggio proprio come il suo discendente Corilo!!!
     
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  6. Zeus™
     
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    Episodi di Xena - Principessa guerriera (quinta stagione)

    Questa stagione inizia con una premiere a dir poco eccezionale ambientata tra Inferno e Paradiso e prosegue con la resurrezione di Xena e Olimpia e con la gravidanza di Xena incinta dello spirito reincarnato (e purificato) di Callisto. È la stagione che prelude (e si concluderà con) il crepuscolo degli dei profetizzato dalle parche: avverrà quando un bimbo non generato dall'uomo verrà alla luce. Giove identifica il bambino: è il figlio di Xena. Inizia così una lotta tra Xena e Olimpia, che difendono Evi (figlia di Xena), e gli dei, che cercano di ucciderla. Le uniche divinità che aiutano le eroine sono Venere (che definisce Olimpia come sua migliore amica) e Marte (innamorato di Xena). Per salvare Evi, Xena e Olimpia si fingono morte e vengono ibernate in una grotta di ghiaccio da Marte, dove rimangono per 25 anni. Al loro risveglio scoprono che Evi è ora Livia, figlia di Roma e persecutrice dei seguaci di Belur (morto per mano di Marte in Xena e il trionfo dell'amore). La sua redenzione dà a Xena il potere di uccidere gli dei e la possibilità di liberare il genere umano dal loro dominio, risparmiando però Marte e Venere.




    Episodi di Xena - Principessa guerriera (sesta stagione)

    L'ultima stagione di Xena si apre con Xena, Evi e Olimpia di ritorno alle rispettive case dopo il salto temporale di 5 lustri. Xena scopre che la madre è impazzita ed è stata bruciata sul rogo dai concittadini, perché la sua taverna era infestata dal maligno; Olimpia scopre che la sorella Leuca ha una figlia, rapita da Gurkhan, sultano orientale e assassino dei propri genitori. Evi deve invece confrontarsi col suo passato quando le tre si recano nel territorio delle amazzoni: come sua madre, è responsabile di aver dimezzato il numero delle donne guerriere. Xena deve affrontare per l'ennesima volta il suo passato, fermando Grindl, un mostro da lei creato con l'aiuto dell'anello d'oro ricavato dalla pietra delle figlie del Reno (trilogia in cui si scopre che Xena è stata una valchiria, ha rubato a Odino i segreti delle antiche pietre runiche e ha rubato l'oro del Reno; l'anello da esso forgiato ha portato la valchiria capo, Grinilde, a diventare un mostro). Le due eroine aiuteranno anche Marte e Venere a tornare immortali (Marte ha ceduto la propria immortalità per salvare Evi e Olimpia nel finale della quinta stagione; quella di Venere è stata rubata da Caligola nell'episodio 6.12, Xena contro Caligola). Nel finale di stagione e di serie, il passato di Xena tornetà a gravare sulle sue spalle quando una sua vecchia conoscenza le chiederà aiuto per salvare 40.000 anime di una città Giapponese, Higuci, intrappolate dal perfido spirito Yodoshi. Per farlo, dovrà divenire anche lei spirito, facendosi quindi uccidere. Per riscattare del tutto le sue colpe, deciderà di rimanere morta, dopo aver insegnato a Olimpia tutto quello che sapeva e dopo, quindi, averla designata come nuova principessa guerriera.
     
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