Aristotele - Logica e teologia

Riassunto sulla logica e la teologia di Aristotele

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  1. Zeus™
     
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    Aristotele - Logica e teologia
    Riassunto sulla logica e la teologia di Aristotele


    Logica Aristotelica
    Chiamata anche organon, la Logica, è per Aristotele lo strumento grazie al quale scopriamo.
    La logica parte dalla “dottrina del giudizio” cioè di come noi andiamo a definire un concetto. Sono tre i principi che permettono la validità del giudizio:
    - principio di identità = un concetto è sempre e solo uguale a se stesso.
    - principio di non contraddizione = dobbiamo mantenere un’identità logica nel
    nostro concetto.
    - principio del terzo escluso = possiamo mediare 2 concetti solo se hanno un elemento logico in comune.
    La logica è quello che ci permette di separare ciò che è primario da ciò che è secondario, ciò che è necessario da ciò che è contingente.

    Quantità, qualità, modo, tempo, avere, essere, luogo, relazione, passione, insieme alla sostanza sono le 10 categorie in cui immettiamo le nostre informazioni sensibili e le trasformiamo in concetti logici.
    Ha discusso due tipi di ragionamento:
    - ragionamento induttivo (dal particolare all’universale) con una limitata osservazione scientifica tenta di dare un’osservazione scientifica totale.
    - ragionamento deduttivo (dall’universale al particolare) da una cosa ne capisco un’altra.

    Sillogismo = metodo deduttivo più classico in Aristotele, forma logica dove con due premesse, una maggiore e una minore, legate da un termine medio, si può formare una tesi.

    Tutti gli uomini sono mortali >
    Socrate è un uomo <
    Quindi Socrate è mortale medio

    Sillogismo dialettico: partiamo da premesse probabili (usato in campo scientifico)
    Sillogismo scientifico: partiamo da premesse sempre valide (assiomi). (nel campo Teologico)
    Il sillogismo Scientifico è più importante perché giunge dalla fisica e dalla metafisica.
    C’è sempre unione fra fisica e metafisica.

    Sostanza seconda: mondo sinolo di potenza e atto.
    Dopo Dio (sostanza prima) per Aristotele esiste il mondo.
    Sostanza seconda è quello che chiama “questo qui”.Il mondo non è solo nulla, "chora", spazialià ma anche "hile", potenzialità, una materia che vuole tendere all’essere al bene, rende viva e rende vera
    Desiderio dinamico di miglioramento, materia incessantemente dinamica.
    Aristotele nella teoria della FORMA e ATTO, sostiene che ogni cosa del mondo è sinolo, ovvero unione di una materia potenziale e idea platonica che le ha dato forma, conoscenza, che l’ha messo in ATTO.
    Questa prima spinta dinamica è stata data da Dio e ora è tutto conoscibile con unione tra materia e i idee.
    Materia -> potenza
    Idea -> atto
    La materia è individuale perché è sempre diversa.
    Critica del mondo troppo ideale di Platone: le idee di mimesi e metessi non sono sufficienti a spiegare le cose del mondo.
    La sostanza è dinamica: bambino in atto ---- adulto in potenza
    adulto in atto ---- vecchio in potenza

    E’ favorevole alla famiglia
    Ha una visione più realistica
    Da anziano è favorevole alla democrazia



    Teoria del terzo uomo
    C’è un dualismo fra uomo universale e singolo uomo particolare, dovremmo trovare quindi un terzo uomo che sommi le qualità dell’uomo universale con quelle dell’uomo particolare.
    Ci sono 4 cause che permettono il divenire:
    le prime due sono scientifico\meccaniche:
    - causa materiale (materia)
    - causa efficiente (costruttore)
    le ultime due sono religiose\metafisiche
    - causa formale (principio universale)
    - causa finale (fine morale o utilitaristico)

    unione continua fra scienza e religione.

    Teologia
    Dio è atto in atto, "causa sui", atto puro, sostanza prima.
    Dio è necessario al di fuori della materia.
    E’ motore immobile, se si muovesse si corromperebbe.
    La FISICA è lo studio di un corpo in movimento.
    Moto circolare: per Dio e per il suo mondo.
    Moto perpendicolare: per gli uomini e per il mondo delgi uomini.
    Gli elementi caldi (aria e fuoco) salgono mentre gli elementi freddi(acqua e terra) tendono a scendere.
    Aristotele mette la terra al centro e se la dividiamo a metà sarebbe in basso perché è l’elemento più pesante.
    l'aria, il limite tra il mondo fisico e il mondo metafisico, è il cielo della luna.
    Oltre il cielo della luna Aristotele teorizza 47 o 55 sfere dove sono incastonati i pianeti prima e le stelle fisse poi, oltre vi è Dio.
     
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